Roberto Parodi, giornalista e scrittore (e fratello d’arte), difende Jovanotti e il Jova Beach Party dalle accuse di scempio ambientale.
“Caro Jova – le parole di Parodi – ormai l’hai capito: qua in Italia qualsiasi cosa fai, la sbagli. Del resto sei un essere umano, non sei mica come la Carrà o Gianni Morandi… E dire che avevi puntato tutto sull’aspetto ecologico. E invece è proprio lì che ti han fatto il culettino. Ma io sono dalla tua parte, o almeno mi fido di quello che ha detto Gaetano Benedetto, che è il vicepresidente del centro studi del Wwf (e che è uno che evidentemente le cose le sa) e quindi mi fido, non entro nel merito. Eppure sui social ti hanno sfondato”.
E allora Parodi si rivolge ai critici: “Cari ecoattivisti veri o presunti, vi siete svegliati come Torquemada dell’Inquisizione spagnola contro Jovanotti, come questa @cotoncri (andate a vederla su Instagram, cazzo è simpatica come Briatore quando parla delle imposte sul reddito, una che nella bio si definisce biodegradabile). Scherzo dai, vi capisco, capisco l’età, capisco l’entusiasmo. Però, se domani le nostre spiagge pulluleranno di rifiuti radioattivi abbandonati da masse di uomini lobotomizzati non sarà colpa del Jova Beach Party. E vi do una dritta: sceglietevi meglio i vostri nemici. Jovanotti, ma lo vedete? Sono 40 anni che si depura con la curcuma e impacchi di dragoncello, ha fatto tutta la Ruta 40 in bici e canta con i fiorellini in testa. Prendetevela con me, che giro ancora una Volvo di 40 anni… a nafta…”
Un intervento, quello di Parodi, che ha strappato il plauso del pilota-youtuber Luca Salvadori: “Sentire qualcuno che non segue il gregge e fa una analisi oggettiva mi emoziona ogni volta – il commento di Salvadori su Instagram – anche se dovrebbe essere la prassi. Grazie”.