C’è chi lo chiama ritorno, ma l’animalier non se n’è mai davvero andato. È stato messo in pausa, forse, nascosto sotto i layer del minimalismo e delle palette neutre che hanno dominato le ultime stagioni, ma è rimasto lì, pronto a tornare protagonista. E il momento delle stampe maculate, zebrate, tigrate è arrivato. Per la primavera-estate 2025 torna con una nuova energia, più libera e meno legata agli stereotipi del passato. Non è più solo il simbolo di una femminilità “aggressiva” o di un’estetica sopra le righe: oggi l’animalier è un modo per affermare la propria identità, per uscire dal silenzio visivo dell’uniforme da feed curato e dire qualcosa. Che sia un ruggito o un sussurro, dipende da come lo indossi.

JD intercetta perfettamente questa evoluzione, lanciando una collezione che non ha paura di farsi notare. Il messaggio è chiaro: basta minimal, è il momento di osare. E lo fa con capi che mescolano audacia e funzionalità, streetwear e glam, comfort e dichiarazione di stile. I jeans in denim leopardato firmati adidas Originals, ad esempio, sono l’esempio perfetto: versatili, decisi, capaci di trasformarsi da capo da giorno a pezzo da sera con un semplice cambio di accessori. C’è poi la felpa Unlike Humans con stampa animalier all-over, che prende il classico hoodie e lo trasforma in un manifesto visivo: relaxed, cool, ma con carattere. O ancora il vestito in denim animalier, silhouette netta, stampa che non lascia dubbi, e gli shorts mom fit, sempre firmati Unlike Humans, con quella vibrazione rétro che sa di libertà e di provocazione giocosa.

Il punto è che oggi l’animalier non è più solo un trend. È un modo di esprimersi. Anche nei dettagli: come gli shorts in satin cow print, lucidi e multicolor, o le sneaker, che completano il look senza spegnerlo. Ci sono poi le adidas Gazelle Indoor in suede marrone per chi ama l’anima vintage, le Converse Chuck 70 per chi sa che i classici non sbagliano mai, e le Campus 00s, oversize e moderne, per chi vuole rompere le regole con consapevolezza. JD riesce a dare un senso a tutto questo mix: prende l’animalier, lo aggiorna, lo ripensa, e lo propone come un linguaggio nuovo, con leggerezza e ironia. Non serve essere estrosi per indossarlo, basta voler dire qualcosa, anche solo con una felpa, un paio di shorts, o una sneaker che spinge un po’ oltre. Perché se è vero che l’animalier non è mai sparito, oggi è tornato con una voce più chiara. Non serve gridare per farsi notare: basta scegliere il pezzo giusto.

