Caso Grillo, parla per la prima volta uno dei ragazzi che sono indagati assieme a Ciro, il figlio di Beppe. L’audio è stato trasmesso in parte da Non è l’Arena su La7: MOW ha ascoltato la versione non tagliata e non modificata. Il nome del giovane sentito, assieme a quello degli altri due oltre a Ciro Grillo, è stato fatto dalla Verità: si tratterebbe di Vittorio Lauria, che al quotidiano diretto da Maurizio Belpietro ha confermato di aver proferito quelle parole.
Nella parte trasmessa in tv si sente il ragazzo rispondere alla domanda "come stai?", con un "bene, è un po’ dura. Speriamo che si risolva".
Cosa c’è nel video di quella notte?
"Io non ce l’ho più [a margine, nella parte non trasmessa, specifica che era in uno dei loro telefoni sequestrati e non restituiti dagli inquirenti]. Si vede comunque che la ragazza sta, uno, benissimo e, due, che comunque noi non costringiamo niente".
Si dice che gli indagati l’avrebbero costretta a bere vodka.
"Costretta, esattamente, ma invece è proprio lei che l’ha presa, da sola e per sfida, come noi comunque abbiamo detto ai pm, perché è stato proprio così. Per sfida lei l’ha bevuta tutta, 'gocciandola', ma non era tanta, era un quarto di vodka, non lo so adesso. Però comunque proprio lei da sola perché noi non riuscivamo a berla e lei per sfida ha detto 'dai che ce la faccio' e se l’è bevuta. E poi è andata a dire che io l’ho presa per la gola, ho fatto…".
Il giovane conferma che tutti e quattro gli indagati hanno avuto un rapporto sessuale con la ragazza. Perché, però, allora lei avrebbe dato una versione diversa?
"Si è pentita, perché poi ci sono anche messaggi suoi dove dice che ha sbagliato un’altra volta, che ha fatto un’altra cazzata […] Con delle sue amiche, non lo so io".
Ma dopo il fatto ci sono stati altri incontri?
"No, noi non l’abbiamo più vista proprio. […] Lei ha fatto le sue cose, proprio anche il giorno dopo e dopo una cosa che lei ha descritto in tal modo non penso sia così semplice andare in spiaggia, andare a far kite, andare a fare un’altra serata in discoteca".
Il giovane prosegue sostenendo che lui e gli altri ragazzi coinvolti sarebbero stati interrogati soltanto un mese dopo la denuncia del 2019 e che sarebbero stati reinterrogati "tre settimane fa", su richiesta degli indagati ("quando hanno chiuso le indagini", un paio di mesi fa), perché sarebbero state scritte delle cose sbagliate o comunque diverse:
"Un tabacchino dove eravamo andati a prendere le sigarette, che lei aveva detto che non c’era, invece poi abbiamo trovato una foto che lei era in macchina con noi, che siamo andati a prendere le sigarette in un posto vicino a un locale […] Mi ricordo che lei aveva detto di non essere venuta e invece c’era una foto che era là con noi".
Indagini chiuse prima o dopo l’arrivo di Draghi al Governo?
"Secondo me dopo".
Ossia dopo che non c’era più come Ministro della Giustizia il 5 Stelle Bonafede. Che dire del discusso video di Beppe Grillo?
"Secondo me non… non andava fatto. Non se ne parlava più. E ora è ri-uscito tutto perché ha fatto ’sta roba qua. […] Perché se fossimo stati io e gli altri miei due amici non conosciuti non sarebbe successo niente".
Dall’audio originale si evince che quest’ultima frase è stata pronunciata in un momento diverso e alludeva al fatto che se nel gruppo non ci fosse stato il figlio di Grillo, quindi di una personalità nota, la ragazza non avrebbe deciso di fare denuncia. La frase è preceduta da un:
"è successo esclusivamente per quello".
Tornando al video di Grillo, perché lo ha fatto?
"Secondo me nel video lui voleva più specificare come siamo fatti noi, che siamo più dei coglioni, perché comunque delle cose bisognava dirle: che stavano anche sbagliando su cosa stavano indagando e tutto, di vedere un attimo bene come sono le cose descritte, perché comunque ha detto quello che è successo".
C’è qualcosa di non condivisibile in quello che ha detto?
"La cosa che ha detto Beppe nel video, la cosa degli otto giorni secondo me non ci stava dirlo. Io ho parlato e ho visto il video prima che lo pubblicasse. Dire una roba del genere comunque (davanti a poi chissà quanta gente ha visto ormai quel video lì) contro una donna non è giusto, perché non c’entra tanto quanto ha aspettato, ma la cosa è che l’ha fatto proprio senza senso".
Esiste ancora un rapporto d'amicizia con Ciro Grillo?
"Certo sì, da sempre. Eravamo all’Emiliani tutti".
Ci sono ancora rapporti con il figlio di Grillo?
"Certo, è proprio un amico di infanzia".
Si frequentano ancora?
Sì, sì sì. Solitamente ci vediamo, non tutti i giorni, ma tanto, ci vediamo".
E cosa dice del video che ha fatto il padre?
"Niente, perché dopo quello io non l’ho più sentito. Gli ho scritto ma lui non mi ha risposto".
Nell’audio originale completo l’interlocutore del ragazzo parla di "danno clamoroso" causato dal video di Beppe Grillo e il ragazzo conferma, "clamoroso".
"Una roba che vi va a deturpare l’immagine in maniera impressionante", sottolinea l’interlocutore: "Esattamente", replica il giovane.
"Più che altro parlano sempre senza avere la certezza di qualcosa, quindi noi è da due anni che siamo comunque indagati ma dove dicono tutt’altro di quello che è successo e poi a noi ci rovinano completamente, perché ogni cosa che viene detta a nostro nome comunque ricade su quello, che poi non è così, perché veniamo visti anche da un altro punto di vista sbagliato".
Quanto a ciò che è successo durante quella serata, per il ragazzo "è stata una cosa normalissima" e "si vede nel video. Infatti non capisco perché non basta quello".