Non griderò lo sgarbiano e sgarbato "capra, capra, capra" caro Tommaso Zorzi. Sei la rappresentazione giusta di questa umanità nella quale José Saramago e io facciamo fatica a riconoscerci. Un'umanità di ignoranti, nel senso letterale del termine. Persone che non sanno, non conoscono. Non è colpa tua caro Tommaso e io sono un dj e speaker radiofonico, non un professorino. E scrivo come parlo, come mi ha insegnato José. Faccio presto a spiegartelo, anche se, come José ti rendo la vita un po'difficile scrivendo di proposito con lo stesso stile. Metto solo virgole e punti perché scrivo come parlo, aspetta, ti spiego. Si chiama scrittura della tradizione orale, ovvero ti traduco in scrittura ciò che direi se fossi lì a parlarti, decidendo di perdere un po'di tempo ad ascoltarti e spiegare questo semplice concetto invece di ascoltare buona musica. Ma sai, caro Tommaso, in fondo hai nei confronti della critica saccente un grande predecessore. Con José ci facemmo una bella risata quando una sera, sotto le vacanze di Natale che per diversi anni ho passato con lui, sua moglie Pilar e uno splendido cenacolo di scrittori, registi, attori, ma anche gente semplice che metteva insieme per l'antico piacere conviviale di far incontrare cubani, venezuelani, spagnoli, italiani, islandesi, americani, brasiliani e nella babele linguistica parlare in una sorta di slang esperantesco.
Ti racconto questo fatto, così magari, invece di scrivere caga*e potrai andare a vederti una bella partita di calcio. Spero che tu sia tifoso della Roma, magari lo diventi dopo questo articolo. Un giorno quando accusarono José Mourinho di avere usato un sistema di gioco particolarmente effervescente ma poco elegante, lo stesso sbottò: "Se non vi piace come faccio giocare la squadra potete starvene a casa a leggere un libro di Saramago". Caro Tommaso, io lo farò, mentre tu guarderai la partita. Spero non finisca zero a zero. Noiosa come le prime venti righe del romanzo che mi hai costretto a leggere. Il tuo... Ah, dimenticavo. José, Saramago, quello che scriveva strano, diceva che anche la forma è sostanza. Meditate, gente. Meditate. E come dice un mio amico veneto: prima de parlar, lesi! Dai che sei sulla buona strada, hai fatto un po' di fatica, ma alla fine il romanzo di José, lo hai apprezzato. Ti ringraziamo comunque, hai fatto un'opera utile. Molti ignoranti da oggi sapranno chi è Saramago. Non solo quello che scrive senza puntaggiatura, però.