Ogni volta che salgo su una RS660, mi ripeto che non devo farmi del male. No, non mi riferisco al desiderio di non cadere, ma a quello di non indebitarmi. "Non c'è posto in garage per un'altra moto", mi ripeto, ogni volta che lascio la pista. E, intendiamoci, la nuova Aprilia RS660 Factory non fa nulla per rendermi la vita più facile. Anzi, fa esattamente il contrario. Perché oltre a mettere sul piatto quel confortevolissimo equilibrio che ti fa amare la versione standard, è ora più potente, più raffinata, se possibile ancor più “tua”, già dopo mezzo giro.
L’ho provata a fondo al circuito Tazio Nuvolari di Cervesina, in una giornata di quelle che iniziano con le termocoperte già calde e finiscono con la tachicardia da cronometro. Il setting era quello da libidine assoluta: niente specchi, niente targa, gomme Pirelli Supercorsa, GPS collegato alla strumentazione TFT, sospensioni tarate come da manuale per l’uso in pista. Ed è proprio lì, tra i cordoli e gli avvallamenti, che la nuova RS660 Factory dà il meglio di sé.

Non una Trofeo, non una standard
La prima cosa da sapere è che la versione Factory non è una Trofeo, e nemmeno una standard “con le grafiche belle”. Qui c’è sostanza: la forcella Öhlins NIX da 43 mm e il mono STX46 al posteriore sono due componenti veri, regolabili in ogni dove (precarico, compressione, estensione), pensate per chi vuole girare sul serio, ma senza rinunciare all’uso stradale. Sono diverse da quelle della Trofeo — là ci sono cartucce Misano e un mono AP948 — perfette per un equilibrio ideale tra pista e strada.
E funziona: le sospensioni copiano, filtrano, ti permettono di andare forte anche dove l’asfalto è brutto. A Cervesina, infatti, complice l'estensione del circuito operata negli ultimi anni, non mancano né le variazioni di asfalto, né gli avvallamenti. Ed è proprio in un contesto del genere che la RS660 Factory è in grado di mostrare tutte le sue qualità: compostezza, scorrevolezza, feedback. Il bello arriva quando chiedi di più: bastano tre click sul ritorno della forcella per cambiare feeling in ingresso curva. È questo che fa la differenza con una sospensione di livello: la sensibilità alle modifiche. Non serve stravolgere: se è buona, lavora bene.

105 cavalli, elettronica full, feeling da GP
Aprilia ha rivisto anche il motore: omologato Euro 5+, guadagna 5 cavalli, tocca quota 105 CV e 70 Nm di coppia. Ma la verità è che quei 5 cavalli in più non si sentono davvero. L'uscita di curva sembra guadagnarne qualcosa, ma forse è solo suggestione o, più semplicemente, una diversa taratura dell'elettronica, che su Aprilia - come da tradizione - è al top, anche se non siamo su una mille. L'elenco comprende: APRC completo, traction control, anti impennata, ABS cornering, launch control e cinque riding mode. E soprattutto la strumentazione TFT a colori con cronometro GPS integrato. Roba che ti fa sentire un pilota vero, anche se stai solo cercando di non farti umiliare dal tizio col carrello in pitlane.

Ergonomia migliorata e un prezzo su cui discutere
A cambiare è anche, in piccola parte, l'ergonomia. La il coprisella posteriore è stato rivisto in modo da lasciare più agio nei movimenti longitudinali - e, anche qui, è un attimo sentirsi su una due tempi da GP. La nuova soluzione permette infatti di spingere indietro il sedere, guadagnando spazio per i gomiti, una volta in carena. Persino la sella sembra rivista, meno scivolosa rispetto alla precedente. Piccolezze? Forse, ma fanno la differenza, quando l'obiettivo è anche e soprattutto sentirsi prima di ogni cosa a proprio agio, non costretti, né impacciati: nella condizione di pensare soltanto a migliorare linee, ingressi, uscite.
Il peso è di 183 kg in ordine di marcia, batteria al litio inclusa. Il prezzo? 13.999 euro f.c.: non poco, ma considerando l’equipaggiamento, l’elettronica e il potenziale di crescita del mezzo, non è nemmeno folle. Certo, a quel prezzo c'è chi offre un po' di cavalli in più. Ma la RS660 Factory resta una delle migliori scuole di guida sul mercato: ti porta al limite senza metterti in difficoltà, ti fa divertire, ti insegna. E magari ti fa girare intorno a una maxi in curva. Quanto basta per fare giornata.