image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Sulla claustrofobia opprimente di un corpo immenso: la storia di The Whale di Darren Aronofsky

  • di Flavio Marcelli Flavio Marcelli

4 febbraio 2023

Sulla claustrofobia opprimente di un corpo immenso: la storia di The Whale di Darren Aronofsky
Presentato al Festival del Cinema di Venezia e candidato a 3 premi Oscar, The Whale di Darren Aronofsky arriverà nelle sale italiane il 23 febbraio: la storia di un corpo che schiaccia, e di un tentativo disperato di via d'uscita

di Flavio Marcelli Flavio Marcelli

Una video chiamata con telecamera spenta, al centro solo le parole. Così Darren Aronofsky apre il film The Whale, presentato al Festival del Cinema di Venezia e candidato a 3 premi Oscar (miglior attore a Brendan Fraser, miglior attrice non protagonista a Hong Chau e miglior trucco a Judy Chin) che sarà disponibile nelle sale italiane dal 23 febbraio. Aronofsky - apprezzatissimo nel mondo del cinema internazionale - ha già diretto pellicole come “Requiem for a dream”, “Il cigno nero” con Natalie Portman, “Madre!” con Jennifer Lawrence e “Noah” con Rusell Crowe. Per il suo ultimo film ha scelto l’omonima opera teatrale di Samuel D. Hunter trasformandola in un dramma intimo e toccante con protagonista l’attore Brendan Fraser, accanto a Sadie Sink e Hong Chau, per un cast destinato a lasciare il segno.

Il film si struttura intorno alla figura di Charlie, un insegnate di scrittura morbosamente fissato sul cibo e quindi straordinariamente obeso, che tiene lezioni online con la telecamera spenta dal suo appartamento. Non ha più contatti con il mondo esterno e con le persone, se non per la sua amica e infermiera Liz. Un giorno la figlia adolescente, che non vede ormai da anni, si presenta alla sua porta e così Charlie tenta di riallacciare il rapporto con lei. In quella ultima settimana entra per caso nella sua vita anche un giovane missionario, che vuole fare di tutto per provare a salvarlo.

20230203 195553790 6910

Un immenso macigno sulla vita

Il film trasmette una sensazione opprimente, come un immenso macigno che minaccia e schiaccia l’esistenza. È claustrofobico, a partire dal formato 4:3, che ingabbia il personaggio, fino al set del film, la casa del protagonista, che diventa un palco teatrale dove entrano ed escono i personaggi. 

Le finestre sono chiuse, come le serrande, la porta è l’unico accesso al mondo esterno che raramente si apre. Ma quando questo accade, fuori piove, come se al di là di quella porta non fosse possibile andare. Non è nemmeno possibile muoversi dal quel salotto sporco e pieno di cibo perché Charlie si muove a fatica. Noi siamo lì dentro, siamo seduti sul divano con lui, oppure lo guardiamo da un angolo della casa. In quel piccolo spazio che diventa nido-prigione ci sono le paure di Charlie, il suo dolore, la fame che colma quel dolore e la consapevolezza di quello che è.  

20230203 195604258 9345

Il corpo come campo di battaglia

Darren Aronofsky svela quasi immediatamente il corpo di Charlie. Una gigantesca whale che vive nello strazio del passato. Non si sa subito il motivo della sua obesità, ma quel grasso suda dolore. Il corpo qui diventa un oggetto/soggetto: divide dal proprio Io, protegge dall’esterno, a volte diventa mostruosità, diventa il campo di battaglia delle sofferenze, dei peccati e allontana tutti. Il corpo non è più un luogo d’abitare, ma imprigiona diventando spettacolo di dolore e di incapacità. “Do you think I am disgusting?”, grida il protagonista nel film.

La sala da pranzo del protagonista diventa un tribunale casalingo quando lui si trova di fronte la figlia adolescente, complicata e furiosa del fatto che lui l’ha abbandonata per costruire la storia con un uomo, la ex-moglie, l’amica dal legame particolare - che sarà svelato durante il film – e il missionario. Il tormento di Charlie viene raccontato con un climax ascendente: il trauma del suicidio del compagno, che lo avvia verso l’autodistruzione, le scelte sbagliate, la sua ossessione per il cibo, il rapporto con la sua famiglia, con se stesso e con la morte.

Una storia sull’autodistruzione di un uomo, sullo sgretolarsi di un corpo ormai incapace, giudicato mostruoso, che per reazione vede sempre il meglio in tutti. Charlie desidera riavvicinarsi alla figlia che non vede da molti anni, riportando in superficie dei momenti di vita che ora sono solo un ricordo in cui egli trova la sua pace.

The Whale esplora nel profondo l’intricata complessità dell’essere umano attraverso un personaggio che lotta contro l'enormità dei suoi rimpianti, il dovere della paternità e il tentativo di vivere in pace con se stessi e le proprie contraddizioni.

Il film è non solo una storia di caduta e distruzione, ma anche di trasformazione e trascendenza, l’odissea di un uomo dentro se stesso e fuori dal suo corpo, un viaggio attraverso le profondità del dolore e verso la ricerca di una salvezza. È una caccia disperata, un tentativo di afferrare la sfuggevolezza della compassione, di comprendere il perché ne abbiamo tanto bisogno oppure la rifiutiamo, quando possiamo concederla e quando no. Ma lo spettatore assiste al nascere di questo sentimento nel corso della storia, che aiuta a tollerare i tormenti e la fine. In questa affannosa ricerca  per ridefinire i propri confini e aprire al concetto di fiducia nei legami importanti, Charlie finisce per rompe i contorni dell’io e lasciarsi andare ai ricordi migliori, trovando in essi la pace che gli manca.

20230203 195324055 8422

More

Dall'aeroporto al centro? Anche 300 euro (ma sarebbero 50). La tecnica dei “tassisti selvaggi”

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

"Polli da spennare"

Dall'aeroporto al centro? Anche 300 euro (ma sarebbero 50). La tecnica dei “tassisti selvaggi”

C’è un’auto elettrica cinese che potrebbe spaccare il mercato. E il costo è davvero incredibile

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Mano al portafoglio

C’è un’auto elettrica cinese che potrebbe spaccare il mercato. E il costo è davvero incredibile

Come funziona nel traffico il taxi a guida autonoma? Bene, ma non ancora benissimo

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Il test

Come funziona nel traffico il taxi a guida autonoma? Bene, ma non ancora benissimo

Tag

  • Attualità
  • Cinema

Top Stories

  • Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì

    di Benedetta Minoliti

    Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì
  • Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”

    di Riccardo Canaletti

    Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”
  • LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)

    di Grazia Sambruna

    LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)
  • Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)
  • Abbiamo visto “Havoc” su Netflix con Tom Hardy: ma com’è? Oltre alle scene d’azione, rimane la città di cartone (digitale) e i finti inseguimenti in auto. E con l’IA che arriva ci dovremo abituare…

    di Domenico Agrizzi

    Abbiamo visto “Havoc” su Netflix con Tom Hardy: ma com’è? Oltre alle scene d’azione, rimane la città di cartone (digitale) e i finti inseguimenti in auto. E con l’IA che arriva ci dovremo abituare…
  • Concertone del Primo maggio addio? Da festa dei lavoratori a playlist Spotify: mancano solo scazzi e amorazzi nei camerini e il televoto finale. A quando la direzione artistica di Maria De Filippi?

    di Gianmarco Aimi

    Concertone del Primo maggio addio? Da festa dei lavoratori a playlist Spotify: mancano solo scazzi e amorazzi nei camerini e il televoto finale. A quando la direzione artistica di Maria De Filippi?

di Flavio Marcelli Flavio Marcelli

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Giovanni all'heavy, appello a Pino Scotto (dopo il dissing): “Chiariamoci”. Spopola la pagina che percula i musicisti

di Maria Francesca Troisi

Giovanni all'heavy, appello a Pino Scotto (dopo il dissing): “Chiariamoci”. Spopola la pagina che percula i musicisti
Next Next

Giovanni all'heavy, appello a Pino Scotto (dopo il dissing):...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy