image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Tommaso Zorzi che per*ula Saramago ci fa meritare l'estinzione

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

18 settembre 2023

Tommaso Zorzi che per*ula Saramago ci fa meritare l'estinzione
Speriamo che il video rimanga a futura memoria. Tommaso Zorzi, vincitore del Grande Fratello, per*ula un Nobel per la letteratura, perché dopo venti pagine ha realizzato che "Saramago non ama la punteggiatura". Un mondo così merita solo l'estinzione...

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

“Ho letto le prime venti pagine di Cecità di Saramago. Saramago non ama molto la punteggiatura. È un premio Nobel per la letteratura, quindi lungi da me… però frasi molto lunghe, poche virgole”. Difficile controbattere, soprattutto se si tratta di Tommaso Zorzi, una creatura quasi mitologica, esempio, sul lato del profilo pubblico, dell’autentico prodotto televisivo, figlio di quella bella vita che, sì, “Saramago non ama molto la punteggiatura”, andiamo a fare nottata. Roba da Videocracy. A gente così servono frasi con un punto, frasi brevi, da poter dire in fretta, prima dell’assalto di voci, vuoti parlanti al cospetto del Dio semplicità. Vuoi per mancanza di tatto, vuoi per quel sorriso di chi sa di dire una caz*ata, in un modo o nell’altro Zorzi si fa perdonare. Ha letto venti pagine, non conosce il segreto della grande letteratura, la chiave che ti fa accedere un mondo e non è sotto lo zerbino, a pagina 1, o persino nella quarta di copertina. Così preso a partorire romanzi scritti di suo pugno. Potremmo impegnarci in un gioco di riscrittura di quelle pagine che in modo azzardato Feltrinelli o Mondadori hanno definito “romanzi”. Lo voleva fare Alessandro Baricco con Céline, possiamo farlo noi con il vincitore del Grande Fratello. Ma eviteremo. 

Tommaso Zorzi
Tommaso Zorzi

Abbiamo letto le prime venti pagine, frasi troppo brevi. Zorzi non ama molto la punteggiatura. Conosce solo i punti. Non ne conosce il potere, non sa dire di una frase: sì, questo è il confine definitivo oltre il quale non puoi andare. Non deve tenere a bada i concetti, lasciarci lo spazio vitale di scalciare nelle coordinate per poi fermarsi alla staccionata, senza distruggere tutto. Di concetti, in effetti, in Siamo tutti bravi con i ragazzi degli altri, non è che ce ne siamo. Per lui i nemici sono “invisibili”, “come si sentimenti”. Come può comprendere una scrittura invisibile, fatta di rimandi, nascosta. Cosa ne sa, lui, delle virgole. Le virgole non sono gli scaffali di una biblioteca? E le coordinate non sono un libri nascosti dietro libri più grandi, finiti tra le pagine di un volume enorme riposto senza molta attenzione da uno studente distratto? Le coordinate non ti dicono di più di qualsiasi frase principale? Lui usa i punti come se fosse farina sul tavolo per non fare incollare un impasto. Li getta come se fossero niente, un po’ gli restano tra le unghie, sulle dita. Saramago, che invece amava realmente la punteggiatura, ha saputo tirarne fuori il significato ultimo, il senso profondo, quello che le opere letterarie, se sono tali, non cedono per soddisfare i limiti antropologici di una generazione di non lettori: la punteggiatura reinventa il viaggio.

José Saramago
José Saramago

A chi scrive: “Ora quindi, trovandosi nella mer*a fino al collo come un ex cantante di successo disposto a pagare una mazzetta pur di cantare alla Sagra della Polpetta Lessa di Crandola Valsassina”, cioè ricorrendo a tutte le tipicità, queste sì, da sagra letteraria (il nome specifico di una festa, una parolaccia per allietare il dolore della fabulazione, immagini rincoglionite per rendere l’idea), come spieghi cosa sia la letteratura? Cosa sia arrivare alla fine di una frase con il fiato corto e realizzare che è così che voleva l’autore, che non è un errore o un difetto di fabbrica del libro? Umberto Eco definì Saramago, un ateo, un tessitore di parabole. Quelle che non trovano quasi più spazio nelle libreria per colpa di chi come Zorzi imbratta vetrine e scaffali. I pochi che si salvano, perché ormai classici, come Saramago, andrebbero preservati. Quelli come Zorzi, invece...

In realtà, la storia di qualche giorno fa è stata successivamente ridimensionata e contestualizzata dallo stesso, che ha recensito Cecità e, pur continuando a considerarlo troppo difficile, ha intercettato quel senso di angoscia, quel crescendo che lo stile di Saramago, in questo magnifico romanzo, ha provato a rendere attraverso la scrittura, che era il punto della mia difesa. Meglio tardi che mai, accorgersene alla fine. Certo in un modo didattico, come fosse il compitino. E Saramago non lo merita. Manca il morso della tarantola al lettore, mentre abbondano i paradossi; per cui Zorzi recensisce Saramago, e chi dovrebbe recensirlo non avrà avuto alcun merito nel far conoscere questo autore ai più giovani. Difficile determinare vittime e carnefici, perché c’è chi, come Zorzi, di questo campa, come ingranaggio del sistema e quindi come parte del problema. Quello che resta dell’articolo, dunque, è lo stupore per chi a ventotto anni si stupisce di un libro difficile. Si stupisce della letteratura. Ma c’è di peggio, come credere che in Saramago la punteggiatura non sia al posto suo. Come si è detto, come parte del viaggio. La più importante.

More

Il nuovo libro del “prodigio” Bernardo Zannoni è un insulto a chi ama leggere

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Stroncature

Il nuovo libro del “prodigio” Bernardo Zannoni è un insulto a chi ama leggere

“Lo stemma” di Fulvio Abbate è un romanzo fieramente letterario, “l’anti-Gattopardo" dei nostri tempi

di Paolo Ferrucci Paolo Ferrucci

La letteratura, ancora...

“Lo stemma” di Fulvio Abbate è un romanzo fieramente letterario, “l’anti-Gattopardo" dei nostri tempi

L'amore per la fi*a e per tante altre cose di Langone. Recensione del suo ultimo libro “La ragazza immortale”: ecco perché leggerlo

di Moreno Pisto Moreno Pisto

L'anticontemporaneo

L'amore per la fi*a e per tante altre cose di Langone. Recensione del suo ultimo libro “La ragazza immortale”: ecco perché leggerlo

Tag

  • Tommaso Zorzi
  • Grande Fratello
  • Letteratura

Top Stories

  • Ultimo dimagrito? Non rompetegli il caz*o. Ennesima presunta crisi con Jacqueline? Non siete attenti ai dettagli, perché a Londra…

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo dimagrito? Non rompetegli il caz*o. Ennesima presunta crisi con Jacqueline? Non siete attenti ai dettagli, perché a Londra…
  • Al Teatro San Carlo si indaga per peculato sulle nomine poco trasparenti che abbiamo tirato fuori nella nostra inchiesta. Ecco tutti i nomi che abbiamo fatto in questi mesi. E De Luca attacca Manfredi: “Coperto di vergogna”

    di Giulia Ciriaci

    Al Teatro San Carlo si indaga per peculato sulle nomine poco trasparenti che abbiamo tirato fuori nella nostra inchiesta. Ecco tutti i nomi che abbiamo fatto in questi mesi. E De Luca attacca Manfredi: “Coperto di vergogna”
  • Altri dubbi su Michele Sorrentino Mangini, Direttore artistico delle Officine San Carlo: incarichi in due conservatori, graduatorie e punteggi poco chiari. E per l’incarico a Vigliena ha l’autorizzazione?

    di Riccardo Canaletti

    Altri dubbi su Michele Sorrentino Mangini, Direttore artistico delle Officine San Carlo: incarichi in due conservatori, graduatorie e punteggi poco chiari. E per l’incarico a Vigliena ha l’autorizzazione?
  • I lavoratori del San Carlo fanno un esposto bomba: Viviana Jandoli assunta perché suo padre ha donato tramite la Banca d’Italia 80 mila euro alla Fondazione. Ma è vero? Dove sono le prove? Ecco cosa sappiamo

    di Riccardo Canaletti

    I lavoratori del San Carlo fanno un esposto bomba: Viviana Jandoli assunta perché suo padre ha donato tramite la Banca d’Italia 80 mila euro alla Fondazione. Ma è vero? Dove sono le prove? Ecco cosa sappiamo
  • JE NE SUIS PLUS CHARLIE. Libertà di espressione, com’è andata a finire vent’anni dopo le vignette su Maometto e dieci dopo Hebdo? Non potendolo più chiedere a Kirk…

    di Matteo Cassol

    JE NE SUIS PLUS CHARLIE. Libertà di espressione, com’è andata a finire vent’anni dopo le vignette su Maometto e dieci dopo Hebdo? Non potendolo più chiedere a Kirk…
  • Intervista totale a Ezio Guaitamacchi! “Se sei cresciuto con David Bowie, a che serve Lucio Corsi?” Il decano del giornalismo rock tra il mito Jim Morrison e Trump con la faccia da maiale. E sui Nirvana e Red Ronnie…

    di Emiliano Raffo

    Intervista totale a Ezio Guaitamacchi! “Se sei cresciuto con David Bowie, a che serve Lucio Corsi?” Il decano del giornalismo rock tra il mito Jim Morrison e Trump con la faccia da maiale. E sui Nirvana e Red Ronnie…

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Paul Newman, un divo a metà che si è distinto fra Marlon Brando e James Dean

di Domenico Agrizzi

Paul Newman, un divo a metà che si è distinto fra Marlon Brando e James Dean
Next Next

Paul Newman, un divo a metà che si è distinto fra Marlon Brando...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy