Sfidare il freddo con outfit improbabili, fare video in un letto enorme (con i vestiti addosso, stavolta) mentre il cameraman ansima pericolosamente o trasformarsi nella copia di Kim Kardashian: alcune scelte di Bianca Censori hanno fatto pensare che fosse Kanye West a muovere i fili, dalle retrovie. Le indiscrezioni degli ultimi giorni, però, hanno rimesso tutto in discussione. Sarebbe proprio Bianca, infatti, a servirsi di Kanye. Non è qui in discussione la purezza del sentimento che li lega quanto, piuttosto, l’immagine che la modella si sta costruendo. “Forse lo sta usando come suo burattino”, ha detto a Page Six una fonte interna alla corte di Ye. Ha poi aggiunto che i due scelgono i vestiti insieme ed è Bianca a dare l’approvazione finale. Peraltro, l’architetta influisce nelle decisioni riguardanti l’intero business del rapper: “Bianca è una parte importante del management. Controlla l'attività in modo molto significativo”. Tutt’altro che succube delle manie di Kanye, quindi, Bianca avrebbe tutto sotto controllo. Prosegue la fonte: “Bianca è una consulente creativa e commerciale per l’intero team. Interagisce con le persone indipendentemente da Ye. Bianca ha molta influenza: aiuta a controllare il design, a chi vendiamo, a chi collaboriamo. È pienamente coinvolta”. Alcuni, poi, si sono spinti a dire che le uscite di Censori al freddo e seminuda sono qualcosa più di semplici catwalk improvvisate, ma dei pezzi d’arte: “È un'artista della performance. Bianca è una performer tanto quanto Ye”. E anche chi vedeva in Bianca un’imitazione di Kim Kardashian si è dovuto ricredere. L’ex moglie di Kanye, infatti, ha postato alcune foto su Instagram in cui appariva con un outfit molto simile a quelli di Censori: pelliccia a pelle, occhiali e calze semitrasparenti. Insomma, un mondo in cui i poli si invertono. Ma Kim non se la passa bene anche per un’altra questione.
Lo scultore e designer Daniel Judd ha citato in giudizio Kim Kardashian per un video in cui la modella descriveva un tavolo e un set di sedie di casa sua affermando che fossero pezzi originali dell’artista. Judd e la sua società, però, come riportato da Tmz, hanno sostenuto che Kim avesse ricevuto il pezzo da Clements Design, senza sapere che, in realtà, quegli oggetti erano delle copie. L’artista ora chiede che il video di Kardashian venga eliminato, che le sue affermazioni vengano ritrattate e chiede anche per sé i profitti ottenuti da Clements Design. Quest’ultima si è difesa in una nota ufficiale: “Abbiamo comunicato con i legali della Judd Foundation e abbiamo spiegato loro senza mezzi termini che c'erano evidenti differenze tra i tavoli e le sedie mostrati da Kim e quelli della Judd Foundation”. La Clements ha poi aggiunto che “all'epoca (si parla di circa un anno fa, nda) si era cercato di risolvere la questione in modo amichevole, ma la Judd Foundation non era disposta a trovare un accordo a condizioni ragionevoli. Queste affermazioni non hanno assolutamente alcun fondamento”. Una difesa decisa, quindi. E da parte di Kim Kardashian? Tmz ha provato a contattarla, ma non ha ricevuto risposta.