Oggi anche Noyz Narcos, zoccolo duro dei padri del rap italiano, scende in campo in una dichiarazione su Exclusive Magazine contro i femminicidi dopo l’ultimo episodio di Palermo. Non conosco a fondo le sue dichiarazioni che mi sarebbe piaciuto leggere con più chiarezza ma sono contento che anche “i duri” si pieghino davanti a questi episodi. In Salento, la scorsa settimana una donna, non una moglie ma una mamma, è stata data al rogo dal figlio tossicomane e probabilmente in crisi di astinenza. Una mamma che, pare, nonostante il divieto di avvicinamento non riusciva a non portare il cibo a quel figlio che ad ogni modo sentiva suo. Mi chiedo allora: perché Noyz e gli altri padri del rap non prendono ancora di più le distanze da quello che sta accadendo chiedendo come io sto facendo da mesi a tutti i propri colleghi, anche giovanissimi, di cancellare tutti i brani editi in cui le donne sono trattate come “feccia” come squallide “puttan*” a cui rompere il “cul*” o far riportare “cazz*” come fossero cani da caccia?
Un po’ di tempo fa Noyz dichiarava in una intervista su Dolce Vita: “Penso che l’Italia sia diventata un posto davvero peggiore di quello che era un tempo. Questo anche per colpa di tutta la nostra generazione che se ne è sempre fregata di partecipare attivamente alla vita politica (come proteste o rivolte ecc.), ma anche solo di andare a votare. Così ci siamo un po’ fregati con le nostre mani ed ora ci becchiamo quello che ci meritiamo. Libertà d’espressione secondo me ce n’è abbastanza, o almeno io non ho avuto mai problemi a comunicare quello che volevo, il problema secondo me sta nell’altra parte. In una popolazione abbandonata all’apatia e a cui non importa nulla di ascoltare. Personalmente sto pianificando di andarmene, visto che sono tatuatore, l’ideale sarebbe per me andare a far tatuaggi in California, per poi poter fare anche un salto giù in Messico”.
Ma nel frattempo, oltre a non essere partito, cosa ha fatto materialmente per evitare riferimenti a donne trattate, ripeto, come fossero la feccia dell’umanità? Magari rileggiamo le larice di coccodrillo nei suoi testi: “Combinazione del dios col diablo, autorizzato da sto caz*o/M'ammazzo dentro una cascina/Prima di cambiare una mia rima, perchè in tv è tabù shabboo e cocaina/Sulla bottiglia, il rapper medio non ci rassomiglia/è guerriglia tra la mia e la tua famiglia/Che ti piglia?”. Oppure: “Si abbatte sulle chiappe di ragazze fatte nelle piazze e a casa” e possiamo proseguire: “Se ti porto a un party con Nek col laccio al braccio/ E Milly D'Abbraccio che gli ciuccia il caz*o. Non piaccio/Auguro un tumore alle donne che hanno rifiutato il mio amore”. Ecco, non mi interessa la vita privata, i racconti sulle droghe, né il fatto che sia stato arrestato per possesso di marjuana. Non sono integralista, specie nei confronti della cannabis, ma solo se resta un fatto proprio e non una incitazione o propaganda. Quindi il mio dubbio: si tratta di sincera presa di posizione o si sta per lanciare una “nuova” ed “ennesima” tendenza-moda, come spesso fanno non solo i rap ma molti del mondo dello spettacolo, di cavalcare un triste fenomeno nei confronti del quale più che proclami e barre e articoli a caso servirebbero i fatti concreti? Non è che tra un po’ ci ritroveremo ad ascoltare barre tipo “uomo criminale alla donna non far male” per catturare streaming, tv e stampa? Suvvia ragazzi, siete ridicoli. Andate davvero a studiare il ‘68 (al posto del 69) e l’attivismo degli anni ‘70 in cui per le libertà e per i valori si lottava, si moriva e - in modo deviato - si uccideva. Grazie comunque Noyz per il messaggio: magari fai in modo che i tuoi colleghi lo recepiscano, visto che sei considerato (e lo sei) un King del genere rap.