Forse, noi appassionati di moto stiamo davvero perdendo il senso della misura. Acciecati dalla passione, bramosi di mettere le mani sull'accessorio più ricercato o sul modello più invidiato, siamo ogni volta pronti a dare fondo a tuttiì i nostri risparmi. Ma siamo sicuri ne valga sempre la pena? Un po’ per lavoro e un po’ per intrattenermi, in questi giorni di lockdown mi capita spesso di guardare gli annunci e le este sulle moto d’epoca, chissà che non trovi l’occasione del secolo, prima o poi.
E se è vero che, di solito, sono i prezzi troppo allettanti, a nascondere le fregature, è anche vero che, sempre più spesso, alcune fregature si nascondono anche dietro a prezzi decisamente poco convenienti. Un esempio? Una BMW R 80 G/S Paris-Dakar valutata tra i 30 e i 50.000 euro. All’inizio pensavo di non vederci bene, ma non mi ero sbagliato. La moto in questione, che è stata messa all’asta dalla casa d’aste francese Artcurial, è un esemplare del 1985, ed è una vera Paris-Dakar, ovvero una di quelle classificate come 999 M “colore speciale” quando BMW verifica il numero di telaio.
Effettivamente trovarne una originale dell’epoca, non una G/S standard kittata successivamente, è un’impresa. Nei tre anni di produzione, infatti, ne sono uscite dalla fabbrica solo 3.190. I prezzi negli ultimi anni sono lievitati sensibilmente, ma, mediamente, si riescono a trovare dei buoni esemplari ad un pezzo compreso tra i 15.000 e i 20.000 euro. Tanto? Può darsi, ma siamo decisamente distanti da quei 30.000 euro che sono considerati il prezzo minimo di aggiudicazione per l'esemplare all'asta.
Come se non bastasse – con 50.000 euro mi porto (quasi, ndr) a casa una Ferrari 348 – la moto in questione non è nemmeno un confermato dell’epoca ma è stata restaurata secondo i gusti del suo quarto proprietario che le ha fatto installare il kit Siebenrock da 1.000 cc e le ha verniciato il telaio in Santorini Blue. Per carità, modifiche apprezzabili, ma che non gonfiano il prezzo, tutt’altro.
E qui si torna all’annosa questione che affligge gli appassionati di moto e auto d’epoca: meglio un veicolo originale e conservato negli anni, anche se un po’ conciato, oppure uno restaurato? I collezionisti sceglieranno sempre la prima opzione, non c’è dubbio, ma se proprio un restauro si dovesse render necessario, un lavoro a regola d’arte sarebbe d’obbligo, non un’accozzaglia di parti non conformi al veicolo d’origine.
In fin dei conti il prezzo lo fa il mercato, lo abbiamo visto con qualunque altro oggetto da collezione, che fossero opere d'arte, gioielli, auto o moto non c’è differenza. D’altronde, se qualcuno è riuscito a vedere le scarpe della LIDL a più di 2.000 euro, molto probabilmente, Artcurial riuscirà a piazzare questa BMW a 50.000 euro. Ma se volete un consiglio, continuate a cercare fra le moto in vendita su Moto.it. Ci sono ottime possibilità che riusciate a concludere un affare migliore.