«Ma quale cacciata dal tavolo perché donna, questa è tutta una bufala per avere più follower». Non ha dubbi Sandro Giacobbe, storico appartenente della Nazionale italiana Cantanti e da sempre nell’organizzazione degli eventi di raccolta fondi per la ricerca con le Partite del Cuore. Uno sfogo, che si riferisce alla denuncia di Aurora Leone, attrice comica dei The Jackal - supportata dal collega Ciro Priello -, che ha raccontato di essere stata allontanata dal tavolo in cui ieri era in corso la cena precedente al match in quanto donna. Nel frattempo Gianluca Pecchini, il dirigente della Nazionale cantanti che avrebbe pronunciato le frasi sessiste, ha deciso di dimettersi in attesa di chiarimenti. Ma Giacobbe, che abbiamo raggiunto telefonicamente, ci ha spiegato perché da parte degli organizzatori dell'evento sono sicuri che sia tutta una montatura.
Sandro, qual è la posizione dell’organizzazione di cui fai parte dopo queste accuse?
Uscirà a breve un comunicato in cui facciamo fronte alle nostre responsabilità, ma la maggior parte delle notizie che sono state riportate non hanno nessun fondamento. Ci difenderemo rispetto a una grande offesa che ci viene fatta dopo 40 anni di impegno sociale.
Però Aurora e Ciro dicono che quelle frasi sono state dette.
No, qui c’è solo la volontà di far nascere un caso.
Quindi smentisci che Aurora sia stata allontanata dal tavolo in quanto donna e che le sia stato detto “da quando in qua le donne giocano a calcio?”
Assolutamente! L’unica cosa certa è che questa persona (Aurora), con il suo amico (Ciro) sono stati fatti arrivare il giorno prima perché distanti (venivano da Napoli) e quindi per alleggerire la trasferta. Loro tra l’altro giocavano nella squadra della Ricerca, però si sono seduti al tavolo della Nazionale cantanti, per cui gentilmente gli è stato fatto notare che quel tavolo non era il loro e sono stati fatti accomodare all’altro tavolo. Si sono seduti e hanno mangiato. Poi, probabilmente in quella situazione qualcuno ha pensato di cavalcare l’onda per far scoppiare un po’ di rumore mediatico.
Eppure, dicono di aver avuto un diverbio con Gianluca Pecchini, il dirigente della Nazionale cantanti, che li avrebbe apostrofati con quelle frasi.
No, a un certo punto dopo la cena hanno cominciato a dire che non era giusto essere trattati così e qualcuno avrà risposto per le rime. Forse ci sarà stato uno scontro verbale e hanno deciso di andarsene. Però è tutto strumentale.
Vi hanno accusato di sessismo.
Ma dai, siamo stati i primi a far giocare le donne con noi, abbiamo affrontato formazioni femminili, portato chiunque a giocare e ci dicono che siamo sessisti e razzisti? È una bufala tremenda.
Come ti spieghi quel che è accaduto?
Oggi basta una parola sbagliata e con i social ti trovi improvvisamente a essere un delinquente o un assassino, razzista, omofobo e sessista. Per quanto ci riguarda è una situazione irreale.
Cosa ti senti di dire ad Aurora e Ciro, che vi hanno accusato?
Adesso loro hanno la forza dei follower e stanno facendo un gran tam tam, ma noi abbiamo la nostra storia, con tutte le persone che hanno partecipato, con tutte le donazioni e le persone che abbiamo aiutato. È solo una polemica che finirà presto, ma sono certo che farà qualche ferito soprattutto fra chi l’ha provocata.
Speriamo serva almeno a portare più fondi per la ricerca.
Stiamo cercando di capire, perché stasera doveva essere la festa dei nostri 40 anni e dei 100 milioni di euro donati in tutto questo tempo e davvero non ci voleva. Io come artista, calciatore e appartenente a questa associazione mi sento davvero offeso. Per una stupidaggine non si può far scoppiare un caso del genere.