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Se cambiare vita è un classico, farlo bene è un'arte per pochi: abbiamo trovato la strada sulle Triumph Speed 400 e Scrambler 400 X

  • di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

3 aprile 2025

Se cambiare vita è un classico, farlo bene è un'arte per pochi: abbiamo trovato la strada sulle Triumph Speed 400 e Scrambler 400 X
La missione del nostro tempo è riprenderci l'attenzione. La nostra, che ci viene sottratta continuamente. E forse pure quella degli altri. Abbiamo trovato una soluzione per farlo davvero, ogni giorno: le Triumph Speed 400 e Scrambler 400 X. A partire dalla Design Week 2025 a Milano

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Ci sono, tra gli altri, due modi relativamente semplici per risolvere una buona parte dei nostri problemi: il primo si chiama Triumph Speed 400, il secondo Triumph Scrambler 400 X.  Il che non ha niente a che vedere con un prodotto pubblicitario, queste moto sono realmente scorciatoie per stare meglio. Prendetevi un attimo, fate un respiro e guardatevi attorno: viviamo in un mondo in cui il valore del denaro è stato superato da quello dell’attenzione, l’intrattenimento è spesso gratuito perché lo paghiamo col nostro tempo. Con la pigrizia e l’arrendevolezza. Queste due moto sono grimaldelli per una fuga giusta, pratica e leggera, come mettere le cuffie in un treno straripante di pendolari.

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Una moto come questa ti rende libero con poco. La tua attenzione sulla strada, sull’aria che incontri, sugli odori. Sul fresco della sera d’estate, sul mare. Il traffico è sparito, il problema del parcheggio non esiste. Meno tempo a incastrarsi, più tempo a pensare. Lo schermo che hai davanti è solo il quadro strumenti sdoppiato, i pensieri e le ansie di cui ci carichiamo al mattino sono un po’ più lontani, quando sali in moto non riescono a stare al passo.

La Triumph Scrambler 400 X
Triumph Scrambler 400 X.

Funzionano, le due nuove idee Triumph per quel filone di moto classiche, senza tempo e studiate nel dettaglio, perché sono pensate esclusivamente per farti stare meglio. Le guardi e ti accorgi che le ha costruite qualcuno a cui piacciono le cose belle: i cavi sono ben raccolti, i materiali solidi e di qualità, la sella ben realizzata in entrambi i casi. Il motore, verniciato con polvere nera, ha le linee ormai tipiche di Triumph, con le alette come andavano una volta sui propulsori raffreddati ad aria. Di contro, questo è un raffinato Euro 5 a liquido in grado di produrre 40 CV e 37.5 Nm di coppia, per altro con un cambio a sei rapporti che non è da dare troppo per scontato nella categoria. Questo monocilindrico, coi suoi numeri, vuole dirti che è lì per te quando devi andare a lavorare ma pure se decidi di lasciare la città per il weekend, che tanto a velocità autostradali ci arriva in un momento e con consumi ridicoli.

È un rock inglese questa moto, forse più dolce e certamente più raffinato di quello americano, esagerato e straripante. Un critico musicale direbbe che affonda le sue radici nel Blues, un modo come un altro per spiegare che è una motocicletta con un'anima. Le due 400 di Triumph riescono ad alleggerire il carico e a restituirci un po’ del nostro tempo bombardato da distrazioni tutte diverse, sempre simili e accumunate da un triste dettaglio: dopo mezz’ora non ti resta niente, hai dimenticato tutto. Prendi una moto, invece. Realizzata con attenzione, bella che ti giri a guardarla dopo quattro o cinque passi che l’hai parcheggiata, leggera, con un'erogazione dolce ma abbastanza corposa da arrivare ovunque. Una moto come questa è un'idea estremamente concreta per vivere meglio.

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Triumph Speed 400.

Come sono fatte le Triumph Speed 400 e Scrambler 400 X

Partiamo dalle differenze. La Speed: più comoda, rilassata. Forcella a steli rovesciati da 43 millimetri, solida, monoammortizzatore con serbatoio dedicato. Cerchi da 17 pollici in alluminio, disco da 300 mm pinze con attacco radiale a 4 pistoncini. La Scrambler 400 X invece la distingui subito dalla gabbietta sul faro, dai cerchi da 19 pollici e dai paramani sul manubrio, che è più largo. Tutti accorgimenti per rendere al meglio in fuoristrada, così come le pedane (più basse e avanzate rispetto a quelle della Speed) e un comando del freno posteriore più ampio, tipico del fuoristrada. In entrambi i casi, il precarico è regolabile per aggiustare la moto alla guida in solitaria o col passeggero. In comune, chiaramente, anche il telaio, che diventa sottile tra le gambe per aiutare ad appoggiare bene i piedi a terra, con la sella a 790 mm per la Speed e a 835 mm per la Scrambler X mentre il peso è rispettivamente di 170 e 179 Kg per i due modelli.

Non manca, su entrambe, la tecnologia che fino a un decennio fa sarebbe stata impensabile: acceleratore ride by wire e controllo di trazione disattivabile, frizione assistita, luci full Led e immobilizer di serie, mentre su Scrambler X è possibile escludere anche l’ABS a doppio canale per la guida in offroad. Il meglio alla fine: Triumph ha pensato a massimizzare l’affidabilità di queste moto, che hanno intervalli di manutenzione ogni 16.000 Km, una cifra che è stata raggiunta grazie all’enorme know how del brand. La Triumph Speed 400 ha un prezzo di 5.695 Euro, mentre per la Scrambler 400 X servono  6.395 Euro.

Triumph Speed  400
La Triumph Speed 400.

Di fatto queste moto puoi viverle come un investimento: con tagliandi così distanti tra loro e dei costi di manutenzione decisamente ridotti - pensiamo anche a pneumatici e carburante - portarle fuori dal garage non è impegnativo, mentre la linea senza tempo e la qualità costruttiva le portano ad avere una vita lunga, anche intensa. Triumph Speed 400 e Scrambler 400 X sono un buon modo per riprenderci quello che ci appartiene: il tempo, la leggerezza, la libertà. Le cose belle e facili, quelle che ricordiamo per una vita.

Con queste due moto noi di MOW passeremo le notti della Design Week a Milano, tra le altre cose come partner del Porta Venezia Design District.

Speed & Scrambler Triumph 400
Speed & Scrambler, Triumph 400.
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