“Il mercato degli orologi non è mai stato così forte”, parola di Aurel Bacs, Senior Consultant della casa d’asta Phillips. Non stentiamo a credere alle sue parole visto che l’asta di Racing Pulse di sabato scorso tenuta da Phillips in Association with Bacs & Russo ha raggiunto un totale di ben 23 milioni di euro.
I due orologi di punta dell’asta sono stati il Rolex Daytona di Paul Newman e l’Heuer Monaco di Steve McQueen, due pietre miliari dell’orologeria.
Rolex Daytona Paul Newman
Sul gradino più alto del podio si è piazzato il Rolex Cosmograph Daytona Ref.6263 appartenuto all’attore di Hollywood, spuntando un prezzo d’asta di ben 4,5 milioni di euro, quasi cinque milioni e mezzo di dollari. Risalente agli anni 80, l’orologio gli era stato regalato dalla moglie Joanne Woodward, proprio come l’altro Cosmograph Daytona Ref.6239 che nel 2017, sempre tramite la stessa casa d’aste, realizzò la cifra record di quasi 18 milioni di dollari.
Una chicca di questo orologio è l’incisione “Drive Slowly Joanne” sul fondello, che lo caratterizza ancor più, sottolineando il rapporto speciale della coppia e la grande tolleranza della moglie per la passione di Newman per le corse.
L’orologio fu donato dall’attore a Clea, la propria figlia più piccola, poco prima che venisse a mancare nel settembre di 12 anni fa, e il ricavato dell’asta verrà devoluto completamente in beneficenza.
Parlando di un altro attore, l’iconico Steve McQueen, non si può non pensare all’Heuer Monaco che ha fatto diventare celebre in tutto il mondo per averlo indossato durante le riprese del film Le Mans, uscito al cinema nel 1971. L’orologio, finite le riprese, venne regalato da McQueen ad Haig Alltounian, suo meccanico personale, con la dedica “To Haig Le Mans 1970”. Venduto dallo stesso Haig lo scorso 12 dicembre, è diventato l'orologio Heuer più caro mai venduto, con un prezzo di 1,8 milioni di euro.
Heuer Monaco Steve McQueen
Insomma, nonostante la crisi dettata dalla pandemia globale il mercato degli orologi di lusso galoppa come se nulla fosse e la conferma arriva, come scrivevamo in apertura, anche da Aurel Bacs che, a margine dell’asta, ha dichiarato che «Il mercato degli orologi non è mai stato così forte. Lo ha dimostrato l'enorme entusiasmo che ha raccolto quest'asta, con collezionisti provenienti da 60 paesi che si sono registrati per entrare in lizza e acquistare questi pezzi eccezionali. Con le innovazioni digitali che Phillips ha apportato negli ultimi mesi, il mondo delle aste si è trasformato. Siamo stati in grado di metterci in contatto con chi era collegato via telefono o online da tutto il mondo. Nonostante tutta l'incertezza del 2020, l'importante domanda internazionale ha consegnato a Philips Watches l'anno di maggior successo di sempre, con un totale di oltre 133 milioni di dollari”.