Quinto Live di X Factor 2024, con l’eliminazione di Lowrah. Il tema della puntata sono gli inediti, presentati dal vivo per la prima volta dagli artisti rimasti in gara. Quello che ci interessa però è: come hanno cantato? Li valuta per MOW un’esperta come Clara Moroni, cantante, autrice, compositrice e produttrice, tra le prime donne rock in Italia. Chi meglio di lei? Infatti nella sua Viper Room non ha lasciato scampo a (quasi) nessuno…
Prima manche - Inediti
Les Votives: Portano “Monster” (scritto da loro stessi e prodotto da Gianmarco Manilardi e Danien) anche se Lauro li presenta come i soli autori e produttori del loro inedito. Si sbaglia la redazione o Achille mente? Un touch di Billy Idol in un inglese un po’ troppo maccheronico. Lo stile British non manca mai. Il suono e’ sempre solido. Gli Uh uh alla Bohemian like you, sono paraculissimi. Il pezzo però non e’ fortissimo. Inciso banalotto. Look sempre cool. Voto 5
Lowrah: Ed eccolo! È arrivato il Reggaeton! Originalissimo! È un eufemismo, ovviamente. Secondo la Iezzi "Malasuerte" dovrebbe parlare di un amore nelle periferie sfortunate delle grandi citta’, ma Lowrah ha tutto tranne che della “Chica da peggior bar di Caracas”. Certo che con tutta sta folla di autori, ci si aspettava qualcosa di devastante, tipo Despacito. Invece il brano non si distingue dai milioni di pezzi reggaeton nostrani e non, che impazzano nelle serate danzanti ultra popolari. Alla ricerca del passaggio radiofonico facile e del sudore ascellare di qualche affollato Ciringuito salentino. Voto 6
Punkcake: Cantano sia lui che lei. Sicuramente non cercano strade facili. Potevano optare per un punk più poppeggiante, più modaiolo, invece con "Gloom" vanno giù dritti, senza ammiccamenti. Senza melodie cantate, solo semi-urlate. Il sound non e’ proprio dei piu’ duri e compatti, non proprio cantanto con le tonsille di fuori. Ma sono i più veri. Per fortuna che stavolta non li hanno vestiti da deficienti. Voto 8
Francamente: Smells like Battiato in cerca di un centro di gravità permanente. Ma io il centro, non lo vedo e non lo sento. Imparo stasera, che il suo scopo ultimo e’ proporre del cantautorato anni 80. È vero che ho appena bevuto il mio gin tonic, potrei aver capito male, perché mi sfugge qualcosa. The rhythm of the night è da considerarsi Cantautorato anni 80? "Fucina" non mi dice nulla, non premia nemmeno la sua voce. La Bonnie, che stasera ha rubato dal tavolo una bella fettona di torta, regala sul finale uno sfiato intestinale mefitico. Voto 5
I Patagarri: I più fruibili sotto tutti gli aspetti. Bel sound, che fa venire voglia di muoversi. Tutti ci sentono influenze balcaniche, che ci sono, ma il mio amico Elio, che sta guardando la puntata con me, grida: "Klezmer, qui c’e il Klezmer!” (genere musicale tradizionale degli Ebrei Aschenaziti). Loro hanno un respiro realmente internazionale rispetto a tutti gli altri, fino ad ora. Dei Gypsies (alla Casamonica) ormai con sciarpe di boa e vestiti rosa. Il "Caravan" di cui parlano, è di acciaio cromato, con interni in velluto maculato e i Rolex d’oro ai polsi, sono finti, ma sono la proposta più originale di tutti. Voto 10
Lorenzo Salvetti: Un Cocciantino senza grattugia nella gola. Un plauso per la capacità di scrivere una ballad ben strutturata musicalmente, seppur con un testo costellato di cliché, però non è facile a 17 anni. Voto 7 (protagonista di una sospetta uscita anticipata dal palco, come se già sapesse di essere passato. Ci fa pensare male)
Mimì: In "Dove si va" Si sente tantissimo Madame, si sente la Cumbia della noia, forse troppo. Mimi, come ho già detto, potrebbe cantare anche il bugiardino dell’Imodium e renderlo sensuale, morbido e sofisticato. Però, questo pezzo glielo hanno appiccicato addosso per poterla “esportare” fuori dal programma e spedirla direttamente sulle radio. Ma dubito che questa sia la vera Mimi’, però forse della vera Mimi, nessuno sa che farsene. Voto 7
Seconda manche - Cover
Lorenzo Salvetti Giusto fare un pezzo di Tanani, in quanto sono personaggi potenzialmente intercambiabili, Tanani è solo più grande e scrive testi migliori, questo sulla guerra in Ucraina gli rende merito. Ma sto parlando di Tanani e non di Lorenzo e tradisco così il poco interesse che mi suscita Lorenzo Salvetti. Devo dare un voto? Tananai: Voto 7
Punkcake: Basterebbe un pelino più di intonazione da parte della cantante, per rendere la loro esibizione perfetta. Una cosa è sicura, Sonia attira molto piu’ l'attenzione del cantante maschile della band. Vestita come una sposa, riempie la scena ed esprime quella pericolosità folle, che ti tiene incollato ad aspettare qualcosa di inaspettato che potrebbe succedere improvvisamente sul palco, tipo strapparsi tutto il vestito e rimanere nuda. Quel qualcosa che hanno le Star, le Punk star. Voto: 9
Francamente: Torna finalmente Francamente con la sua voce e anche se, ancora una volta, cerca di dare nuove nuances a un brano super commerciale, stavolta le va bene perché ha un grande materiale su cui lavorare (rispetto a "The rhythm of the night") e lo lavora bene. Un abisso rispetto al suo inedito. I miei cani sembrano apprezzare. Si siedono proprio davanti allo schermo. Una selva di orecchie e teste pelose. Voto 8
Mimì: Ecco la vera Mimi. Lei dovrebbe fare questo, ma in questo paese non andrebbe da nessuna parte. Dovrebbe fare una scelta di nicchia e mollare la Cumbia. Ce la farà? Passaggi radiofonici, Spotify e streaming fanno gola a tutti. Voto: 10
Les Votives: Hanno un sapore di Rolling Stones. Danno la loro zampata nell'arrangiamento e fanno loro il pezzo. Il cantante dimostra ancora una volta una decisa e grande vocalita’. Si dimostrano star anche fuori dal palco. Il cantante un vero leader. Cosa gli vuoi dare? 10!
I Patagarri: Chissà se l’Onorevole La Russa guarda X Factor? Speriamo che almeno non voti! I Patagarri, tornano I Patagarri. Sono loro e c’e’ poco altro da dire. O ti piacciono o li detesti. A me piacciono. Voto: 8
Ballottaggio
Lowrah: Ripropone per l’ennesima volta “Someone you love” di Lewis Capaldi, quindi, sappiamo esattamente cosa ci aspetta. Sarà stata la scelta giusta?
Punkcake: si buttano di testa in “I’m a scum”, restano veri. Rischiano tutto con la coerenza. Perché sono Punk, e i Punk veri, sono cosi’.
Jake sancisce che Lowrah non merita l’umiliazione del televoto e la avvia verso una sfolgorante carriera, fuori da X Factor.