Solo ieri abbiamo pubblicato i video e le foto che hanno creato un putiferio, dell’evento che si è svolto presso Scalo Lambrate al The Sanctuary all’interno degli spazi riqualificati a Milano. Nelle immagini, si vedono chiaramente decine di persone che, davanti a un dj set, ballano, bevono e cantano senza distanziamento e senza mascherine.
Più o meno nelle stesse ore, era invece scoppiato il caso relativo al “rave illegale” – qui invece con migliaia di persone – che sempre senza rispettare le norme anti-Covid si erano ammassate lungo la Darsena. La prima a scagliarsi contro quell’irresponsabilità diffusa fu Selvaggia Lucarelli con vari post su Instagram, solo che in tanti iniziarono a notare che sul suo profilo, poche storie prima, la si vedeva fotografata in compagnia dei figli e del compagno (loro con mascherina e non assembrati) proprio negli spazi del The Sanctuary. Se a questo aggiungiamo che l’area in cui si è tenuto l’evento è stata concessa da FS sistemi urbani, con la partnership di Comune di Milano e Municipio tre all’Associazione Formidabile, presieduta da Fabio Lucarelli (il fratello della giornalista) allora più di una illazione è iniziata a circolare.
C’è da precisare che la foto di Selvaggia Lucarelli era precedente (di venerdì 26 febbraio) e che sabato 27 l'evento era organizzato da The Sanctuary di Roma (che conta un locale gemello nella Capitale). Ma non può esimersi dalle proprie responsabilità finale su quanto avviene in quegli spazi il soggetto a cui è stata affidata l’area, quindi l’Associazione Formidabile presieduta appunto da Fabio Lucarelli. E proprio lui abbiamo contattato per spiegarci cosa è avvenuto, per due motivi fondamentali. Il primo per correttezza: non scriviamo per attaccare ma per informare. E forse a volte, anche senza volere, può succedere che certe notizie rischino di andare oltre allo scopo. Il secondo, perché il progetto denominato “Scalo Lambrate” è ben più ampio, visto che il The Sanctuary è la parte dell'inteattenimento e della ristorazione, e ha il merito di aver restituito un’area degradata alla città di Milano in un periodo drammatico per attività di questo tipo.
Per cui, nel rispondere alle nostre domande – nonostante immaginiamo quante critiche abbia ricevuto – ringraziamo Fabio Lucarelli, che con grande cortesia non si è sottratto alle sue responsabilità e ha lanciato un appello: “Non distruggiamo tutto per un errore di pochi minuti”.
Cominciamo con il chiarire il ruolo e le finalità dell’associazione che lei presiede.
L’Associazione Formidabile, di cui sono presidente, da quando mi sono insediato insieme al Municipio tre ha avviato una serie di iniziative a scopo sociale. In virtù di queste attività, abbiamo chiesto di poter gestire un’area più grande e grazie a FS sistemi urbani che ha creduto in noi, con il supporto del Comune di Milano e del Municipio tre abbiamo ricevuto in gestione quest’area di 1500 mq che era un vecchio magazzino ferroviario in disuso da più di dieci anni.
Com’era l’area che avete avuto in gestione prima del vostro intervento?
Era degradata a livelli inimmaginabili, frequentata solo da senzatetto e drogati. Quando siamo arrivati accompagnati dalla Polizia ferroviaria dagli assistenti sociali abbiamo lavorato tantissimo per rimettere tutto in sesto e restituire alla città degli spazi che fossero accoglienti, con arredamenti ricavati da materiali di recupero.
E l’evento di sabato che cosa rappresentava?
Le nostre iniziative sono cominciate dal giovedì con un press day per giornalisti e autorità, dove abbiamo presentato l’area e i lavori, mentre il sabato mi sono accordato con uno dei soci di The Sanctuary per affidare a loro la ristorazione, il beverage e l’animazione. Sabato era un evento privato organizzato da The Sanctuary per farsi conoscere ai loro clienti milanesi.
Lei sabato era presente?
Certo, come presidente dell’associazione che ha in gestione l’area e che ha organizzato la mostra. I ragazzi del The Sanctuary hanno avuto un grande scrupolo nell’organizzare tutto, poi purtroppo nell’ultima mezz’ora è accaduto quello che è uscito dai video e dalle foto.
Lei come è venuto a sapere dell’accaduto?
Stavo accogliendo alcuni ospiti all'ingresso. Quando ci siamo resi conto di quel che stava accadendo che è avvenuto nell'ultima mezz'ora abbiamo fatto spegnere la musica e fatto uscire tutti i presenti. Quello che è successo è deprecabile, davvero vergognoso e indifendibile e ce ne assumiamo la responsabilità. Ma quello che è stato scritto è esagerato, in particolare per quanto riguarda il mio ruolo.
Lei ha avuto modo di parlare con chi i soci del Sanctory?
Sì, perché anche il The Sanctuary non è una discoteca come è stato descritto. Ma è stato inserito in questo progetto per la condivisione della filosofia sulla musica d'ambiente e che lega un certo tipo di cibi a chilometro zero e tutta una serie di attività di benessere del corpo e della mente che si sposano benissimo con il progetto più ampio di “Scalo Lambrate”, come la sostenibilità delle aree urbane e l’implementazione dell’energia pulita.
E com’è possibile che con tutti questi buoni propositi e anche tanto lavoro precedente, siate poi scivolati sulla questione alla quale avreste dovuto prestare maggiore attenzione proprio visto il periodo che stiamo attraversando?
Siccome sono in ottimi rapporti con uno dei soci di The Sancrtuary gli ho proposto questa collaborazione, poi purtroppo quel quarto d’ora ha rischiato di rovinare tutto il resto. E pensare che domenica abbiamo fatto il brunch con la vera inaugurazione al pubblico, erano presenti tante famiglie con bambini e tutto si è svolto nelle norme e senza nessun problema. Poi, evidentemente, a causa di qualche bicchiere in più la musica è cambiata e appena ce ne siamo accorti abbiamo bloccato tutto.
Immaginiamo, ma di chi sono le responsabilità?
Purtroppo, prima di tutto dei ragazzi di The Sanctuary i quali hanno emesso un comunicato e con i quali mi sono confrontato. Ma questo progetto in un momento così traumatico per le attività commerciali e con noi che aprivamo per la prima volta dovevamo aspettarci di essere sotto i riflettori. In generale, sentiamo tutti la responsabilità di aver disatteso la fiducia di tante persone. Ieri mi è spiaciuto molto che alcuni della zona mi abbiamo detto: “Avete iniziato malissimo, vi hanno attaccato l’etichetta dei discotecari”.
E non mi pare che lei consideri il suo progetto “una discoteca”, giusto?
No, per questo la delusione è ancora maggiore. È un bellissimo progetto per il quale abbiamo avuto finora solo complimenti e che merita di essere sviluppato ancora.
Come presidente dell’Associazione Formidabile, cioè il soggetto che ha ingestione l’intera area, sente di avere delle responsabilità dirette? Glielo chiedo perché il suo nome ha avuto più eco mediatica rispetto agli altri, volente o nolente per la parentela che la lega a una giornalista molto nota.
Con The Sanctuary non c’entro niente, loro sono partner commerciali. Detto questo, purtroppo per quello che è successo porto anche la mia parte di responsabilità essendo concessionario dello spazio. Io ero presente, anche se in quel momento non precisamente nel luogo in cui sono avvenuti gli episodi dei video, ma rispondo di quello che è accaduto. Solo che ci tengo a lanciare un messaggio: per un errore di un quarto d’ora non distruggiamo il lavoro di un anno. Quanto avvenuto ci rammarica molto, ma io mi assumo la responsabilità di assicurare che qualcosa del genere non accadrà più, anche perché le nostre finalità sono quelle di ridare uno spazio alla città che sia vivibile e non c'entra con la discoteca.
Crede di essere stato attaccato oltremodo per il cognome che porta?
Eh certo, fa notizia cavalcarlo e anche Selvaggia è stata attaccata moltissimo. E mi spiace che venga screditata visto che porta avanti una battaglia meritoria sul Covid che condivido pienamente. E mi spiace essere stato causa di tanto clamore per lei. Ma dall’avere io una parte delle responsabilità all’essere io il centro di tutto ce ne passa.