Il Passo del Rombo, che collega il Tirolo all’Alto Adige, è una delle strade più spettacolari che si possano percorrere in moto nel nostro paese. Ad Hochgurgl, 2.175 metri s.l.m., sorgeva il Top Mountain Motorcycle Museum, fortemente voluto dai fratelli Alban e Attila Sheibel per raccontare la storia delle due ruote attraverso più di 230 moto d’epoca a cui era stata affiancata anche qualche automobile.
Inaugurata nel 2016, la struttura è andata in buona parte distrutta a causa di un feroce incendio divampato nella notte del 18 gennaio scorso. Inutile, per quanto tempestivo, l’intervento dei Vigili del Fuoco, che non sono riusciti a domare le fiamme abbastanza in fretta da salvare la collezione dal valore di circa 23 milioni di euro. Nei quasi 3.000 metri quadri di spazio espositivo erano presenti oltre 230 moto d’epoca e qualche auto particolarmente significativa, come una Ferrari California Spider, una Porsche 959 ed una Lotus 23 B. Il vero tesoro però, era rappresentato dalle moto.
Tra queste una Zündapp Z 200 del 1928, prodotta dallo storico marchio tedesco in seguito alla Prima Guerra Mondiale, quando Zundapp passò dagli armamenti alle motociclette. Il prezzo, abbordabile ai più, fece di questo monocilindrico da 4,5 cavalli un vero successo in Germania, anche grazie al fatto che per guidare una Z 200 era sufficiente avere 16 anni. Tante anche le moto italiane, come una Moto Morini GT 175 del 1956 che nella sua versione corniola (la Settebello) venne anche impiegata da Giacomo Agostini negli anni d’esordio. Il quindici volte iridato - a suo tempo presente all’inaugurazione del museo - viene ricordato anche da una bellissima MV Agusta 750 S America, che con i suoi 75 CV ed una velocità massima di 211 km/h fu un vero spartiacque per il mondo motociclistico. La 750, nella sua versione per le corse, venne guidata, oltre che dallo stesso Agostini e tanti altri piloti, anche dal 7 volte iridato Phil Read.
Tante anche le Moto Guzzi presenti, come una S 500 del 1942 perfettamente conservata o una più recente Guzzi Sport 14 datata 1928. Restando in Italia poi, al Top Mountain era in mostra una Ducati Scrambler 125 del 1964 ed una bellissima Harley-Davidson Aermacchi Racer del 1968, testimone di un tempo in cui le corse erano tutt’altra cosa.
Infine, è andata distrutta anche una rarissima BMW R4 datata 1932, prodotta in 1101 esemplari tra le due guerre, forte di un monocilindrico da 12 cavalli ed una velocità massima superiore ai 100 Km/h.