Il colore del 2024, il peach fuzz, è l’altro. Ogni anno, verso la fine dell'anno stesso, i vari siti d’informazione comunicano al mondo intero la nuance dei prossimi dodici mesi. Il “viva magenta”, ovvero un rosso scuro quasi vino, è stato il colore del 2023, mentre per il 2024 il vincitore è appunto il 13-1023 peach fuzz, una tonalità di rosa pesca chiara e calda. Pantone Color Institute, dopo un’attenta analisi della società e dei vari trend, decide il colore che farà tendenza in ogni categoria. Il colore dell’anno del Drago è una tonalità di pesca che comunica una sensazione di tenerezza, un messaggio di affetto e condivisione, collettività e collaborazione.
“Nella ricerca di una tonalità che riecheggia il nostro innato desiderio di vicinanza e connessione, abbiamo scelto un colore radioso di calore ed eleganza moderna. Una tonalità che risuona di compassione, offre un abbraccio tattile e unisce senza sforzo il giovane con l'eterno”, ha dichiarato in merito Leatrice Eiseman, direttrice esecutiva di Pantone Color Institute.
“Innato desiderio di vicinanza e connessione”, questo è quello che ci si augura per il 2024. Un concetto, un sentimento, che sembra lentamente sparire nella società contemporanea, che invece sembra essere dominata dalla paura dell’altro, di ciò che è lontano e diverso. E allora quello di Pantone è un invito, non tanto una fotografia della società. È un appello a guardarsi dentro, trovare nuovamente la voglia di stare insieme, di condividere, di aiutare e di non voltare le spalle, come troppe volte è stato fatto negli anni passati. In una molteplicità di dimensioni, ciò che oggi vince è l’individualità, l’Io non connesso, ma che allo stesso è in grado di connettersi solo in rete.
Gli specialisti del colore osservano la società, raccolgono dati, li studiano e traducono tutto ciò in colore. Una nuance che è una storia che si vuole inviare in giro per il mondo. Quando si indossano delle tinte, come quando si indossano degli abiti, si comunica, si abbracciano nuove forme, dimensioni e linguaggi visivi. E così il peach fuzz diventa sinonimo di condivisione e collettività, un grido di tutto quello che non può essere espresso a parole. Una sfumatura che dona equilibrio, avvolge, arricchisce il pensiero, il corpo e l'anima. In altre parole, il peach fuzz è il colore dell’empatia. E in una situazione di conflitti e disarmonie, l’esplorazione dell’altro è la risposta.
“Se potrò impedire a un cuore di spezzarsi, non avrò vissuto invano. Se allevierò il dolore di una vita o guarirò una pena, o aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido, non avrò vissuto invano”, scriveva Emily Dickinson.