image/svg+xml
  • Attualità
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Social
  • Formula 1
  • MotoGp
  • Sport
  • Culture
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Tech
  • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Cover Story
  • Media
  • Attualità
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • social
  • Formula 1
  • motogp
  • Sport
  • Culture
    • Culture
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2020 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Mogol sfida Zuckerberg: “Nessuna trattativa, la musica si paga”. I giovani? “Si promuovano altrove...”

  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

17 marzo 2023

Mogol sfida Zuckerberg:  “Nessuna trattativa, la musica si paga”. I giovani? “Si promuovano altrove...”
Via la musica da Facebook e Instagram, salta l'accordo tra Meta e Siae. E mentre monta la rivolta della rete, Mogol (presidente onorario Siae) spiega a MOW le sue ragioni e rispedisce al mittente ogni accusa. A cominciare dalla minaccia di alcuni soci: “Se un autore passa a un'altra società perché Siae si batte per i suoi diritti, non fa il suo interesse”. I giovani perdono la possibilità di promuoversi? “Possono farlo altrove, su piattaforme che pagano adeguatamente”. Rapetti affila: “Quella di Meta è speculazione”. Fino al colpo finale, che spazza via sogni di utenti e discografici: “Nessun accordo in corso, non trattiamo con chi minaccia”. Dalla parte di chi crea?

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Signore e signori, la musica è finita, almeno sui social. Meta, che controlla Facebook e Instagram oltre che WhatsApp, ha comunicato il mancato accordo con Siae (Società italiana autori ed editori) per il rinnovo della licenza sul diritto d'autore, scaduto l'anno scorso. Quindi gli utenti dovranno dire addio alle canzoni italiane del catalogo, e rinunciare a reels e post e stories con motivetto in sottofondo. Beninteso non a tutte, perché Siae è sì ex monopolista e quindi ancora collecting leader di mercato in Italia, ma non la sola, e quindi i brani che rientrano in altri repertori continueranno a essere disponibili nelle librerie di Meta (forse, visto che sono spariti anche altri artisti). Insomma, quello italiano è già un caso internazionale, dato che la mancata stretta di mano con Siae è l'unica a livello europeo. Il nodo, in parole povere, è una questione di soldi, e un diverso approccio tra le due parti in causa. Secondo Siae Meta avrebbe preso una “decisione unilaterale” per escludere il repertorio della società dal proprio catalogo, “prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio”. La società ha poi accusato l’azienda di Zuckerberg di aver rifiutato la condivisione di “informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo”, andando contro i principi della Direttiva copyright. Dunque si lamenta una mancata trasparenza, ma la multinazionale, un po' come tutti i colossi, non gradisce incursioni sul suo giro d'affari. E mentre monta la rivolta della rete e di alcuni soci Siae che minacciano il benservito con l'accusa di danneggiare in un colpo solo patrimonio culturale italiano e nuove leve, Giulio Rapetti, in arte Mogol, autore e presidente onorario della Società italiana autori ed editori, non arretra, e anzi spiega a MOW le sue ragioni.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da siae_official (@siae_official)

Mogol, come mai Siae, unica società in Europa, non ha trovato un accordo con Meta?

“Meta voleva farci l'elemosina. Ma quanto abbiamo chiesto era anche meno di ciò che meritiamo, e allora Facebook e Instagram faranno a meno della musica italiana. Non possiamo mica regalare soldi ai miliardari”.

Meta voleva pagare in visibilità?

“Quasi, una cifra che non è equa. Tra l'altro Youtube e Spotify hanno accettato le nostre condizioni, quindi...”.

Non pensa che gli emergenti perderanno la possibilità di farsi conoscere?

“Gli artisti possono promuoversi altrove, su piattaforme che pagano adeguatamente. Perché dobbiamo accettare una proposta unilaterale e sconveniente?”

Forse perché si pensa, erroneamente, che la musica sia un bene gratuito.

“Ha colto il punto, ma finora nessuno ha mai agito con tale prepotenza. C'è di più, Meta non consegna neanche quanto guadagnato finora”.

Mogol VS Zuckerberg
Mogol VS Zuckerberg

C'è un altro tasto dolente per Siae: la minaccia di passare ad altre collecting

“Se un autore passa a un altra società perché Siae si batte per i suoi diritti, non fa il suo interesse”.

Come spiega la proposta di Meta, a suo dire poco vantaggiosa: poca considerazione per la musica italiana?

“Sa quanti dischi ho venduto solo io nel mondo? E se un autore, dopo Beatles e Elvis, ha venduto il maggior numero di copie al mondo, significa che la musica italiana è più che apprezzata. Quindi torniamo al punto di partenza, quella di Meta è una speculazione”.

Una sorte che svantaggia le stesse piattaforme di Zuckerberg…

“Certo, si penalizzano da soli, e per il semplice fatto di privarsi della musica italiana”.

Siete ancora in trattativa per un accordo?

“Assolutamente no, non si può trattare con chi minaccia. Altrimenti diventa un invito all'abuso altrui”.

More

Nesli: “A 40 anni per la discografia sei morto”. Fabri Fibra? “La pace mai…”. E sui Måneskin...

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Ma non sarà la fine...

Nesli: “A 40 anni per la discografia sei morto”. Fabri Fibra? “La pace mai…”. E sui Måneskin...

La stoccata di Morgan alle accuse di Salvatori: “Essere artisti non è essere impiegati dell’anagrafe”

di Morgan Morgan

Duelli musicali

La stoccata di Morgan alle accuse di Salvatori: “Essere artisti non è essere impiegati dell’anagrafe”

Il mondo della musica impari da quello dell’hard: da Napster a OnlyFans, la strada è tracciata

di Michele Monina Michele Monina

Futurismi

Il mondo della musica impari da quello dell’hard: da Napster a OnlyFans, la strada è tracciata

Tag

  • Mark Zuckerberg
  • Meta

Top Stories

  • I Ferragnez divorziano e Fedez sta male? Crepet: “Per una consulenza mi devono pagare. Ma frega qualcosa agli italiani?”

    di Maria Francesca Troisi

    I Ferragnez divorziano e Fedez sta male? Crepet: “Per una consulenza mi devono pagare. Ma frega qualcosa agli italiani?”
  • “Nel cinema italiano lavorano solo gli attori del cerchio magico, entrati in un modo o nell’altro”: parla l’esperto Michele Lo Foco

    di Stefano Bini

    “Nel cinema italiano lavorano solo gli attori del cerchio magico, entrati in un modo o nell’altro”: parla l’esperto Michele Lo Foco
  • Umberto Galimberti ha stufato: lamentoso e incapace di stupirsi, per quanto ci farà ancora la morale?

    di Riccardo Canaletti

    Umberto Galimberti ha stufato: lamentoso e incapace di stupirsi, per quanto ci farà ancora la morale?
  • Ma quali U2, i Depeche Mode hanno sfornato l'album del momento ("Memento Mori")

    di Paolo Zaccagnini

    Ma quali U2, i Depeche Mode hanno sfornato l'album del momento ("Memento Mori")
  • Mogol sfida Zuckerberg: “Nessuna trattativa, la musica si paga”. I giovani? “Si promuovano altrove...”

    di Maria Francesca Troisi

    Mogol sfida Zuckerberg:  “Nessuna trattativa, la musica si paga”. I giovani? “Si promuovano altrove...”
  • Nesli: “A 40 anni per la discografia sei morto”. Fabri Fibra? “La pace mai…”. E sui Måneskin...

    di Maria Francesca Troisi

    Nesli: “A 40 anni per la discografia sei morto”. Fabri Fibra? “La pace mai…”. E sui Måneskin...
  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

  • Se sei arrivato fin qui
    seguici su

    • Facebook
    • Twitter
    • Instagram
    • Newsletter
    • Instagram
    • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

    Latest

    • Le McLaren potrebbero tornare argento e rosse? Ecco cosa ha detto Lando Norris

      di Giulia Ciriaci

      Le McLaren potrebbero tornare argento e rosse? Ecco cosa ha detto Lando Norris
    • Altro che aerodinamica, l’Aprilia ha vinto una gara che potrà cambiare il paddock: gli altri la copieranno?

      di Cosimo Curatola

      Altro che aerodinamica, l’Aprilia ha vinto una gara che potrà cambiare il paddock: gli altri la copieranno?
    • Nel video di Pecco e Bezzecchi c’è il vero capolavoro di Valentino Rossi. Da copiare prima che sia troppo tardi!

      di Emanuele Pieroni

      Nel video di Pecco e  Bezzecchi c’è il vero capolavoro di Valentino Rossi. Da copiare prima che sia troppo tardi!

    Next

    Non provate a deitalianizzare Leonardo Da Vinci: basta strumentalizzazioni politiche (e politicamente corrette)

    di Francesco Giubilei

    Non provate a deitalianizzare Leonardo Da Vinci: basta strumentalizzazioni politiche (e politicamente corrette)
    Next Next

    Non provate a deitalianizzare Leonardo Da Vinci: basta strumentalizzazioni...

    • Attualità
    • Lifestyle
    • Formula 1
    • MotoGP
    • Sport
    • Culture
    • Tech
    • Fashion

    ©2020 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

    • Privacy