A svelare il reale stato di salute di Silvio Berlusconi, a sorpresa, ci ha pensato il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano, il quale ha parlato di patologie «croniche» e «difficilmente reversibili» di natura «neurologica o psichiatrica». E lo ha fatto riportando la consulenza medica rivolta al tribunale e a tutti gli avvocati degli altri imputati esibita dalla difesa del numero uno di Forza Italia.
Sono ormai settimane, se non mesi, che si parla delle condizioni psico-fisiche di Silvio Berlusconi, dopo che addirittura si sparse la voce poi subito smentita di un suo decesso. Ma è proprio dai processi – in particolare il Ruby Ter che si è celebrato nell’aula della Fiera di Milano – che è arrivata la risposta più esaustiva, ma nello stesso tempo più inquietante. Condizioni di salute peggiorate dopo aver contratto il Covid, che appunto non gli permettono di partecipare alle udienze nei processi in cui è imputato. Dopo questa consulenza medica, ormai resa pubblica, però si capisce che l’ex Cavaliere non sta cercando di sfuggire alla giustizia, ma sta combattendo la sua sfida più difficile.
E infatti, è arrivata la scelta dei pm, in tutte le sedi dove si celebra il Ruby Ter, di chiedere ai vari tribunali lo stralcio della sua posizione, che permette agli altri imputati di andare avanti e all’ex premier di recuperare in un secondo momento quando il suo stato di salute sia migliorato.
Ma al di là dei processi, come si è chiesto anche il quotidiano Domani che ha riportato la notizia, “questi ragionamenti sembrano avere poco valore. Ciò che sembra importante da comprendere, a parte la reale criticità dello stato di salute fisica del Cavaliere, è la sua capacità di intendere e volere. Per sé stesso, per il futuro delle sue aziende, di quello del suo partito – parte della maggioranza al governo – e della sua eredità politica”.