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Briatore snobba le pizzerie: per il suo locale a Roma serve un nome "meno italiano"

  • di Redazione MOW Redazione MOW

15 dicembre 2021

L'imprenditore aprirà a gennaio il 'Crazy Pizza', locale che ha già avuto un gran successo già a Porto Cervo. Una maniera raffinata di servire la pizza visto che, come affermato dallo stesso Briatore, il servizio è sempre molto semplice. L'obiettivo è quello di rilanciare la Capitale e, insieme alla prossima apertura del Twiga, verrà fatto un investimento di circa 4 milioni di euro

di Redazione MOW Redazione MOW

Flavio Briatore non si ferma più e si lancia in un nuovo business, anzi in un’attività che va avanti da secoli ma che, come detto da lui, verrà rivoluzionata. Aprirà infatti a gennaio il suo secondo locale “Crazy Pizza” e lo posizionerà nella centralissima Via Veneto a Roma. L’obiettivo dell’imprenditore è semplice, nobilitare quella che secondo lui è un’arte secolare venduta in maniera… cheap: “Non è una pizzeria, ma un brand con il quale far tornare la Dolce Vita nella Capitale – ha detto a La Repubblica – La pizza viene vista come uno street product servito in maniera approssimativa, ci sono troppi Pizza Antonio, Pizza Giuseppe, roba che non ti invoglia a rimanere nel locale. Noi creiamo intorno un ambiente diverso, creiamo un brand”. Flavio Briatore, aveva deciso di non investire più in Italia, ma il successo dello stesso locale a Porto Cervo lo ha portato a estendere la sua catena: “Anche se non è un paese accogliente per chi vuol fare impresa se si ha un’idea visionaria e potentissima come questa non ci sono problemi” ha continuato.

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La scelta di Roma poi non è stata casuale. Crazy Pizza, secondo l’ex boss della Renault rilancerà lo sviluppo di tutta la città: “Stanno aprendo numerosi grandi Hotel, con noi ci sarà anche il Nobu di De Niro – ha aggiunto – I brand, i posti nuovi questo farà tornare la voglia di vivere la città. Creerà business, vita, posti di lavoro. Risveglieremo la Capitale”. Ed è proprio sul personale che Flavio Briatore ha già le idee chiare: “Non sta scritto da nessuna parte che i pizzaioli debbano essere per forza napoletani – ha sottolineato – Presto faremo un open day per i ragazzi tra i 22 e i 35 anni, prenderemo circa 40 persone che verranno pagate in media sui 2000 euro al mese”. Insomma Flavio Briator sembra essere tornato a bomba, se il Crazy Pizza verrà inaugurato a gennaio, nel mese di maggio aprirà anche il Twiga sulla terrazza dell’hotel Bernini: “Per i due locali pensiamo di superare un investimento di 4 milioni, ma contiamo di arrivare a 6 milioni di fatturato col Twiga e 2.5 col Crazy Pizza. I prezzi non li abbiamo ancora stabiliti ma di certo non occorrerà svaligiare una banca. A Riad e Monaco una margherita costa 14 euro”.

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