image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Roman Polanski, con The Palace,
ci ha fregato un'altra volta

  • di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

5 settembre 2023

Roman Polanski, con The Palace, ci ha fregato un'altra volta
Il caso Polański tra uomo e artista, giudicato colpevole di violenze sessuali in tribunale e sui social (il Me Too l’ha massacrato) ha fatto tanto discutere al Festival del cinema di Venezia. Ma il regista ha presentato The Palace, una black comedy (da dimenticare) ambientata in un lussuoso hotel svizzero in cui dei ricchi viziati festeggiano la notte di capodanno del 1999, in attesa del nuovo millennio. Per caso ci sta blastando?

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Avviare un discorso serio sull’ultimo film di Roman Polański, inevitabilmente si porterebbe dietro polemiche che vanno ben oltre la critica sul film, specie se il risultato è alquanto deludente. The Palace non è piaciuto nemmeno a Zerocalcare. Il red carpet che scotta, tra il non-lasciapassare di The Hollywood Reporter e Le Monde, obbliga anche il direttore Alberto Barbera a prendere posizione: “Io non capisco perché non si possa distinguere tra le responsabilità dell’uomo e quelle dell’artista. Polanski ha 90 anni, è uno dei pochi maestri ancora in attività e ha fatto un film straordinario… potrebbe essere l’ultimo della sua carriera, anche se personalmente spero che lui faccia come De Oliveira, che ha realizzato film fino ai 105 anni di età. Sto con forza dalla parte di coloro che in questo dibattito distinguono tra la responsabilità dell’uomo e quella dell’artista”. Curioso per gli appassionati l’accredito alla sceneggiatura del regista polacco Jerzy Skolimowski – co-sceneggiatore del primo film, Il coltello nell’acqua (1962) -, oltre alla partecipazione della connazionale sceneggiatrice Ewa Piaskowska. Vi invito a comparare i due film, quello del ‘62 e quello del 2023 per farvi un'dea su quale sia l’attuale stato di “salute” dei due registi. Diciamo che non se la passano tanto bene.

The Palace di Roman Polański
The Palace di Roman Polański

La riflessione sul tempo e il montaggio si accartocciano su loro stessi, restituendo un'opera scarna e asfissiante, che da metà film fa sentire lo spettatore sequestrato. The Palace è l'ennesima critica contro i ricchi, l'ennesima commedia del fracasso, l'ennesima messinscena di cattivo gusto, l'ennesima esca per spettatori ignoranti, sadici e disattenti, con la sottile differenza di avere a disposizione opere straordinarie di cui poter disporre a proprio piacimento. L’installazione di ghiaccio a forma di 2000 posto nell’atrio dell’albergo è simbolica di un interesse da parte dei pochi sui molti di congelare il corso della storia, nel passaggio secolare, mantenendo la giusta gerarchia sociale fatta di privilegi e ricchezze, anche con la rassicurazione del direttore d’albergo sulla bufala di un possibile Bug o reset nel pianeta allo scoccare della mezzanotte. Il punto è che un film non dovrebbe avere una struttura monolitica, rigida, ma possedere una funzione. Quella di fare da collante con un’anima che manca e che forse si congela nella tormenta fuori dal "Palace".

More

Una giornata alla Stazione Centrale, tra "apparenza" milanese e "trascuratezza" italica. In mezzo il degrado, immaginato (e non vissuto) da Aldo Cazzullo

di Michele Monina Michele Monina

Il contro-reportage

Una giornata alla Stazione Centrale, tra "apparenza" milanese e "trascuratezza" italica. In mezzo il degrado, immaginato (e non vissuto) da Aldo Cazzullo

Zelensky cambia ministro della Difesa e s’affida a un negoziatore della Crimea: l’Ucraina si prepara al compromesso?

di Andrea Muratore Andrea Muratore

Cambio della guardia

Zelensky cambia ministro della Difesa e s’affida a un negoziatore della Crimea: l’Ucraina si prepara al compromesso?

Myrta Merlino è uguale a Barbara D'Urso e Pomeriggio 5 resta una lavatrice di banalità

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Il lupo perde il pelo...

Myrta Merlino è uguale a Barbara D'Urso e Pomeriggio 5 resta una lavatrice di banalità

Tag

  • Culture

Top Stories

  • La strana storia dalla società delle pulizie del Teatro San Carlo che si fa pagare meno per vincere il bando, ma da mesi chiede migliaia di euro di straordinari

    di Riccardo Canaletti

    La strana storia dalla società delle pulizie del Teatro San Carlo che si fa pagare meno per vincere il bando, ma da mesi chiede migliaia di euro di straordinari
  • I libri scritti con l'IA invaderanno le classifiche e stermineranno i produttori di Bestseller. È così che la Scrittura, quella vera, vincerà. L'ho fatto e vi racconto com'è andata

    di Ottavio Cappellani

    I libri scritti con l'IA invaderanno le classifiche e stermineranno i produttori di Bestseller. È così che la Scrittura, quella vera, vincerà. L'ho fatto e vi racconto com'è andata
  • “Sono entrata da padrona, non uscirò da cameriera”, indovinate chi lo ha detto? Al Teatro San Carlo sono partite le ispezioni ministeriali e ora Macciardi potrebbe cancellare le nomine al centro dell’inchiesta

    di Riccardo Canaletti

    “Sono entrata da padrona, non uscirò da cameriera”, indovinate chi lo ha detto? Al Teatro San Carlo sono partite le ispezioni ministeriali e ora Macciardi potrebbe cancellare le nomine al centro dell’inchiesta
  • In risposta a Chiara Valerio che commenta Pasolini: cara, Pier Paolo non era un'eroina da Pride tra Lady Oscar e Occhi di gatto. Né un simbolo come il tuo “dentifricio gay”

    di Fulvio Abbate

    In risposta a Chiara Valerio che commenta Pasolini: cara, Pier Paolo non era un'eroina da Pride tra Lady Oscar e Occhi di gatto. Né un simbolo come il tuo “dentifricio gay”
  • Frankenstein su Netflix? Il vero mostro è la durata: i “grandi” film evento sono diventati noiosi e Jacob Elordi travestito da mostro sembra il protagonista di un romance

    di Riccardo Canaletti

    Frankenstein su Netflix? Il vero mostro è la durata: i “grandi” film evento sono diventati noiosi e Jacob Elordi travestito da mostro sembra il protagonista di un romance
  • Quello di Beatrice Venezi a La Fenice è un caso fondato sul nulla: la sua nomina è regolare e l’orchestra non è poi così importante

    di Riccardo Canaletti

    Quello di Beatrice Venezi a La Fenice è un caso fondato sul nulla: la sua nomina è regolare e l’orchestra non è poi così importante

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Myrta Merlino è uguale a Barbara D'Urso e Pomeriggio 5 resta una lavatrice di banalità

di Riccardo Canaletti

Myrta Merlino è uguale a Barbara D'Urso e Pomeriggio 5 resta una lavatrice di banalità
Next Next

Myrta Merlino è uguale a Barbara D'Urso e Pomeriggio 5 resta...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy