Sebastian Vettel ha detto addio al ciuffo biondo e folto (si vociferava fosse un riporto) con cui eravamo abituati a vederlo fino all’ultimo Gp con la Ferrari, ad Abu Dhabi. Già allora la stempiatura era ben visibile, ma nessuno avrebbe mai creduto che il pilota tedesco volesse accentuarla a tal punto. Il nuovo taglio da marines trapelato dai video che lo ritraggono nelle fasi della prova sedile dello scorso mercoledì, al quartier generale dell’Aston Martin, lo ha reso quasi irriconoscibile. Sì, perché, nonostante quello che si potrebbe credere, non è stato lo stress degli anni in Ferrari a fargli perdere i capelli. Vettel ha, infatti, deciso di suo pugno di dare un taglio netto - è il caso di dirlo - alla sua immagine, in vista della nuova avventura che lo attende, accaparrandosi per ora il titolo di pilota con l’hairstyle più improbabile del 2021 (insidiato da vicino dalla capigliatura afro di Hamilton). Va bene abbracciare i cambiamenti, ma Vettel avrebbe potuto almeno rivolgersi al suo barbiere di fiducia, perché più che un marines, con quella peluria sulla fronte a noi ricorda un frate francescano.
Ma il primo sentore di crisi di mezza età dei capelli di Vettel si era già manifestato nel 2018, anno in cui il pilota ha preso la drastica decisione di iniziare a sfoltire le sua chioma, orientandosi verso un undercut decisamente coatto (da leggere in romanesco). Un undercoatto, praticamente. A detta del web il taglio da tamarro custodiva invece dei benefici aerodinamici, che avrebbero quindi facilitato la sua corsa sulla pista. Alcuni si sono divertiti a disegnare il logo della Marlboro sulle tempie di Vettel, altri ancora l’hanno paragonato ai personaggi più disparati, da Forrest Gump a Kim Jong Un. Non c’è tregua per il pilota, che in tutta risposta ha sostenuto di essere uno sportivo a tempo pieno e di non curarsi assolutamente del suo look, con una frecciatina chiaramente rivolta a Lewis Hamilton… Ma sotto sotto, alla fine gli ha copiato l’hairstyle.
Prima di fare certe affermazioni, caro il nostro Vettel, non dimenticarti del ciuffo biondo platino che hai sfoggiato per tutto il 2013: dire che era appariscente è un eufemismo. E forse è stata proprio l’acqua ossigenata a dare il colpo di grazia ai capelli del tedesco, che pur non ammettendolo e mantenendo un profilo basso, ha sempre messo in atto delle strategie per far parlare di lui anche fuori dalle piste. Prima dell’attuale rasatura gotico-medioevale, ad esempio, ci sono stati per circa tutto il 2019 i baffi alla Sper Mario, su cui non si sono risparmiati i giornalisti e nemmeno i suoi rivali in Formula 1. I media manager di Mercedes infatti hanno prontamente canzonato il look del pilota, rispondendo così su Twitter a un post di Ferrari: “Ragazzi, sembra che per errore abbiate usato una foto di Nigel Mansell invece di quella di Vettel”.
E la scuderia di Maranello non si è fatta attendere, affermando in risposta che “i baffi migliorano le prestazioni”. Un commento che ha dato il via a una baraonda sui social, perché in effetti Vettel con i baffi assomigliava proprio a un attore porno anni 70. Perfino un giornalista, fuori dal circuito australiano in cui Vettel era arrivato al terzo posto, ha ironizzato sul fatto che sua moglie credeva che i suoi baffi fossero colpevoli del risultato. Ma il tedesco non è stato al gioco e ha risposto con un sorriso di circostanza, smentendo il giornalista con un fare abbastanza scocciato. Forse è vero che gli sportivi non hanno tempo per questo tipo di discorsi ed è proprio per questo che farebbero meglio a non tagliarsi da soli i capelli.