Uno spettro si aggira per l’America: è quello di Donald Trump. L’ormai ex-presidente è tornato alla carica e, a quanto si apprende, starebbe preparando un suo nuovo personalissimo social network. Ennesima trovata pubblicitaria? Probabile, ma con Trump non si sa mai cosa ci si può aspettare.
Quello che invece tutti ci aspettavamo è che non avrebbe mollato la presa, restava solo da capire in che modo e quando avrebbe tentato di tornare sulla scena.
Ora che l’America respira un nuovo clima, quel clima di speranza che il neo-presidente Joe Biden sta diffondendo, dietro le quinte, ciò che è rimasto dell'ex amministrazione Trump non si dà per vinta. Dopo essere stato bandito da Facebook e da Twitter, l’ex-presidente starebbe pensando di creare una nuova piattaforma. A dare il lieto annuncio è stato il suo consigliere Jason Miller, intervistato a Fox News, alla quale ha dichiarato che, entro due o tre mesi, la piattaforma sarà pronta. Ma facciamo un passo indietro.
Come tutti ricordiamo, lo scorso 7 gennaio, Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, ha bannato il presidente Donald Trump dal proprio social network definendolo “pericoloso”. Il ban, da quanto aveva dichiarato Zuckemberg, sarebbe dovuto durare almeno fino alla fine della transizione di potere con il nuovo presidente, come effettivamente è stato.
Era quello un periodo, infatti, in cui le polemiche alimentate dallo stesso Trump (e dai suoi sostenitori) in merito a un presunto broglio elettorale che lo avrebbe sfavorito alle elezioni presidenziali avevano raggiunto il punto di massima tensione.
Polemiche infondate, chiaramente, ma abbastanza influenti da indurre alcuni sostenitori del presidente in uscita ad assalire il congresso; l’epispdio è presente nella memoria di tutti ed è passato alla storia come un esempio emblematico di dove può arrivare a spingersi l’essere umano quando non accetta la sconfitta.
Zuckerberg, in linea con la stampa liberal e i Dem, ha così definito Trump come “direttamente responsabile dell’assalto al congresso”, accusandolo di usare la piattaforma per incitare a insurrezione e violenza, impedendo all'ex presidente di continuare ad utilizzare Facebook e rendendo il ban, di fatto, permanente.
Una mossa che, inutile sottolinearlo, ha mandato su tutte le furie il tycoon e i suoi fan, pronti a giurare vendetta contro un "sistema" che farebbe di tutto per opporsi alla sua presenza sulla scena politica statunitense e contro il quale, l'unica mossa possibile sarebbe rappresentata da social network completamente indipendente, dove nessuno possa accusarlo di incitamento all’odio e, dunque, da cui nessuno possa bannarlo.
Il consigliere Jason Miller afferma che la piattaforma di Trump sarà “la più interessante dei social media” e “ridefinirà completamente il gioco”.
Miller non ha fornito dettagli sulla piattaforma, anche se un’idea ce la possiamo fare: Repubblicani, nostalgici trumpiani e cercatori di vendetta si uniranno per formare una potenza capace di sconfiggere Biden e riconsegnare all’America la dignità e l’onore che si merita. O forse nulla di tutto questo, ma è comunque divertente immaginarlo.
Dalle dichiarazioni Miller, l’ex inquilino della Casa Bianca avrebbe già avuto “incontri ad alto potenziale” con vari team nel suo resort di Mar-a-Lago in Florida. Dichiarazioni che sottendono un chiaro tentativo di intimorire qualcuno, ma che si rivelano solo residui di battaglie per impedire che Trump possa, almeno politicamente, scomparire.
Ossessione del potere, incapacità di accettare la sconfitta e totale cecità davanti agli inevitabili cambiamenti del mondo definiscono quello che oggi Trump rappresenta: uno spettro (ormai innocuo) che si aggira per l’America.