Nasce artisticamente nel segno del punk. Poi vira verso il rock, seppur punkeggiante. La svolta si chiama Rats, e lui è Romi Ferretti, storico bassista della band modenese e architetto (ora “based in Miami”, dove vive e lavora; si occupa di interior e industrial design). E mentre cresce l’attesa per il concerto dei Rats del 12 novembre (Beered Music Festival, Unipol Arena di Casalecchio di Reno, Bologna), abbiamo chiesto a Romi cosa ne pensa di Victoria De Angelis incoronata da John Taylor dei Duran Duran “bassista più importante in circolazione”.
“Mah, credo che la questione rappresenti un ulteriore esempio dell’abile strategia di marketing portata avanti dal team dei Måneskin. Si sfrutta qualsiasi pretesto per promuovere e far parlare dell’artista, indipendentemente dai suoi meriti tecnico-artistici. Concentrare periodicamente l'attenzione sui singoli elementi di una band non fa altro che promuovere in modo indiretto la band stessa. Nel caso specifico di Victoria, dopo capezzoli in vista, relazioni amorose presunte e bla bla bla, sembra che ora si voglia “sdoganarla” anche come musicista straordinaria, anche se questo suona più come una sfida deliberata, provocatoria, che mira a suscitare reazioni, siano esse positive o negative”, osserva Romi. “Mi sembra di capire – continua – che John Taylor non abbia detto che Victoria sia la "migliore" bassista elettrica del momento, bensì la più importante. Penso che intendesse da un punto di vista mediatico e di puro spettacolo… E in quest’ottica non ritengo che questa sia una sparata così fuori dalla realtà. Nell'universo collettivo del fruitore di musica medio, quando si parla di band, la figura del bassista, a meno che non ricopra anche il ruolo di cantante, tende spesso a passare, almeno inizialmente, inosservata, oscurata dall'attenzione riservata ai cantanti, ai chitarristi e alla evidente fisicità dei batteristi. Di conseguenza, quando un/a bassista riesce in qualche modo ad emergere e superare questo svantaggio iniziale, raggiungendo o persino, a sprazzi, superando il livello di esposizione degli altri membri della band, significa che c’è un valore aggiunto. Un valore da puro performer che aggiunge un contributo distintivo alla semplice esecuzione, indipendentemente dalle qualità tecniche, che possono ovviamente variare in termini di competenza”.