No, non c'è nessuna novità, nessun malumore, Jovanotti farà un bellissimo show, adesso pensiamo alla musica: per andare a dire niente, Carlo Conti ha scelto Che Tempo Che Fa. Ieri sera infatti, il conduttore e direttore artistico della 75esima edizione del Festival di Sanremo, si è collegato dalla città ligure con Fabio Fazio su Nove. Carlo Conti ha confermato che le serate si concluderanno verso l'1.15 e la finale intorno all'1.40, ha ricordato gli ospiti oltre “Jovanotti”, Damiano David e Duran Duran, e i premi alla carriera di Iva Zanicchi e Antonello Venditti. Ha poi spiegato che non conosceremo la classifica finale: i primi cinque classificati verranno sì annunciati, ma in maniera casuale. Inoltre, ci sarà un omaggio a Ezio Bosso nella prima serata. Insomma: né un commento su qualche polemica, né qualche notizia degna di essere chiamata tale, Carlo Conti si è riconfermato il conduttore tecnico che è, uno che prosegue dritto secondo scaletta senza deviazioni. Tant'è che finora l'unica vera nuova, rispetto ai Sanremo passati, pare sia che al regista non toccherà l'ingrato compito di inquadrare continuamente la famiglia del conduttore, dato che il figlio di Conti è intenzionato a guardare il Festival dall'hotel. Tuttavia, nonostante l'aplomb di Conti, non si è lasciato sfuggire una battuta su quanto avvenuto al collega. Ricordando la carriera del suo ospite, Fazio ha aggiunto di aver lavorato anche lui quarant’anni in Rai; Conti ha subito ironizzato: “E poi, che è successo?”
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Di fatto, l'intervento più lungo e strutturato in attesa di partire col Festival, Carlo Conti l'ha fatto proprio a Che Tempo Che Fa. In Rai qualche breve annuncio al Tg1, qualche collegamento da casa sua; da Fazio invece, un lungo segmento in cui abbiamo assistito persino a un finto provino sanremese di Simona Ventura. Farebbe anche sorridere questa Rai tanto poco lungimirante, dove uno dei programmi più seguiti cambia rete senza pace: dopo 14 anni su Rai 3, Rai 1, poi Rai 2 e di nuovo Rai 3. Fino a che arriva l'offerta di Nove e allora si trasloca in via definitiva: sia il conduttore mal sopportato dalla destra, che la sua squadra di lavoro. Tutto ciò a Fazio è riuscito senza nemmeno essere uno che fa domande, tra l'altro. Forse per la Rai Che Tempo Che Fa non era un trasmissione importante. Peccato che, invece, gli altri il credito glielo diano: solo per citare gli ultimi ospiti, da là è passato Bill Gates, il candidato all'Oscar Adrien Brody, il Papa. Pure l'appena rilasciata dal regime iraniano Cecilia Sala, nonostante l'ira funesta del Vespa. Di più: anche i suoi colleghi, a Fazio quell' importanza gliela riconoscono. Risultato? Amadeus e Fiorello prima, Carlo Conti quest'anno, hanno tutti presentato il Festival su Nove. Non solo una rete privata, ma quella del gruppo Discovery: un canale che fino a qualche anno fa, i telespettatori consideravano un covo di brutti reality con gente nuda come Undressed e L'Isola di Adamo ed Eva. Anno dopo anno però, a suon di investimenti, lì sono arrivati Crozza, Fazio e Amadeus. Il problema, e qua il cerchio si chiude, è che a Fazio l'importanza in realtà gliela riconoscono anche a Viale Mazzini: al punto da obbligare gli artisti di Sanremo a non partecipare ad alcun programma fuori dalla Rai fino al 18 febbraio. Ma allora perché i conduttori si? La domanda giusta da porsi sarebbe però: in quale programma Rai potrebbe andare un artista che vuole raccontarsi, o presentare un progetto in maniera dignitosa, al grande pubblico? Ecco, la risposta richiama alla mente certe scene dei film western: quella col refolo di vento che soffia mentre sullo schermo c'è il paese deserto.
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