Tutto comincia con un video su Instagram di un giovane musicista di Modena e un messaggio. Anzi, una serie di messaggi privati e pubblici di altri cantautori. Un attacco ad alzo zero contro un noto festival musicale, non menzionato esplicitamente, ma facilmente verificabile e poi confermato dagli stessi testimoni: si tratta dell'Arezzo Wave. Un festival storico, uno di quelli da cui sono passati più o meno tutti prima di diventare famosi. Basta scorrere l'albo d'oro per rendersene conto: Fast Animals & Slow Kids, La rappresentante di lista, Zen Circus, Negramaro e via dicendo... E da sempre legato a doppia mandata al contest che seleziona in tutta Italia le migliori band da far suonare insieme agli headliner di livello. Una parabola, però, che negli ultimi tempi sembra discendente a scapito dei concorrenti. “Sono il Barone Lamberto e oggi voglio raccontarvi di quella volta che sono stato fregato da un concorso musicale...”. Comincia così il video-denuncia su Instagram del musicista modenese. "Nel 2022 ho partecipato con il mio pezzo, Giostrai... è andata bene, miglior artista emergente 2022. Il premio consisteva in 10 mila euro da impiegare nella realizzazione di un tour promozionale”. Ma li ha ricevuti?
Soldi che non vengono erogati direttamente dall'Arezzo Wave ma dalla fondazione-partner, cioè Nuovo Imaie (come si leggerà da allegati), che è una collecting fondata e gestita da artisti per la tutela dei diritti connessi a favore di interpreti ed esecutori, attraverso un bando reso noto solo a concorso ultimato. Questa la prima stranezza. Ma c’è dell’altro: a cinque mesi dalla vittoria, e dopo partecipazioni gratuite ad altri eventi degli stessi promotori, il musicista scopre di non avere i requisiti per intascare la somma in denaro: “Il mio premio di 10 mila euro è rimasto in stand by perché legato a questo bando con caratteristiche diverse rispetto a quelle d'iscrizione. Si sostiene che queste siano ignote fino all'ultimo, ma la prassi è applicata anche al regolamento 2023, dov'è in uso la mia foto. Paradossale, no?”, ci spiega il Barone Lamberto, all'anagrafe Kheyre Yusuf Abukar Issak.
Quali sono questi requisiti? “Avrei pubblicato più canzoni del dovuto (come si legge nel botta e risposta con la referente), una clausola inesistente all'inizio. Quindi scopro solo dopo aver vinto di non avere le carte in regola per essere il vincitore”. Che succede nel frattempo? “C'è uno scambio di mail in cui chiedo spiegazioni, anche tramite legale, e in una delle ultime mi inviano un estratto del bando in cui si rivela il limite massimo delle registrazioni. Non ti preoccupare, ci mettiamo d'accordo - dicevano loro - e invece: effettivamente non puoi avere accesso al premio, e tanti saluti (tutto documentato negli allegati). Quindi mi tengo la mia targhetta (miglior artista Arezzo Wave 2022) e me la spolvero sul comodino”, riflette con amarezza. “Chi se lo aspettava, visto la storicità del concorso. Ho aperto gli occhi strada facendo, anche se avrei dovuto intuire qualcosa dalle parole sibilline del presidente Mauro Valenti: eh bisogna vedere se riesci a prenderli poi questi soldi...”.
Ma è l'unico ad aver avuto questa brutta esperienza? A quanto pare no, il Barone Lamberto è in buona compagnia. Ci scrivono (come anticipato) altre band e musicisti che preferiscono mantenere l'anonimato: l'iter non è uguale, ma suppergiù il risultato è lo stesso: alla fine nessuno incassa il premio in denaro. Del resto, dopo la sua poppizzazione, l'Arezzo Wave ha sempre più bisogno di soldi pubblici (sembra milioni). Fondi che, evidentemente, non sono comunque sufficienti anche per distribuire i premi in denaro agli emergenti. Nel frattempo Valenti (il presidente) prova a difendersi sotto il post del musicista di Modena, che continua ad attirare attenzione: “Inutile scrivere qui che il premio è dato da Nuovo Imaie e non da noi. Come specifichiamo nei nostri bandi non abbiamo mai detto ai più di 52000 gruppi o artisti che si sono iscritti gratuitamente negli anni che il vincitore avrebbe vinto una cifra”. E prosegue: “Nuovo Imaie, nostro partner, decide autonomamente con propri criteri quali festival considerare importanti (e noi lo siamo per loro); chi premiare tra i vincitori o finalisti dei numerosi concorsi… Siamo un tramite e basta. Peccato che ho visto solo ora la tua performance, peccato che butti merd* su un festival e una fondazione che un po’ di storia in Italia ce l’ha…”. Ma è vero che il premio in denaro non è mai stato annunciato?
I messaggi che il cantante ci fornisce, non lasciano spazio a dubbi. Si legge nel dettaglio dal comunicato: “Negli ultimi anni il vincitore del contest è stato insignito del premio Nuovo Imaie: 10 mila euro per provvedere al management e all'organizzazione di un tour italiano e internazionale...”. Dunque il premio era previsto, eccome. E ancora, a richiesta di tempistiche sul riconoscimento, replicano gli organizzatori: “La vincita è legata all'erogazione del premio Nuovo Imaie il cui bando uscirà a novembre ma sarà retroattivo e strettamente legato alla produzione di un tour”. E a motivate perplessità, si tranquillizza: “Non devi preoccuparti, basta controllare i bandi di concorso sul sito di Nuovo Imaie...”. Effettivamente: “Il Nuovo Imaie, ricevuta la comunicazione degli artisti vincitori, stanzierà un contributo pari a 10mila euro in favore del progetto che riguardi quell'artista...”. Ma i requisiti, come abbiamo detto, cambiano all'ultimo: il vincitore ha pubblicato più di 20 canzoni, fossero state 19... “Quest'anno il bando è uscito dopo la chiusura del contest (anche se retroattivo) e non avevamo modo di conoscere i nuovi parametri...”. recita l’ultima mail. E sembra tanto una pagina triste per quello che era considerato il più importante festival rock indipendente italiano.