“Questa è una chiamata alle arti”, dice la padrona di casa, Fiorella Mannoia, nel racchiudere lo spirito di Una Nessuna Centomila, il doppio evento dall'Arena di Verona, trasmesso in un'unica puntata su Rai1. Una chiamata a cui hanno risposto oltre 20 nomi dello spettacolo (tutti o quasi della stessa agenzia!), che ricorda da vicino la serata cover di Sanremo: Amadeus guida il tutto, mentre i cantanti, protagonisti delle ultime cinque edizioni del Festival, duettano sui pezzi dei colleghi.
Ma non è il momento di pensare agli interessi personali (forse), è una serata collettiva, e c'è una causa più grande da sostenere, la lotta contro la violenza sulle donne. Così gli ospiti sfilano uno dopo l'altro con eleganza, quasi tutti in bianco o nero: Elodie e Tananai, in una versione di Tango da ricordare (e una Elodie più dea che mai), mentre Giuliano Sangiorgi ci emoziona con Meraviglioso, canzone stupenda di Modugno del 1968!
Poi con Mannoia ed Ermal Meta ci trasporta in Estate, e insieme a Noemi e BigMama passa a Io che amo solo te, una poesia in musica di Sergio Endrigo. Ancora Annalisa con Sinceramente, che accompagnata da Alessandra Amoroso, Emma, Francesca Michielin e Noemi “interpreta” Nessun dolore (Lucio Battisti). Arriva il turno di Mahmood con Tuta gold, seguito dalla frenetica Apnea di Emma. Perché Sanremo è Sanremo.
Incedono Niccolò Fabi, Brunori Sas e Bersani che danno lezione di cantautorato sulle note di Offeso, mentre Amoroso si guadagna applausi col brano sanremese, Fino a qui. Mannoia fa il suo ritorno sul palco per cantare con Brunori l'inestimabile Due che come noi, e Ermal Meta con Paola Turci in Vietato morire, manifesto perfetto. Non poteva mancare il figliol prodigo, Achille Lauro (che non sanno più dove mettere!), con Fiorella Mannoia in C'est la vie e poi ancora con Emma in 16 Marzo: è come rivivere il Festival! Certo, per fare spazio ad Achille Lauro e altri sanremesi, la Rai rinuncia a Samuele Bersani che avrebbe duettato con Tananai su En e Xanax (un'altra perla) e Fabrizio Moro con Sei tu. Perché si sacrifica sempre il meglio, non è vero?
Nel mezzo si solleva anche un appello, le parole sono quelle magistralmente recitate da Anna Foglietta e Massimiliano Caiazzo, nei panni di una coppia inghiottita in un vortice di possesso. I due attori hanno spiegato di aver costruito il loro discorso attingendo a conversazioni reali. Una denuncia necessaria. Peccato che poi si scelga di tagliare un altro momento, tratto dalla cronaca recente, quando l'intera platea si alza in piedi e applaude in memoria di Giulia Cecchettin. Una mossa inspiegabile, data la natura stessa dell'evento.
Tra un brano da sponsorizzare e l'altro siamo al finale corale con Nessuno mi può giudicare, presentato da Caterina Caselli in persona. Ecco, lo spin-off di Sanremo, in piena regola, per dare ufficialmente l'addio ad Amadeus (è la sua ultima presenza in prima serata). Ma siamo sicuri che sia la Rai a “spremerlo” fino all'ultimo e non viceversa?