Che Jean Todt fosse un appassionato di orologi non era un mistero nemmeno prima che Christies pubblicasse sul proprio sito i CENTOUNDICI pezzi della collezione dell’ex Presidente della FIA che verranno presto messi all'asta.
Todt, è bene ricordarlo, ha ricoperto praticamente tutti i ruoli più prestigiosi nell’automobilismo, con una carriera che è iniziata nel mondo dei rally. A partire dalla fine degli anni Sessanta, fino al 1981, infatti, Jean Todt ha ricoperto il ruolo di navigatore, riuscendo a conseguire, in questo ruolo, anche il titolo di vicecampione del Mondo e di Campione del Mondo Costruttori. Le sue abilità di stratega e calcolatore gli sono valse, così, il ruolo di direttore sportivo nel team Peugeot, con il quale ha ottenuto ottimi risultati, sempre nei rally, fino al ritiro del brand a seguito del bando delle vetture di Gruppo B. È a quel punto che Todt decide di indirizzare i propri sforzi verso la Dakar, portando il proprio team a vincere ben quattro edizioni. Ma è in Formula 1 che ottiene la consacrazione assoluta, nei panni di team manager del Cavallino, a partire dal 1993. Nessuno, soprattutto qui in Italia, potrà poi mai dimenticare gli 8 Mondiali Costruttori e i 6 Mondiali Piloti vinti in F1 con la Scuderia di Maranello. Un percorso nella massima serie che si è, infine, concluso con l'elezione a presidente della FIA nel 2009, un ruolo ricoperto fino allo scorso anno.
Insomma, una carriera da far invidia a qualunque altro mortale appassionato di corse e che gli ha permesso, in questi anni, di collezionare, oltre che un numero spaventoso di vittorie, anche un altrettanto consistente numero di orologi di primissimo piano, con pezzi unici, prototipi e altri modelli, invece, più comuni.
Solo in pochi al mondo possono vantare di avere una collezione a tre cifre, ma ancora meno persone possono dire di aver indossato i propri orologi da collezione. Molti appassionati, infatti, tengono i propri orologi, specialmente se di valore milionario, all'interno di caveau o di cassette di sicurezza, andando di tanto in tanto a far loro a far visita, così da preservarne l'integrità. Jean Todt, al contrario, ha spesso indossato i suoi preziosissimi segnatempo, facendone inevitabilmente decrescere il valore ma dimostrando al contempo di sapersi godere davvero la vita. Un vero appassionato.
Grazie ai vari rapporti con le case orologiere, l’ex Ferrari è riuscito a richiedere e a ottenere numerose edizioni limitatissime e, soprattutto, la personalizzazione di quadranti con le proprie iniziali e altri dettagli unici. Gli orologi forse più importanti sono quelli celebrativi dei mondiali, tra cui quello ordinato per celebrare l’ottavo e ultimo Campionato Mondiale Costruttori di F1, ottenuto nel 2008.
Si tratta di un F.P. Journe Sonnerie Souverain personalizzato seguendo espressamente le indicazioni di Todt: quadrante blu di una tonalità scelta dal manager e corona d’alloro con la scritta celebrativa dell'ottavo mondiale. La leggenda narra che Journe si innamorò della tonalità di blu scelta da Jean Todt e gli chiese di poter realizzare altri orologi con il quadrante di quel colore e, ottenuto il benestare, presero vita i Chronomètre Bleu. La stima di questo orologio? Tra i 2,4 e i 4,4 milioni di Franchi svizzeri.
Nonostante un valore altissimo, il Journe non è l’orologio con la stima più alta del lotto. A sedere sul gradino più alto del podio è il Richard Mille RM 56-01 in zaffiro. Si tratta di un prototipo, numerato PR00 realizzato in un singolo blocco di zaffiro, abbinato ad un cinturino blu in alligatore che va a creare un contrasto a dir poco spettacolare. In questo caso la stima è compresa tra i 2,5 e i 4,5 milioni di Franchi.
Ma non ci sono solo orologi dal valore economico astronomico, ci sono anche orologi che hanno un valore sentimentale non trascurabile, come gli F.P. Journe che Schumacher ha regalato a Natale a Jean Todt nel 2004.
L’asta comprende ben 29 diversi marchi, tra cui Rolex, Patek Philippe, Panerai, Cartier e tanti altri brand di lusso ma anche di fascia un po’ più bassa come Baume & Mercier e un orologio da taschino in oro risalente al 1929 realizzato da Vacheron Constantin.
Sicuramente per i collezionisti di orologi appassionati di Formula 1, questa è un’occasione da non perdere e siamo sicuri che il 6 novembre si scatenerà una gara al rialzo.