Esiste un posto ai confini della Pianura Padana capace, come nessun altro, di farti venire voglia di montare in moto e partire all’avventura. Esiste un posto in provincia di Piacenza che lo scorso week-end è riuscito nell’impresa di far venire il mal d’Africa anche a chi, i deserti e le savane, li ha visti soltanto in televisione. Esiste un posto, a Grazzano Visconti, in cui ti senti sempre a casa, anche se prima non c’eri mai stato. Quel posto, lo stesso posto, si chiama Enduro Republic: il luogo in cui, qualunque appassionato di due ruote (di qualsiasi tipo di due ruote), deve, almeno una volta, fermarsi per bere una birra o per scoprire quanto sia bello usare la moto anche in fuori strada. Quel posto, lo stesso posto, sabato e domenica ha ospitato il primo e più grande evento dedicato ai motori, tenutosi, in epoca di Covid, nel nostro Paese: la presentazione italiana della Dakar 2022.
Moto, naturalmente, ma anche camion, ATV (che sta per all-terrain vehicles), auto vere e proprie, e chi più ne ha più ne metta: questo ed altro faceva bella mostra di sé, lo scorso week-end, nel maxi prato che si stende a sud della cittadella di Grazzano, dove Enduro Republic, con una organizzazione degna di un grande evento, ha predisposto il “bivacco” in cui i dakariani giunti in massa hanno potuto passare la notte nelle loro tende. Una specie di campo base che ha dato ospitalità a mezzi fantastici come le Yamaha Tenere 700 preparate da VMoto, le Honda di RS Moto, i camion Mercedes Unimog e la Porsche 964 Rally Raid di Agostino Rizzardi, prima e dopo averli visti impegnati nel campo prova sul quale i vari piloti hanno potuto dare sfogo alla loro voglia di sgranchire i rispettivi motori. Una serie di momenti "gas a martello" che hanno fatto da inframmezzo fra i corsi di navigazione organizzati da BFGoodrich e i talk presentati da Edoardo Mossi, uno degli italiani che fanno parte dell'organizzazione della Dakar, oltre che principale promotore di questo week-end all'insegna della condivisione.
Tra i presenti a Grazzano Visconti c’era anche Franco Picco, che ha annunciato la sua partecipazione, alla bellezza di 67 anni, alla Dakar 2022, in Arabia Saudita, così come Nicola Dutto, campione di enduro paralizzato dalla vita in giù, dopo un tragico incidente occorsogli nel 2010, anche lui deciso ad essere della partita, con la sua incredibile moto, specificamente preparata per permettergli di guidare nonostante il suo handicap. Ma soprattutto, ad essere presente, è stata quell’atmosfera che solo la Dakar è in grado di evocare, anche in chi, di lei e delle sue storie, sa davvero poco.
Il viaggio portato agli estremi, la sfida come motore inarrestabile, la voglia di superare ogni ostacolo solo per affrontarne di nuovi: la Dakar è tutto questo e il suo fascino, le sue atmosfere, la lunga mano del suo mito ha saputo spingersi fino alle porte di Piacenza, grazie ai racconti di chi già ci è stato e alla fame di vita di chi, su quei deserti, non vede l’ora di metterci le ruote. Appuntamento, dunque, al prossimo anno, con questi piloti. E appuntamento tra le mura di Enduro Republic per quanti, nel frattempo, desiderino imparare cosa voglia dire smettere di usare le strade asfaltate o anche soltanto respirare la stessa aria e sentire le storie di chi le cose normali ha smesso di farle da tempo.