Anche dalle disgrazie può nascere qualcosa di buono. Così l'eterno ragazzo di nome Gianni Morandi non ha mai nascosto gli effetti collaterali dell'incidente alla mano di un anno e più fa (con tanto di operazioni consecutive per ustioni causate mentre bruciava le sterpaglie del giardino di casa). Infatti è proprio a causa della disavventura sciagurata che ha conosciuto meglio Lorenzo Cherubini, come spesso ricorda anche nelle interviste. "Bisogna credere che dalle cose brutte possono nascerne altre belle. In quei giorni in ospedale mi chiamò Jovanotti per chiedermi come stavo". Spiega e prosegue: "Forse nel sentirmi un po’ depresso ha deciso di mandarmi quel primo brano, L’allegria. Inciderla è stato terapeutico per me. Senza contare che è nato così un altro tipo di rapporto tra noi".
Il resto è storia recente, incluso il ritorno in gara a Sanremo della voce di Monghidoro, a 22 anni dall'ultima, e con un altro brano firmato da Jova (Apri tutte le porte) con cui "rischiava" pure di vincere, trascinando con quella sua incontenibile energia anche gli spettatori stoccafisso dell'Ariston. Ma alla luce dei fatti recenti, per inteso le polemiche per il tour sulle spiagge, siamo proprio sicuri che questa indiscussa liason, coronata pure da un terzo brano, La Ola ( bachata scritta ancora dal Cherubini), faccia davvero del bene al profeta dell'ottimismo?
Intanto Gianni sembra non esserne consapevole, e si lascia serenamente coinvolgere nel tanto contestato Jova Beach Party (con Wwf a fare pure da garante). Una delle presunte piaghe dell'estate a cui partecipa gaudioso con altri colleghi a fare il palo, e in cui piazza pure il figlio novello cantante, Tredici Pietro, come recita il nome d'arte. Tra l'altro è proprio la tappa di Fermo, a cui ha preso parte con Valentino Rossi, che ha fatto più scalpore di altre. Non solo per la supposta devastazione ambientale perpetuata di spiaggia in spiaggia, ma anche per quel lavoro gratuito spacciato per sereno volontariato. Pesanti accuse che, mentre si avvicinano le date di Vasto (19 e 20 agosto), Jovanotti ha rispedito al mittente, e con un video incazzato diffuso a mezzo social. Ma se c'è chi lo difende, come il segretario della Lega Matteo Salvini, c'è chi non l'ha presa affatto bene. Chi ancora, dall'alto della sua esperienza e professionalità, gli tira pure le orecchie. Come il geologo Mario Tozzi, che in una lettura pubblica lo invita a riflettere sulle conseguenze della sua operazione, la stessa per cui è richiamato dal 2019. Ma Lorenzo non si scompone affatto, anzi gli fornisce pure il pass per una delle prossime date. Mentre a Vasto, con la sempre silente complicità di Morandi, uno degli intoccabili che tira in mezzo con facente paracullagine, mette in piedi pure un'altra iniziativa, ossia coinvolgere provetti ballerini sulle note della Ola che ha scritto per lui.
Certo, Jova ha fatto pure bene al nostro Gianni, contribuendo allo svecchiamento della sua immagine, sulla scia di Orietta Berti, per esempio, che lo scorso anno si è concessa un duetto nientemeno che con Fedez e quel personaggio, definita incautamente artista, di nome Achille Lauro. Ma tralasciando la qualità dei tre pezzi vergati da Lorenzo, francamente trascurabile, se niente possiamo per i possibili danni ambientali, si può ancora sperare che il golden boy della musica italiana rinsavisca e dia forfait all'ex ragazzo fortunato, tirandosi fuori dal coro di polemiche che giocoforza lo coinvolgono, essendone bellamente parte. Così ci appelliamo a quell'aria da eterno, ma pure bravo ragazzo, che da sempre lo accompagna.
Insomma Gianni, va bene cantare canzoni discutibili, voler piacere ai giovanissimi, indossare camicie improponibili pescate dall'armadio dell'hippy dei mari, ma cosa aspetti a tiratene fuori, non hai certo bisogno di partecipare per piacere agli altri. D'altra parte ti amavano e ti amano già tutti, dai 0 ai 100 anni.