Ciao nì! Renato Zero è a Torino per il doppio appuntamento al Pala Alpitour, che ha registrato in fretta il tutto esaurito, come buona parte delle altre date della tournée Zero a Zero, 25 appuntamenti in tutta Italia e solo una manciata di biglietti disponibili. Una sfida, sostiene il re dei sorcini “tra le due personalità in cui scelsi di sdoppiarmi nel 1966. Renato girava in abiti civili per città, borgate, vicoli, piazze, raccogliendo segreti di vita di ogni genere. Zero lo aspettava a casa per trasformare quelle osservazioni e quelle porzioni di umanità in musica e parole. Oggi quei due festeggiano le nozze di smeraldo sul palco, con il loro amatissimo pubblico, in uno show di tre ore e mezzo”.
Ebbene sì, il cantautore romano non smette di stupire, e nell'intermezzo dei due live si concede pure per le vie della città. Senza guardia del corpo al seguito saluta, stringe mani, autografa qualunque oggetto capita a tiro. Persino il cofano di una macchina. Proprio così. E nello specifico il taxi bianco del bianconero Tommaso “Tommy” Agosta, che aveva rifiutato la vendita della vettura negli Emirati Arabi, in cambio di una considerevole cifra, finendo per fare l'ospite in diverse trasmissioni. Chissà se dopo il prezioso autogravo il suo museo a cielo aperto salirà ancora di valore. Da Zerolandia è tutto (per ora).