Vi dico un segreto all’orecchio: ormai X Factor è diventato Tele-Morgan. Perché pure da assente, il giudice giubilato, è la cosa più interessante che c'è. A tirarlo in ballo, ancora una volta, è stato Fedez, che ha approfittato dell'esibizione degli Stunt Pilots (querelle che potete leggere qui) per rispondere all'accusa di Castoldi sul fatto che Zo Vivaldi, uno dei ragazzi del gruppo, aveva lavorato con lui prima di prendere parte al talent. “Morgan ha fatto questo dossieraggio venuto male, in cui ha raccontato che Lorenzo ha contribuito a lavorare a un mio album, lasciando così intendere che ci fossero dei favoritismi. Voglio mettere le cose in chiaro: io Lorenzo non l'ho mai conosciuto, non ci siamo mai visti. Lui ha semplicemente collaborato con Michele Canova a Los Angeles, per la produzione di alcuni brani, che è una cosa normalissima...”. Nei fatti dunque non smentisce, ma vuol farci credere che non sapesse chi fosse l'autore dei suoi pezzi! Ma andiamo avanti, in questo attacco in diretta televisiva e con l'altro assente, quindi impossibilitato a difendersi (che audace il Ferragnez!): “Ma mettiamo anche il caso che io lo conoscessi, quale sarebbe il problema? A me risulta che Morgan, per sua stessa ammissione, conosceva Anna Castiglia. Quindi, quale sarebbe stato il problema”, ripete il rapper. Altro autogol di una facilità incredibile, dato che la Castiglia è stata eliminata proprio da Morgan e prima dei Live.
Per cui la chiusa durissima del rapper prestato all’influencer marketing: “Se pensa che io abbia fatto del clientelismo in questo programma deve dirlo, non insinuarlo. Se vuoi essere davvero un ribelle, caro Morgan, e pensi che qua dentro sia tutto pilotato, queste cose le dici quando sei dentro al programma, non quando ti danno un calcio in c*lo e te ne vai via, perché così è troppo semplice...”. Ennesimo passaggio al limite del ridicolo, visto che l'ex giudice è stato cacciato proprio per questo, ossia per aver insinuato che fosse tutto orchestrato. “Io non sono un ribelle - rincara Fedez, versione rosicone che schiuma di rabbia - sono un ragazzo con una piccola azienda (chiamala piccola, visto che fattura milioni) che lavora con la mamma e con l'avvocato ma che, per ottenere quello che ha, non ha mai dovuto leccare i piedi né a Giorgia Meloni né a Vittorio Sgarbi. Ciao Marco”. Esatto, lo stesso Fedez che è stato tra i primi cantori del Movimento 5 Stelle. Non dico il buon gusto, ma almeno il buon senso. “Dalla marcia su Roma fino al marcio su Roma c’è solo un MoVimento che va avanti all’infinito”, questo il brano composto da Federico Lucia nel 2014 per la festa Cinque Stelle al Circo Massimo di Roma. “Milioni di elettori addormentati per vent’anni davanti ai televisori... buonanotte senatori!”, cantava colui che poi è diventato icona del Pd, assieme alla moglie. In fondo la sua ribalta politica non è una novità per nessuno.
Comunque sia, per screditare musicalmente Castoldi, sì l'ex Bluvertigo, colui che ha scritto la miglior canzone del millennio, Altrove, pergiunta amico-collaboratore di Battiato (solo per citarne un paio di cose), almeno bisogna essere al suo pari, no? In altre parole, non correre ogni mattina, quando si alza il sole, dietro a milioni di follower, che poi sono in dote dalla consorte che incassa like ma pure soldi. Pensate che c’era qualcuno che le scattava fotografie anche mentre espelleva un essere umano dalla vagina, solo per darlo in pasto al web... Curiosità: la chat della conferenza stampa si risveglia all’istante, durante la semifinale, ma il commento di Morgan (in silenzio stampa per oltre 12 ore) si fa attendere. “Fedez mi è piaciuto ieri sera, aveva più grinta del solito, almeno un po' di verve”. Ironizza poi: “Ma adesso che ha sbottato cacceranno via anche lui, o insultare gli assenti a mezzo televisivo è conforme allo spirito e ai valori di Sky? Sarebbe una bella scena vederlo che si caccia via e si dà le pedate nel sedere da solo strillando: o io o io!”. E sarcastico continua: “Mi è piaciuta la battuta su Sgarbi e Meloni - scandisce - Si vede proprio che di musica non se ne intende, non è il suo campo”. Poi più seriamente: “Direi che è incommentabile. Si può solo fare ironia, più in basso di così non ha senso andare”. E un ultimo messaggio (al momento): “Le divergenze tra gli esseri umani non sono una cosa bella, non sono uno spettacolo d’arte, non si impara niente. Io ho pensieri diversi nella mia testa, idee, visioni di musica e storie da raccontare, e penso anche che se c’è una cosa che ogni artista ha il dovere morale di promuovere è la bellezza, e la bellezza non è semplicemente una forma esteticamente sublime, ma è espressione e compimento dell’anima umana in stato di grazia. I valori che un artista non dimentica mai sono l’armonia, il dialogo, la comunicazione, l’espressione, la comprensione. Il perdono. L’odio non è cosa da artisti”.
Sipario (sul talent show)?