Grandi risultati possono spesso equivalere ad altrettanti scivoloni. È quel che sta accadendo a Elon Musk nelle ultime settimane. Di queste ore la notizia che la casa automobilistica Tesla sta richiamando quasi 6mila veicoli elettrici perchè i bulloni dei pneumatici potrebbero essere allentati causando una perdita di pressione e aumentare il rischio di incidenti. nello specifico, sono tornati in sede i modelli C Model 3 2019-2021 e veicoli Model Y 2020-2021.
Per ora, fortunatamente, Tesla ha dichiarato di non essere a conoscenza di incidenti o problemi derivanti dal potenziale difetto e ha assicurato che ispezionerà e stringerà o sostituirà i bulloni, se necessario, gratuitamente. Un richiamo che però non è una novità: già a febbraio 36.126 veicoli Model S e Model X in Cina e 134.951 negli Stati Uniti erano tornati alla base per vari problemi che incidevano sulla sicurezza.
Ma le grane per l'azienda di Palo Alto non sono finite, perché Tesla è finita nel mirino della Consob per non aver controllato i tweet di Elon Musk, che per due volte hanno violato gli accordi con la Sec. Lo riporta il Wall Street Journal, citando le comunicazioni intercorse fra il colosso delle auto elettriche e la Consob americana fra il 2019 e il 2020. In particolare un tweet di Musk sui volumi di produzione dei pannelli solari di Tesla e il prezzo delle azioni della società. Musk e la Sec avevano raggiunto un accordo nel 2018 nel quale i legali di Tesla si impegnavano a controllare i tweet di Musk, dopo che il patron del colosso delle auto elettriche aveva violato le norme cinguettando su un possibile delisting di Tesla.