Ci sono, tra gli altri, due modi relativamente semplici per risolvere una buona parte dei nostri problemi: il primo si chiama Triumph Speed 400, il secondo Triumph Scrambler 400 X. Il che non ha niente a che vedere con un prodotto pubblicitario, queste moto sono realmente scorciatoie per stare meglio. Prendetevi un attimo, fate un respiro e guardatevi attorno: viviamo in un mondo in cui il valore del denaro è stato superato da quello dell’attenzione, l’intrattenimento è spesso gratuito perché lo paghiamo col nostro tempo. Con la pigrizia e l’arrendevolezza. Queste due moto sono grimaldelli per una fuga giusta, pratica e leggera, come mettere le cuffie in un treno straripante di pendolari.

Una moto come questa ti rende libero con poco. La tua attenzione sulla strada, sull’aria che incontri, sugli odori. Sul fresco della sera d’estate, sul mare. Il traffico è sparito, il problema del parcheggio non esiste. Meno tempo a incastrarsi, più tempo a pensare. Lo schermo che hai davanti è solo il quadro strumenti sdoppiato, i pensieri e le ansie di cui ci carichiamo al mattino sono un po’ più lontani, quando sali in moto non riescono a stare al passo.

Funzionano, le due nuove idee Triumph per quel filone di moto classiche, senza tempo e studiate nel dettaglio, perché sono pensate esclusivamente per farti stare meglio. Le guardi e ti accorgi che le ha costruite qualcuno a cui piacciono le cose belle: i cavi sono ben raccolti, i materiali solidi e di qualità, la sella ben realizzata in entrambi i casi. Il motore, verniciato con polvere nera, ha le linee ormai tipiche di Triumph, con le alette come andavano una volta sui propulsori raffreddati ad aria. Di contro, questo è un raffinato Euro 5 a liquido in grado di produrre 40 CV e 37.5 Nm di coppia, per altro con un cambio a sei rapporti che non è da dare troppo per scontato nella categoria. Questo monocilindrico, coi suoi numeri, vuole dirti che è lì per te quando devi andare a lavorare ma pure se decidi di lasciare la città per il weekend, che tanto a velocità autostradali ci arriva in un momento e con consumi ridicoli.
È un rock inglese questa moto, forse più dolce e certamente più raffinato di quello americano, esagerato e straripante. Un critico musicale direbbe che affonda le sue radici nel Blues, un modo come un altro per spiegare che è una motocicletta con un'anima. Le due 400 di Triumph riescono ad alleggerire il carico e a restituirci un po’ del nostro tempo bombardato da distrazioni tutte diverse, sempre simili e accumunate da un triste dettaglio: dopo mezz’ora non ti resta niente, hai dimenticato tutto. Prendi una moto, invece. Realizzata con attenzione, bella che ti giri a guardarla dopo quattro o cinque passi che l’hai parcheggiata, leggera, con un'erogazione dolce ma abbastanza corposa da arrivare ovunque. Una moto come questa è un'idea estremamente concreta per vivere meglio.

Come sono fatte le Triumph Speed 400 e Scrambler 400 X
Partiamo dalle differenze. La Speed: più comoda, rilassata. Forcella a steli rovesciati da 43 millimetri, solida, monoammortizzatore con serbatoio dedicato. Cerchi da 17 pollici in alluminio, disco da 300 mm pinze con attacco radiale a 4 pistoncini. La Scrambler 400 X invece la distingui subito dalla gabbietta sul faro, dai cerchi da 19 pollici e dai paramani sul manubrio, che è più largo. Tutti accorgimenti per rendere al meglio in fuoristrada, così come le pedane (più basse e avanzate rispetto a quelle della Speed) e un comando del freno posteriore più ampio, tipico del fuoristrada. In entrambi i casi, il precarico è regolabile per aggiustare la moto alla guida in solitaria o col passeggero. In comune, chiaramente, anche il telaio, che diventa sottile tra le gambe per aiutare ad appoggiare bene i piedi a terra, con la sella a 790 mm per la Speed e a 835 mm per la Scrambler X mentre il peso è rispettivamente di 170 e 179 Kg per i due modelli.
Non manca, su entrambe, la tecnologia che fino a un decennio fa sarebbe stata impensabile: acceleratore ride by wire e controllo di trazione disattivabile, frizione assistita, luci full Led e immobilizer di serie, mentre su Scrambler X è possibile escludere anche l’ABS a doppio canale per la guida in offroad. Il meglio alla fine: Triumph ha pensato a massimizzare l’affidabilità di queste moto, che hanno intervalli di manutenzione ogni 16.000 Km, una cifra che è stata raggiunta grazie all’enorme know how del brand. La Triumph Speed 400 ha un prezzo di 5.695 Euro, mentre per la Scrambler 400 X servono 6.395 Euro.

Di fatto queste moto puoi viverle come un investimento: con tagliandi così distanti tra loro e dei costi di manutenzione decisamente ridotti - pensiamo anche a pneumatici e carburante - portarle fuori dal garage non è impegnativo, mentre la linea senza tempo e la qualità costruttiva le portano ad avere una vita lunga, anche intensa. Triumph Speed 400 e Scrambler 400 X sono un buon modo per riprenderci quello che ci appartiene: il tempo, la leggerezza, la libertà. Le cose belle e facili, quelle che ricordiamo per una vita.
Con queste due moto noi di MOW passeremo le notti della Design Week a Milano, tra le altre cose come partner del Porta Venezia Design District.

