Avrebbe tutti numeri per essere illuminata dal cono di luce Giovanna Civitillo, dalla bellezza al talento, eppure non perde mai occasione per spostarlo su suo marito, il conduttore Amadeus, dal prossimo 6 febbraio al timone, per la quinta volta consecutiva, del Festival di Sanremo. A legare Amadeus e Giovanna è un amore germogliato, vent’anni orsono, negli studi Rai, quando Civitillo era una ballerina del quiz L’eredità, allora presentato da Ama. Il conduttore ravennate investì tutte le proprie energie nella conquista di Giovanna, che in un primo momento non subì il suo fascino, salvo poi capitolare. Si sposarono nel 2009, ebbero un figlio, José, oggi quindicenne, e rimasero a fianco l’uno dell’altra anche nei momenti più duri, quando il telefono di Amadeus non squillava. Poi la rinascita: con all’attivo cinque Sanremo, di cui quattro di successo conclamato e il prossimo che si preannuncia anche più spumeggiante dei precedenti, Ama ha oggi equiparato il record di mattatori quali Pippo Baudo e Mike Bongiorno, unici a vantare una tale assiduità all’Ariston. C’è perfino chi avanza l’ipotesi, per Amadeus, di una sesta edizione. Sarà vero? L’abbiamo chiesto a Giovanna, che del marito è musa ispiratrice. «Se Ama sarà al timone di Sanremo anche nel 2025 lo deciderà dopo le fatiche del 2024. Se “mamma Rai” dovesse chiederglielo si concederà del tempo per pensarci».
Giovanna, in che modo è coinvolta nella prossima edizione del festival?
«Seduta in prima fila a godermi lo spettacolo. Extra festival farò da inviata, come ogni anno, per Vita in diretta, mentre su Rai Radio2, con Andrea Delogu, condurrò un programma su Sanremo: La versione delle 2».
Non vorrà farci credere che il suo contributo si fermi qui! È notorio che Amadeus subisca molto il suo ascendente... Quanto ci sarà di Giovanna in quello che vedremo sul palco?
«È chiaro che, assieme ad Ama, abbia ascoltato i brani in fase di selezione, tuttavia mi sono limitata a condividere le scelte di mio marito senza mai influenzarlo troppo».
Sulla scelta delle co-conduttrici ha dato il suo parere?
«No, ma le amo tutte. Lorella Cuccarini era il mio modello quando, da bambina, muovevo i primi passi nella danza. Teresa Mannino ha un senso dell’humor invidiabile ed è un’attrice brillante. Quanto a Giorgia che dire? Ha dato magia alla mia giovinezza con le sue canzoni. Vederla è come ritrovare una vecchia amica».
Dei co-conduttori cosa pensa?
«Marco Mengoni non solo è un super performer, ma anche un ragazzo simpatico e ironico. Fiorello è lo showman per eccellenza! Ci lega un profondo affetto. È l’altro grande amore di mio marito».
La musica è molto presente nella vostra vita, è inevitabile chiedersi qual è la colonna sonora del vostro amore...
«Ci siamo innamorati sulle note de Il segreto, degli Stadio, ma sono diversi i brani che hanno fatto da detonatore del forte sentimento che ci lega. Ad esempio La rondine, di Mango».
In questi giorni si parla tanto di odio urlato a mezzo social, a lei capita di esserne bersaglio?
«Eccome! Spesso ricevo insulti volti a minare la mia autostima, ma agli haters non farà piacere sapere che, a dispetto del loro impegno, quando mi guardo allo specchio vedo una donna risolta e soddisfatta di sé. Mi accusano anche di essere “raccomandata”, “la moglie di”, eppure la mia presenza in Rai, come ballerina, risale al ’96, tempo in cui io e Ama nemmeno ci conoscevamo. Con buona pace degli odiatori ho una consapevolezza di me stessa che nessuno può scalfire».
Perché lasciò la danza, che le diede grandi soddisfazioni?
«Ho ritenuto che nessuna soddisfazione fosse paragonabile a quella di avere una famiglia nella quale essere presente. Quando nacque José promisi a me stessa che per nulla al mondo avrei delegato la sua crescita a una tata. Non potevo permettere che un’altra persona, al posto mio, si rendesse spettatrice dei primi passi del mio bimbo o ascoltasse la sua prima parola. Lasciare la danza non costituì una rinuncia, poiché la ricerca di ogni donna dovrebbe essere orientata alla felicità, che nel mio caso è la famiglia».
Nello spot del festival vediamo Amadeus pieno di attenzioni e che prepara la colazione. Quanto c’è di vero, al di fuori del set?
«Pura finzione scenica (ride. Ndr). Capita sì che la colazione sia lui a portarla in tavola, ma dopo averla comprata al bar».
Suo marito, che si dice sia geloso, come si sta preparando all’incontro tra lei e l’affascinante “gladiatore” Russell Crowe, il quale figura tra gli ospiti del prossimo Festival?
«È geloso, ma non più di quanto io lo sia di lui. Il nostro è un legame sano e godiamo di fiducia reciproca. Russell Crowe è un gran bell’uomo, ma Ama, per me rimane Ama. La nostra unione è la fiaba che sognavo da bambina e ha fatto di me una persona migliore».
In che modo?
«Guardando alla vecchia versione di Giovanna vedo una ragazza egoista, che antepone se stessa a tutto il resto. Amadeus e José, piazzandosi in testa alle mie priorità, mi hanno insegnato che l’amore vero ti rende una persona migliore».