image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Spotify, Francesco Baccini:
“Musicisti pagati una miseria,
staccatevi dalle etichette”

  • di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

14 dicembre 2020

Spotify, Francesco Baccini: “Musicisti pagati una miseria, staccatevi dalle etichette”
A ogni ascolto sulla piattaforma il suo creatore è pagato solo 0,003 dollari. E così il cantautore Francesco Baccini, da anni tornato indipendente, ha consigliato ai colleghi di tornare ad autoprodursi: “Negli ultimi 5 anni ho guadagnato il triplo”

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Stanno iniziando a far discutere i numeri emersi negli ultimi giorni relativi a Spotify e a quanto il colosso dello streaming musicale restituisce agli autori. Pochissimo, a quanto pare. A ogni ascolto sulla piattaforma, infatti, il suo creatore riceve solo 0,003 dollari, a fronte di 320 milioni di utenti iscritti alla piattaforma dei quali 144 milioni Premium. Ma i ricavi non sono per nulla bassi, anzi, come ha spiegato la managing director italiana – e del Sud Europa – Federica Tremolada: “Spotify non paga gli artisti direttamente ma chi li rappresenta, ovvero le etichette discografiche che hanno un accordo con noi. A oggi abbiamo condiviso 19,1 miliardi di dollari con l’industria musicale. E quest’ultima ha tutti gli strumenti per poter rendicontare”.

20201214 123229711 5053
Francesco Baccini

In pratica, questa cifra arriva nelle casse delle etichette musicali che, a quanto pare, poi la redistribuiscono con il contagocce. Tra i più critici da anni verso questo sistema, il cantautore Francesco Baccini, che ha commentato così le ultime notizie circolate in questi giorni: “Per i musicisti  guadagnare soldi con la musica non è così semplice, basta vedere quanto prende un musicista da Spotify, cioè lo 0,003 per cento ad ogni ascolto. Una cifra a dir poco ridicola, mentre i soldi se li son messi in tasca quelli delle etichette. Niente di nuovo, noi artisti non siamo una categoria e siamo sempre stati tutti divisi. Io da anni ho mandato a quel paese manager, etichette e quant’altro, mi gestisco da solo e, Covid a parte, ho guadagnato negli ultimi 5 anni almeno il triplo degli anni precedenti. Poi bisogna mettersi in testa che coi supporti si guadagna veramente poco, a parte qualche fenomeno soprattutto internazionale. Gli unici soldi veri si fanno coi live”.

 

Se siete arrivati fino a qui seguiteci anche su Facebook e su Instagram

More

Bugo: "Non ho rimpianti, nemmeno di 'Quando impazzirò'"

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Musica

Bugo: "Non ho rimpianti, nemmeno di 'Quando impazzirò'"

John Lennon artista eversivo come Gesù

di Morgan Morgan

Musica

John Lennon artista eversivo come Gesù

La Suburra del Piotta: “Il rap è finzione, come il cinema. Il problema della trap è chi ci crede davvero”

di Lorenzo Monfredi Lorenzo Monfredi

Musica

La Suburra del Piotta: “Il rap è finzione, come il cinema. Il problema della trap è chi ci crede davvero”

Tag

  • Spotify
  • Francesco Baccini
  • Musica

Top Stories

  • E visto che Beatrice Venezi non va bene al Teatro La Fenice vi lanciamo la candidatura di Elio con Fulvio Abbate

    di Fulvio Abbate

    E visto che Beatrice Venezi non va bene al Teatro La Fenice vi lanciamo la candidatura di Elio con Fulvio Abbate
  • Gli intellettualoni parlano di Beatrice Venezi per attaccare Giorgia Meloni, ma se a qualcuno fregasse davvero dell’opera ora farebbero le barricate per la nostra inchiesta sul San Carlo

    di Riccardo Canaletti

    Gli intellettualoni parlano di Beatrice Venezi per attaccare Giorgia Meloni, ma se a qualcuno fregasse davvero dell’opera ora farebbero le barricate per la nostra inchiesta sul San Carlo
  • Ma come si pronuncia il nome del Nobel per la letteratura 2025? Siamo gli unici così onesti da dirvi che László Krasznahorkai non sappiamo chi sia (ma proviamo a dirvelo lo stesso)

    di Riccardo Canaletti

    Ma come si pronuncia il nome del Nobel per la letteratura 2025? Siamo gli unici così onesti da dirvi che László Krasznahorkai non sappiamo chi sia (ma proviamo a dirvelo lo stesso)
  • Scandalo San Carlo, anche Fedora Sorrentino, come Spedaliere e Tzempetonidis, assunta per un ruolo che prima non esisteva: ma quante cariche si sono inventati?

    di Riccardo Canaletti

    Scandalo San Carlo, anche Fedora Sorrentino, come Spedaliere e Tzempetonidis, assunta per un ruolo che prima non esisteva: ma quante cariche si sono inventati?
  • E se qualcuno vi dicesse che “Una battaglia dopo l’altra” di Anderson con DiCaprio non è un capolavoro (né è un film attuale)? Lo fa Bret Easton Ellis. E la rivoluzione...

    di Matteo Cassol

    E se qualcuno vi dicesse che “Una battaglia dopo l’altra” di Anderson con DiCaprio non è un capolavoro (né è un film attuale)? Lo fa Bret Easton Ellis. E la rivoluzione...
  • Intervista dolce, violenta, vera ad Anna Negri: “Mio padre Toni? Voleva cambiare il mondo, ma non si accorgeva dei rapporti di potere con mia madre e me”

    di Leonardo Caffo

    Intervista dolce, violenta, vera ad Anna Negri: “Mio padre Toni? Voleva cambiare il mondo, ma non si accorgeva dei rapporti di potere con mia madre e me”

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

La Suburra del Piotta: “Il rap è finzione, come il cinema. Il problema della trap è chi ci crede davvero”

di Lorenzo Monfredi

La Suburra del Piotta: “Il rap è finzione, come il cinema. Il problema della trap è chi ci crede davvero”
Next Next

La Suburra del Piotta: “Il rap è finzione, come il cinema....

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy