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Stop a Zelig, per Mediaset il budget è troppo alto. Ma davvero la produzione ha chiesto 400 mila euro a puntata? E il sindaco di Sesto San Giovanni…

  • di Otto De Ambrogi Otto De Ambrogi

13 agosto 2024

Stop a Zelig, per Mediaset il budget è troppo alto. Ma davvero la produzione ha chiesto 400 mila euro a puntata? E il sindaco di Sesto San Giovanni…
Zelig si avvia sul viale del tramonto? Così sembrerebbe, visto che Mediaset avrebbe deciso di non registrare e produrre le puntate dello show nel tendone in via Milano angolo via Marx. Il motivo? C'entrerebbe un budget particolarmente elevato...

di Otto De Ambrogi Otto De Ambrogi

Cala il sipario su Zelig. O almeno, così sembra. A meno di un mese di distanza dall’annuncio dell’arrivo dello show comico a Sesto San Giovanni, Mediaset avrebbe deciso di non registrare e produrre le puntate di Zelig nel tendone in via Milano angolo via Marx per motivi di budget. Il tendone di Zelig, si legge nel comunicato sul sito del Comune di Sesto San Giovanni lo scorso 19 luglio, sarebbe dovuto arrivare a metà settembre. “Nel mese di ottobre partirà l’allestimento interno della parte televisiva e a novembre si accenderanno le telecamere per registrare lo show”. L’intenzione, quindi, era quella di ripartire da Sesto San Giovanni per ricreare la location per Zelig, ma il 12 agosto è arrivata una comunicazione diversa. “Noi abbiamo fatto la nostra parte e abbiamo dimostrato di essere una città attrattiva, all’altezza della situazione, molto snella ed efficiente nelle pratiche autorizzative e burocratiche” ha dichiarato Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni.

Roberto De Stefano
Roberto De Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni, con la locandina di Zelig

Ma quindi, cos’è successo? E perché Mediaset avrebbe deciso di archiviare la realizzazione di Zelig a Sesto San Giovanni? Secondo alcune voci, che starebbero circolando in queste ore, sembrerebbe che la produzione dello spettacolo comico abbia chiesto 400mila euro a puntata per la realizzazione del programma. Una cifra importante, che Mediaset avrebbe ritenuto troppo onerosa. Quello che è certo è che Zelig non l’è passata benissimo negli ultimi anni. Nel dicembre 2022 è avvenuta l’acquisizione di Zelig da parte di RTI (Reti Televisive Italiane), una controllata del gruppo Mediaset, per sei milioni di euro. L’acquisizione è arrivata per evitare il fallimento di Smemoranda Group, che ha così venduto il marchio. In questo modo Mediaset è diventata titolare di tutti i diritti di sfruttamento dell’archivio, delle produzioni tv e dei siti web di Zelig, mentre l’attività teatrale è rimasta ai tre gestori teatro e fondatori di Zelig: Gino Vignali, Michele Mozzati e Giancarlo Bozzo.

Giancarlo Bozzo, Gino Vignali e Michele Mozzati
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Il 16 marzo 2023, però, sono finite in liquidazione giudiziale tutte le società di Smemoranda Group, compresa la società Zmc di Vignali, Mozzati e Bozzo, che controlla effettivamente il teatro. Questo è stato poi gestito, fino ad oggi, dalla LezGo Studio, nuova società fondata da Vignali, Mozzati e Bozzo. Con la fine dell’estate, quindi, la nuova location di Sesto San Giovanni avrebbe dovuto dare una nuova prospettiva allo show, ma viste la recente decisione di Mediaset, questo potrebbe invece rivelarsi l’ultimo atto. 

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