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Perché le critiche alla Scuola Holden di una ex studentessa sono diventate virali sui social? Ecco cosa racconta dell'istituto fondato da Alessandro Baricco: i sogni si pagano a peso d’oro (20mila euro per l'attestato) ma non si realizzano?

  • di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

  • Foto di: Facebook

24 giugno 2025

Perché le critiche alla Scuola Holden di una ex studentessa sono diventate virali sui social? Ecco cosa racconta dell'istituto fondato da Alessandro Baricco: i sogni si pagano a peso d’oro (20mila euro per l'attestato) ma non si realizzano?
La Scuola Holden, tempio dello storytelling, viene descritta da una ex studentessa come una realtà più legata al business e che vende illusioni a caro prezzo. Tra corsi senza vera formazione, dinamiche sociali competitive e un ambiente che premia la conformità, l’esperienza si trasformerebbe in un investimento da 20mila euro per un attestato senza valore. Il racconto tra sogni spezzati e opportunità svanite

Foto di: Facebook

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

La Scuola Holden di Torino, tempio della creatività e dello storytelling, promette da tempo di trasformare giovani ambiziosi in scrittori e narratori di successo. Ma dietro il velo del glamour, emergerebbe una realtà decisamente meno brillante. Forse non è un caso se un’esperienza personale di un'ex studentessa, che si nasconde dietro all'alis Kants Exhibition, e che avrebbe l'ardire di svelare il lato oscuro dell'istituto fondato da Alessandro Baricco, è diventato virale sui social. In buona sostanza racconta, in un lungo post su Instagram e nella newsletter collegata, che alla fine del percorso non resterebbe che sborsare 20mila euro per ottenere un attestato senza valore legale, ma con la firma prestigiosa, appunto, dello scrittore di Oceano mare o Seta. Una scuola che, più che formare, selezionerebbe un club esclusivo dove si paga per entrare, ma non per imparare. Tra test d’ingresso poco selettivi e un curriculum che cambia ogni anno, la Holden è descritta come una macchina commerciale che crea un ecosistema di promesse e illusioni. Gli studenti non sarebbero valutati con voti o criteri oggettivi, ma attraverso la loro conformità a un sistema che premia chi si adatta meglio alla pressione e all'ambiente competitivo. Nessun supporto e nessuna trasparenza: la creatività diventerebbe un prodotto da consumare, non un percorso da coltivare.

Studenti della Scuola Holden con gli attestati
Studenti della Scuola Holden con gli attestati foto Facebook

Il vero prezzo da pagare, alla fine, però viene raccontato che sarebbe spesso la salute mentale. Perché molti studenti vivono la scuola come una gara senza fine, dove l’importante non è ciò che fai, ma come riesci a piacere agli altri. L’ambiente sociale è denso di ansie e aspettative, e solo chi sa navigare tra le dinamiche di potere riesce ad emergere. E così per Kants Exhibition, dopo due anni di corsi, premi e illusioni, l'unica cosa che resta è una pergamena, simbolo di un sogno pagato a caro prezzo. E alla domanda "cosa succede dopo?", la risposta sarebbe chiara: lavori, ma non nel campo in cui hai investito tempo e denaro. La Holden, in questo modo, sembrerebbe più un sistema chiuso che una scuola: entri nel club, sei protetto, oppure resti fuori.

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