Sulla crisi di governo attualmente in atto si è sentito praticamente ogni parere, salvo quello dell’ex senatore della Repubblica Antonio Razzi, pronto a dirsi certo che il destino di quest’esecutivo continuerà – “il governo non cadrà giovanotto, non ti preoccupare” – ma allo stesso tempo a sottolineare che lui è lontano anni luce da queste mosse politiche a fini “lucrativi”. Poi, si sa, allargare lo scenario è un attimo: quindi arriviamo anche alla sua antipatia per Nancy Pelosi, ai social che stanno andando troppo oltre il loro ruolo censurando Trump e a un suo rientro in politica che stavolta non nega: “Tornerei domani, ma nessuno mi vuole, temono la mia popolarità e mi credono divisivo, anche se non lo sono affatto”.
Poi ci ha lasciato per collegarsi con TeleLombardia.
Sta seguendo questa crisi di governo? Che ne pensa?
Non cadrà giovanotto, non ti preoccupare. Sennò devono andare pure loro a chiedere il reddito di cittadinanza. Assolutamente non cadrà: andranno avanti fino al 2023 tranquillamente, potrà cambiare qualche Ministero ma la baracca va avanti.
Quindi arriveranno questi famosi “responsabili” di cui si parla a mandare avanti l’esecutivo con la loro benedizione?
Sì, di sicuro… com’è anche che li chiamavano? I costruttori?
Sì, esatto…
Cosa dovranno poi mai costruire, autostrade, palazzi… chi lo sa…
Lei come si sarebbe comportato in uno scenario simile? Sarebbe stato tra i responsabili/costruttori pronti a sostenere la maggioranza?
Per quelli nominati, messi lì dalla segreteria di partito, ritengo vergognoso il fatto che vadano via solo a scopo lucrativo. Se invece si è scelti dai cittadini – come sono stato scelto io – allora si è liberi di andare dove si vuole. Ma siccome questi sono tutti nominati dalle segreterie di partito e non votati da nessuno, quelli che se ne vanno si devono vergognare.
Quindi lei avrebbe cercato di mandare avanti il governo?
Se io sono con il mio partito, faccio quello che fa il mio partito. Perché quanto tu sei nominato devi fare il gioco di squadre e non puntare a uscire fuori dalla squadra.
Che ne pensa personalmente di Matteo Renzi?
Devo dire che è uno in gamba, ma tutti questi tira e molla non mi piacciono. Non mi piace come si è comportato. Quando lui era premier si faceva rispettare anche in Europa, ed è di certo una persona presentabile; così come Conte: anche Conte è un “presentabile”.
Li ha capiti davvero i motivi di questa crisi?
I motivi sono alla luce del sole: perché vogliono sempre qualcosa in più. Vuol dire che sotto c’è qualcosa… come si dice… ‘piatto ricco mi ci ficco’…
A proposito di crisi, lei ha seguito i disordini di Capitol Hill?
È stato qualcosa di grave. Una nazione come L’America che insegna democrazia al mondo intero, stavolta sono loro a doversi vergognare, perché questa non è democrazia. Ma va detto che non è nemmeno democrazia bloccare al Presidente Donald Trump tutti i social… e perché mai… è arrivata la dittatura? Non va bene. Anche se io condanno la sua posizione, condanno il fatto che abbia detto cose che non doveva dire, condanno questo blocco.
I social network sono andati un po’ oltre quello che è il loro ruolo secondo lei?
Direi di sì. Oggi come oggi – lei lo sa meglio di me – con i social si può fare una guerra senza muoversi. Naturalmente sono rimasti spaventati da questa irruenza di Trump, però la democrazia è la democrazia: significa lasciare libertà, libertà anche di scrivere cavolate su Twitter, poi è la gente che le vede. I social possono intervenire ma non bloccare. Tu puoi dire: “Wè, giovanotto, che stai scrivendo!?”, ma non puoi bloccare un presidente ancora in carica fino al 20 gennaio. Io non so come mai sia successa una cosa del genere, ma tante volte anche nei Paesi che insegnano la democrazia, succedono cose non democratiche. Ma influisce anche il veleno di Nancy Pelosi contro Trump, che lei non riesce proprio a digerire e questo non va bene, perché sta cercando di farlo fuori in ogni modo, chiedendo l’impeachment per fare in modo che non si possa più presentare in politica. È odioso che una presidente della Camera americana, che contribuisce alla democrazia nel mondo, faccia tutto questo contro un presidente.
Per lei Nancy Pelosi sta portando avanti una battaglia più personale che politica contro Trump?
Esattamente. In questo modo lei sta creando una sorta di guerra civile, ed è lei che dovrebbe trovarsi sotto accusa, non Trump per come la vedo io. Perché sta aizzando la gente… i milioni di voti che ha preso Trump sono voti dei cittadini
Ora dove va, mi diceva che deve andare in televisione?
Sì, ma in realtà mi collego, con Telelombardia.
Per il resto che sta facendo in questo periodo? La vedo sempre molto attivo sui social…
E io sì, su TikTok mi diverto molto, anche perché non è che si possa fare molto in questo periodo. Almeno così faccio divertire i ragazzi che mi seguono… faccio sempre 5-6 milioni di visualizzazioni…
Molte sono anche le mie…
Ci sei pure tu? Bene…
Ma in politica è sempre convinto di non volerci tornare?
Guarda, io tornerei domani stesso, perché ho tante missioni, specialmente con i Paesi dove c’è la dittatura e vorrei cercare di intervenire per ammorbidire queste situazioni di dittatura. Ma purtroppo nessuno mi vuole, perché tutti i leader politici hanno paura della mia popolarità, e hanno paura che io vada nel loro partito o movimento per andarli a dividere. Ma io non ho nessuna intenzione di distruggere partiti, io non lo farei mai. Come dicevo, sono sempre stato fedele e fiducioso, e non ho mai remato contro il mio partito, anzi…