“Dal 2005 vado in onda ininterrottamente, ho sospeso solo per un anno. Ci sono momenti in cui non sai cosa dire, ma quando si accende quella lucina lì… Sei emozionato, ma qualcosa da dire la trovi sempre perché è anche questo fare la radio”. Questo è Fabio De Vivo. Classe 1982, napoletano, bello come un dio, pure gentile. Fabio fa la radio dal 2005, il che significa che ha avuto tutto il tempo di cambiare idea, anche più volte. E invece quella storia lì, col microfono e la luce rossa con scritto On Air, in onda, l’ha stregato e tenuto con sé, regalandogli l’equilibrio dietro il quale corriamo tutti. Il resto, dopo. Ora Fabio racconta le sue giornate su R101 assieme a Lucilla Agosti, si vogliono bene come fossero fratelli. E va in moto, ogni volta che può, soprattutto se si tratta di fuoristrada, motivo per cui l’abbiamo intervistato per Night Ride Out, il nostro Fuorisalone della Moto da South Garage a Milano. Lui ha ritmo, scherza e racconta una storia, la sua, con la serenità di uno felice del proprio mestiere: “Adoro, amo e non riuscirei mai a lasciare la radio”, dice subito. "Anche con ingaggi molto più alti non riuscirei ad avere la mia quotidianità, e quello mi spezza. Ho bisogno di questa catena di montaggio. E la radio è l’unica che te la sa dare, neanche la TV ci riesce”.
In TV però, lui che vive bene tra natura, arrampicate e trekking, ci farebbe volentieri uno show sulla montagna: “Oggi mi piacerebbe molto fare qualcosa in TV che possa essere legato alle mie passioni. Oltre alla moto arrampico in montagna, quindi mi dico quanto sarebbe bello fare un programma così, parlando della natura”.
Fabio fa la radio dal lunedì al venerdì, si dice un privilegiato: “Chi fa il weekend, spesso non per scelta, se la gode di meno. Sabato sei freddo e lunedì che hai preso il ritmo hai già finito. Quando sei in radio non hai la sensazione di ascoltare milioni di persone, o che magari ti guardano attraverso la TV”. Gli piace, gli piace davvero. E racconta che anche lui, con le ragazze, ha usato tante volte quel mezzo misterioso e potente capace di arrivare ovunque: “Ho sfruttato il mezzo, l’abbiamo fatto tutti… Ben venga!”.
Delle moto, alla fine, riusciamo a parlare: “Tante volte mi trovo ad andare in moto con persone che vanno veramente forte, quindi mi sembra di star fermo. So di andare veloce perché sono del parere che una volta che provi una cosa, pur con prudenza ti devi buttare, se no è inutile. Io non lo faccio per i social, voglio divertirmi. Se poi si riescono anche creare contenuti da buttare online ben venga. Ma soprattutto lo faccio per quelle persone che nella moto vedono qualcosa di estremamente lontano: non è vero. Io sono innamorato del fuoristrada”.
L’intervista finisce tra le risate, con due gocce di Valpolicella dietro al collo: lui dice che portano bene.