image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Studio 666 su Netflix è il musicarello dei Foo Fighters e meritava l'Oscar

  • di Michele Monina Michele Monina

12 marzo 2024

Studio 666 su Netflix è il musicarello dei Foo Fighters e meritava l'Oscar
Su Netflix è arrivato Studio 666, parodia horror scritta e interpretata da Dave Grohl con i Foo Fighters. Un film che ha la band come protagonista e che comincia con Jenna Ortega (l'attrice di Mercoledì) che striscia a terra insanguinata. Ecco perché, anche se non siete fan del batterista dei Nirvana e soci, merita la vostra attenzione...

di Michele Monina Michele Monina

C’è stato un tempo, non troppo lontano, in cui non passava giorno dove non ci si ritrovasse a parlare o sentir parlare, a seconda che si fosse tra quanti scrivono e parlano di musica e di ciò che vi gira intorno o tra quanti ascoltano e leggono chi parla e scrive di musica e di ciò che vi gira intorno, di Dave Grohl e dei suoi Foo Fighters. In realtà si parlava e scriveva eccetera eccetera prevalentemente di lui, di Dave Grohl, e quasi mai per ragioni che avessero strettamente a che fare con quello che Dave Grohl fa e, diciamolo, è, una rockstar di prima grandezza che, in quanto tale, fa rock. Se ne parlava perché di volta in volta si era ritrovato a salvare qualcuno che si era sentito male durante un concerto, perché aveva fatto irruzione con un suv dentro un corteo di nazisti, perché si era rotto una gamba e ciò nonostante era salito sul palco, seduto su un trono fatto di chitarre elettriche, perché faceva una qualche buona azione, il tema delle buone azioni era centralissimo, o perché andava sopra le righe, e una rockstar, tanto più una rockstar divenuta tale dopo essere stata dietro le pelli e i tamburi della batteria dei Nirvana non può che stare costantemente sopra le righe, quasi mai per parlare di musica, anche se di musica, coi Foo Fighters, principalmente, ma anche collaborando praticamente con chiunque, ispirando anche i 1000 e passa musicisti che l’hanno omaggiato suonando assieme in quella follia che risponde al nome di Rockin’ 1000. Anche oggi ci ritroviamo a parlare, o meglio a scrivere, di Dave Grohl per una faccenda che, direttamente, non ha a che vedere con la musica. O meglio, ce l’ha, ma in quella dinamica un po’ buffa che un tempo rispondeva al nome di “musicarello”, cioè di un film che pretenderebbe, forse, di essere un film e basta ma che poggia la sua ragion d’essere tutta sul fatto che il protagonista, i protagonisti, sia un cantante o un musicista. È infatti approdato su Netflix, giusto con un paio d’anni di ritardo rispetto alla sua uscita ufficiale, Studio 666, il musicarello dei Foo Fighters. Un musicarello che, essendo film americano, sta ai musicarelli come una qualsiasi serie tv italiana targata Mediaset, penso a Distretto di polizia, a Rivombrosa, sta a una serie tv americana, e qui l’elenco è troppo lungo. Già a partire dall’incipit, decisamente horror, e Studio 666, i titoli non è che si trovano lì per caso, è un musicarello decisamente horror, forse addirittura splatter, già a partire dall’incipit, con una scena in flashback che ha per protagonista Jenna Ortega, cioè la Mercoledì di Tim Burton, si capisce che qui le cose si fanno sul serio. E in effetti, a parte una trama che sta in piedi esattamente come Dave Grohl ai tempi in cui si esibiva seduto sul trono di chitarre di cui prima, il film gioca in un campionato professionista, con Dave e gli altri della band a darci dannatamente dentro. Stiamo parlando di una band rock, che ha in Dave Grohl, ovviamente, il suo leader più che riconosciuto, quindi la trama, non spoilero più di tanto, tranquilli, è giocata su una casa infestata, su diavoli e altre mostruosità, sull’andare a fare rock lì dove il male alberga, e soprattutto sulle dinamiche interne a una band dove uno è il più riconoscibile e talentuoso, gli altri fanno da contorno, consapevoli di ciò e del tutto intenzionati a scherzarci su.

Dave Grohl in Studio 666
Dave Grohl in Studio 666
20240312 114354762 1766

Il tutto con cameo importanti, siamo negli USA, Kerry King degli Slayer a interpretare Krug, che, spoiler, dura poco, a Lionel Richie, poi ci arrivo. La scena del crimine, è il caso di dirlo, è una villa di Encino nella quale è accaduto un tremendo fatto di sangue, e dove la band si ritira per incidere l’album della vita. Il motore della trama, splatter e traballante, è la mancanza di ispirazione di Dave, che evidentemente ama giocare coi paradossi, ma tutto il film è una continua citazione di classici dell’horror, John Carpenter, non spoilero oltre, al centro della scena. Un film che non potrà che piacere parecchio ai patiti del genere, che si tratti di quello cinematografico o quello musicale che i Foo Fighters interpretano ormai da una ventina d’anni. E qui veniamo a una nota dolente, anzi, devastante. Il film, come dicevo, è di un paio di anni fa, quindi la band è presente nella sua formazione storica, che prevedeva anche Taylor Hawkins alla batteria, Dave, nei Foo, canta e suona la chitarra, come non mancherà di far vedere in quasi tutto il film. Di lì a poco, marzo 2022, Tyalor morirà durante il tour della band, all’improvviso, lacerando il cuore non solo di Dave e soci, ma anche dei milioni di fan che la band ha in giro per il mondo. Vederlo lì, che gioca a fare se stesso, che si mette letteralmente in pasto all’ego malefico, parliamo di cinema, attenzione, di Dave Grohl, sapendolo tragicamente morto, lascia spiazzati, colpiti sentimentalmente, volendo anche interdetti. Perché la vita è ingiusta, certo, e perché non sarà sempre vero che sono i migliori a andarsene per primi, ma a volte in fondo sì.

Studio 666
Studio 666

Non saprei dire se chi non ama i Foo Fightes dovrebbe vedere questo film, ma fatico anche a pensare che ci sia qualcuno che non ami Dave Grohl e soci, anche al di fuori delle loro canzoni, parlo di attitudine e di simpatia, attitudine e simpatica che in questo film vengono fuori in maniera debordante, coinvolgente, entusiasmante. Al punto da rendere una trama ridicola, citazionista e tutto, impacchettata come solo gli americani sanno fare e tutto, ma pur sempre ridicola, assai piacevole da seguire. Un musicarello, come quelli che un tempo da noi facevano Rita Pavone e Gianni Morandi, solo che è fatto oggi, con cameo di star internazionali e con una produzione da colossal. La scena in cui Dave, cercando ispirazione, spoiler, prova a rubare Hello di Lionel Richie, al piano elettrico, e Lionel irrompe in scena, lo dico senza paura di smentite, avrebbe meritato un Oscar. Da noi fanno docuserie anche sul mio vicino di casa, perché è solito cantare sotto la doccia, un film horror che ha i Foo Fighters come protagonisti e che comincia con Jenna Ortega che striscia a terra insanguinata, credo, meriti almeno un po’ della vostra attenzione.

More

La scrittrice Claudia Durastanti (“La straniera” e ora “Missitalia”): “Ho odiato l'amore in Nolan. Le donne vogliono più letti, cibi e amanti”

di Diana Mihaylova Diana Mihaylova

Intervista con l'autrice

La scrittrice Claudia Durastanti (“La straniera” e ora “Missitalia”): “Ho odiato l'amore in Nolan. Le donne vogliono più letti, cibi e amanti”

Loredana Bertè ricoverata, ma è una ricaduta del problema che le stava facendo saltare Sanremo?

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

CHE SUCCEDE?

Loredana Bertè ricoverata, ma è una ricaduta del problema che le stava facendo saltare Sanremo?

L'ultima degli ambientalisti? Prendersela con la pizza. E nella guerra alle emissioni potrebbe rimetterci la specialità napoletana: ecco perché

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Tradizione in fumo

L'ultima degli ambientalisti? Prendersela con la pizza. E nella guerra alle emissioni potrebbe rimetterci la specialità napoletana: ecco perché

Tag

  • Culture

Top Stories

  • Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…

    di Benedetta Minoliti

    Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…
  • Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...

    di Angela Russo

    Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...
  • Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere

    di Leonardo Caffo

    Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere
  • W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]

    di Ottavio Cappellani

    W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]
  • Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…

    di Jacopo Tona

    Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…
  • Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

    di Jacopo Tona

    Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

di Michele Monina Michele Monina

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

La scrittrice Claudia Durastanti (“La straniera” e ora “Missitalia”): “Ho odiato l'amore in Nolan. Le donne vogliono più letti, cibi e amanti”

di Diana Mihaylova

La scrittrice Claudia Durastanti (“La straniera” e ora “Missitalia”): “Ho odiato l'amore in Nolan. Le donne vogliono più letti, cibi e amanti”
Next Next

La scrittrice Claudia Durastanti (“La straniera” e ora “Missitalia”):...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy