“Perché l’ho fatto? Perché mi sono rotta di essere solo un marchio di cosmetici. Voglio che Layla Cosmetics sia anche uno strumento per informare e informarsi, senza alcuna ipocrisia”. A parlare è Babila Spagnolo, Ceo e Art Director di Layla Cosmetics, brand famoso, fino ad ora, soprattutto per i suoi smalti, ma che sta facendo sempre più parlare di sé, tanto per i suoi prodotti, quanto per il suo modo di comunicare così “disruptive”. Date un’occhiata ai suoi account social, infatti, e vi accorgerete di come Layla abbia saputo dare forma a due canali (Facebook e Instagram) in grado di toccare ormai, attraverso ospiti e rubriche, gli interessi delle proprie clienti a trecentosessanta gradi. Ed è così che, dopo il coinvolgimento di Fedez, una serie di appuntamenti in diretta su @laylacosmetics stanno vedendo come protagonista il nostro amico Rocco Siffredi, calatosi nei panni di Dr. Rocco per parlare, proprio con Babila e con le follower dei canali di Layla, di - guarda un po’ - sessualità. Ma perché Layla Cosmetics ha deciso di parlare di sesso e soprattutto di farlo con un testimonial come Siffredi? L’abbiamo chiesto direttamente a Babila.
Babila, innanzitutto, spiegaci in cosa consiste questo progetto che vede la partecipazione di Rocco Siffredi nelle vesti di Dr. Rocco, sui vostri canali social. Perché Rocco si rivolge alle follower di un brand come Layla Cosmetics?
Partiamo dall’anno scorso, quando Rocco si è avvicinato all’universo del make up grazie a noi. Ho avuto l’idea di formulare il mascara “The Longer The Better” quando non eravamo ancora forti sui social, e l’idea di Rocco ci ha divertite. Lui ha accettato subito, ci sono state storie, post e dirette Instagram che hanno fatto conoscere Rocco non solo come pornoattore ma anche come persona. Le follower l’hanno adorato e lui si è divertito così tanto che ci ha chiesto di continuare a collaborare. In questo modo abbiamo ideato una sorta di “corso di formazione” sulla sessualità, in primis femminile. Non abbiamo paura di parlare di sesso, anche in modo“drastico”, ma vogliamo cercare di farlo sempre con professionalità. Dopo la diretta, per la quale ero molto spaventata, mi sono complimentata con lui come donna: nessuno ci avrebbe detto le stesse cose con la stessa cura che ha avuto lui, mi ha ripagata di tutte le paure che avevo.
In passato, Rocco è stato al centro di alcune polemiche per il carattere molto spinto di alcune scene da lui interpretate. Il sesso che propone nei suoi video è sempre molto "strong", come ama dire lui, c'è sempre una forte componente di dominazione, da parte sua, nei confronti delle sue partner di scena. Nelle diretta con Layla Cosmetics, invece, assume tratti quasi paterni. Come spieghi questo dualismo?
Lui spiega le cose con amore, spinge le donne ad aprirsi fin dove vogliono, con una normalità fuori dal comune. Che Rocco proponga una certa visione del sesso nei film è un altro discorso. Non tutte le donne vogliono essere chiamate “amore” ed essere inclusivi significa accettare tutti i tratti del sesso. “Rocco uomo” non è “Rocco pornoattore”. Se avessi chiesto la partecipazione di una sessuologa avrebbe avuto un approccio più medico: io non volevo parlare di sessuologia, ma di sesso. Diciamolo, noi donne ci divertiamo a metterci le cose carine nei momenti intimi, i babydoll e quant’altro, ma molte di noi si vergognano a mostrarsi. Nel momento in cui una donna sente l’opinione rassicurante di un uomo esperto di sesso, in questo caso Rocco, molte delle sue insicurezze e paure possono essere dissipate. Si crea così un clima di solidarietà, una vera e propria comunità di donne senza vergogna che si confrontano attraverso di lui, riguardo a una tematica importante della nostra vita. Ma non riguarderà solo le donne, ci saranno anche puntate sugli uomini. A Rocco, ad esempio, piacerebbe molto discutere anche della sessualità dei disabili.
Quest’iniziativa si sposa perfettamente con l’idea di inclusività di oggi. Tratterete anche tematiche che riguardano individui transessuali e genderfluid?
Sì, ma sempre nell’ottica “formativa”. Non ha senso riconoscere i generi se poi non se ne parla anche a livello pratico, la sessualità riguarda tutti. La cosa fondamentale è che anche in questa iniziativa possa testimoniare il posizionamento del nostro brand: se i nostri prodotti fossero cheap, non avrei il coraggio di metterci la faccia e di spingere su questo tipo di comunicazione disruptive. Bisogna creare fiducia attraverso il valore. Ad esempio, credo che il nostro mascara The Longer The Better sia veramente il prodotto del secolo. Grazie a Rocco, affiancato ad un mascara eccellente, non abbiamo mai ricevuto giudizi negativi. Oltre a ciò, ovviamente c’è molta curiosità generale nei confronti della nuova rubrica.
Nella prima diretta, quella sul sesso orale, è emerso un dettaglio molto interessante: tu non guardi film porno perché ti imbarazzano! La scelta di Rocco, come testimonial, sembra ancora più curiosa…
I film porno per me hanno il valore di un sex toy, sono utili solo per riaccendere la fiammella (ride). Pur non guardandoli, riconosco il valore di una figura di spicco come Rocco Siffredi, conosciuto da tutto il pubblico, maschile e femminile. Rocco è veritiero, si rivolge a noi con toni umani, ha sperimentato tutto quello che dice.
La rubrica con Rocco potrebbe essere il preludio al lancio di una linea di cosmetici anche per il benessere sessuale femminile?
No, non è nei nostri piani. Sono due metodi di comunicazione paralleli, non parlo di sesso perché voglio vendere una gamma di prodotti per il sesso. Però, dietro al prodotto cosmetico ci deve essere un’esperienza ampia. Per questo è importante che sul nostro canale Instagram ci siano tutorial di trucco alternati ad altre tematiche più variegate, in modo da costruire il brand in maniera poliedrica e far informare le persone.
Durante la diretta, la maggior parte delle domande era rivolta al piacere maschile o a come possa una donna piacere di più al proprio partner. Perché, ancora oggi, con tutta la libertà che c’è, le donne fanno così fatica a soffermarsi sul loro piacere personale?
Libertà? Mica tanta. Tutto è ancora molto sfuocato. Prendi il sesso orale, ad esempio: molte donne “se proprio devono farlo” lo fanno per soddisfare l’uomo e non per un godimento personale. Abbiamo sempre paura di non essere brave abbastanza e di non piacere agli altri, e di conseguenza abbiamo bisogno di qualcuno che ci dica che andiamo bene così come siamo. Stellina, la ragazza in diretta con Rocco, ci ha addirittura raccontato che si è slogata la mascella praticando del sesso orale. Uno come Rocco ti dice che non serve fare di più di quello che riesci, per sentirti accettata, ma che vai bene quando ti senti a tuo agio. Le donne hanno ancora bisogno di rassicurazione su tutto, non solo sul sesso, ma anche dal parrucchiere, quando fanno shopping ecc. Quindi chiedere è meglio, sapere è meglio. Il sapere è libertà, e io credo in questo tipo di comunicazione per far innamorare le persone del mio marchio.