Con una definizione calzante oggi Dagospia chiama "duello infinito" il polverone mediatico sollevato dalla notizia secondo cui Elisabetta Gregoraci potrebbe essere trascinata in tribunale da LaPresse, sua ex agenzia, per mancati pagamenti nel corso degli ultimi tre anni. Motivazione che avrebbe portato l'agenzia a passare a vie legali poiché - sempre secondo quanto riportato da Dagospia - l'ex moglie di Flavio Briatore non avrebbe pagato alcuna fattura al gruppo nel corso dei tre anni.
Nelle ore seguenti la show girl ha presentato al sito una smentita in cui si legge: "Caro D’Agostino, quanto da te pubblicato sui miei rapporti con la Presse contiene notizie non vere e gravemente lesive della mia immagine. In primo luogo il mio rapporto professionale con LaPresse si è esaurito formalmente fin dal settembre 2019. Successivamente vi è stata esclusivamente una ulteriore collaborazione relativa alla mia partecipazione al GF Vip 2020 che non è mai stata oggetto di contestazione di sorta. Ciò nonostante La Presse pretende ora arbitrariamente il pagamento di somme che non le sono dovute. I miei legali sono da tempo in contatto con i legali de La Presse al fine di individuare una soluzione condivisa che ponga fine ad ogni reciproca contestazione e ti segnalo che questa era stata recentemente concordata tra i legali e si aspettava soltanto la firma delle parti. Ti informo infine che qualche settimana fa il dr Durante ha voluto incontrarmi per chiedermi di tornare con la sua agenzia, richiesta che ho cortesemente ma fermamente rifiutato. Dunque, come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre .... E’ chiaro che a fronte di affermazioni gravemente denigratorie nei miei confronti mi riservo di valutare qualsiasi misura e rimedio a tutela della mia immagine e del mio nome".
Questione conclusa? Assolutamente no. Anche Marco Durante, presidente "La Presse", ha voluto far sentire la sua voce, pubblicando sempre su Dagospia una lettera di risposta alla Gregoraci: "Gentile sig. ra Gregoraci, il flash pubblicato sul sito riporta notizie che potranno senza ombra di dubbio essere dimostrate nelle giusta sede giudiziale; nei fatti quanto da LaPresse eseguito in virtù degli accordi negoziali vigenti tra le parti fino alla chiusura degli stessi, successivamente alla partecipazione al GFVIP, ci risulta essere sorretto da prove documentali e testimoniali. Così come non risulta sia stato effettuato alcun pagamento, anche di quanto asseritamente da Lei riconosciuto. L'accordo che era stato raggiunto era sorretto dal solo spirito di collaborazione e sacrificio che ha sempre contraddistinto i servizi prestati da LaPresse, che non ha mai lesinato in supporto, accollandosi spese mai previste: a questo proposito risulta proprio che lei da ultimo non voglia riconoscere spese anticipate da LaPresse ma che le sono state pagate direttamente: LaPresse solamente chiede da ultimo di includere in un accordo decisamente sfavorevole, i soldi, spesi per consentirle di partecipare ad una trasmissione senza che lei dovesse preoccuparsi di nulla (transfer da Montecarlo, albergo, pasti, hairstylist, persino il tampone). Infine, l'incontro da lei citato risulta essere stato da lei richiesto per chiarimenti sulle rispettive posizioni. Questo per quanto riguarda la posizione di LaPresse. Come detto i processi si fanno nei tribunali, dove le parti potranno far valere le loro ragioni. E LaPresse proprio in quella sede potrà trovare la giusta soddisfazione. Noi pubblichiamo dei fatti che per legge sono da considerarsi diffamatori solo se non corrispondono a verità, pertinenza e continenza".
Al momento non è arrivata una ulteriore smentita da parte della show girl, che continua comunque a negare le accuse del gruppo.