Per la serie “cosa bisogna fare per campare”: prendi un gruppo di creativi, chiudili in una stanza e obbligali a partorire un’idea brillante, anzi brillantissima, in vista di San Valentino. “Ce l’ho!” deve aver urlato qualcuno: “e se spedissimo delle lettere d’amore nello spazio? Così de botto!”. “GENIO” deve aver risposto qualcun altro, dando il proprio ok al progetto Cosmic Love di Adottaunragazzo. In pratica, fino al 1 marzo, sarà possibile scrivere una lettera d'amore su AdottaUnRagazzo.it, senza bisogno di iscriversi sulla piattaforma. Le mille lettere più belle - secondo una giuria composta da non si sa chi - saranno inviate nello spazio a bordo del razzo Falcon 9 di SpaceX, con partenza, il prossimo novembre, dalla base di Cape Canaveral. Le lettere selezionate saranno scritte a mano dall'autore su una carta pergamena che gli sarà spedita all’interno di un kit e torneranno, infine, sulla Terra, dopo 6 mesi in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il plico che le contiene atterrerà nell'Oceano Atlantico, a bordo della capsula Dragon, prima che le lettere siano recapitate ai rispettivi destinatari. Adottaunragazzo ci tiene a far sapere che: “Ogni lettera sarà esposta all'ambiente spaziale, il che non garantisce lo stato in cui arriverà al ritorno. Le lettere potrebbero ricevere radiazioni ionizzanti dal sole e l'inchiostro o la carta potrebbero cambiare leggermente colore” e noi ci domandiamo: perché? Perché dovremmo voler inviare le nostre lettere di San Valentino nello spazio, facendole arrivare a maggio 2022, forse distrutte e - nonostante quanto si affermi nel comunicato - aumentando, inevitabilmente, pur se in percentuale minima, il consumo di carburante del Falcon X?
Ma non erano meglio dei cioccolatini?
Insomma, forse durante quel brainstorming qualcuno avrebbe dovuto alzare la mano e sollevare qualche interrogativo. Primo fra tutti: ma non passa un po’ troppo tempo tra l’invio della lettera e il momento in cui sarà recapitata? Vi immaginate se l’anno prossimo, malauguratamente, dopo l’atterraggio, dovesse arrivare nelle mani di quello che ormai sarà un ex fidanzato/a e che, magari, nel frattempo si sarà pure trovato qualcun altro? Il lancio spaziale dell’amore si trasformerebbe in una guerra interstellare. Secondo interrogativo: siamo sicuri sia il caso di sottolineare come l’invio delle lettere a bordo del razzo non aggiunga alcun costo supplementare in termini di CO2, per il solo motivo che il Falcon 9 sia un razzo per la ricerca aerospaziale? Il comunicato stampa dice, in pratica: con o senza le lettere d’amore, sarebbe decollato comunque. La realtà dei fatti esula, però, dalle rassicurazioni del team della piattaforma d’incontri: il razzo di Elon Musk, che negli ultimi dieci anni è stato lanciato 89 volte, brucia circa 112.000 litri di kerosene ogni volta che viene lanciato, che equivalgono esattamente a 270.000 kg di CO2. È evidente che l’aumento di peso procurato da un imballaggio del peso di 500 grammi (come viene affermato nel comunicato), non impatterà in maniera significativa su questo consumo, ma è altrettanto vero che mandare un pacco nello spazio completamente A CASO non è di certo l’emblema della sostenibilità, in tempi di Ministero della Transizione Ecologica. Curioso e contraddittorio in perfetto stile Elon Musk, che con Tesla punta ad un mondo meno inquinato. Ma quante Tesla ci vogliono per compensare a un lancio di SpaceX? Allen Ginsberg diceva “il peso del mondo è amore”, Elon Musk invece, con la sua trovata di San Valentino, risponde che l’amore si pesa in CO2. Terzo e ultimo interrogativo: ma se io sono già fidanzato/fidanzata, a che mi serve Adottaunragazzo? Ah già, le lettere saranno consegnate fra più di un anno. Quando arriveranno a destinazione, in effetti, sarà forse il momento di cercarsi un nuovo partner.