Stanno facendo indignare le scene, testimoniate dai video, delle migliaia di giovani alla Darsena a Milano che, incuranti della pandemia, sabato si sono ammassati all’orario dell’aperitivo senza distanziamento e mascherine. Immagini deprecabili, nonostante l’appello del sindaco Beppe Sala: “Comportatevi in modo adeguato al difficile momento" visto che la Lombardia sta per tornare zona arancione perché "la terza ondata è stata favorita da alcuni nostri comportamenti". Ma a pochi chilometri di distanza, precisamente in via Pietro Saccardo 12, zona Lambrate - nelle stesse ore, sempre a Milano - si è tenuta l'inaugurazione del The Sanctuary: un altro evento in cui, a quanto pare, le misure anti-Covid (almeno da un certo momento in poi) sembrano essere state altrettanto dimenticate.
Facciamo ordine. Stando alle immagini dei canali ufficiali tutto si sarebbe svolto secondo le norme, come si può vedere in alcuni dei video qui sotto. Nelle foto e nelle storie pubblicate sui social si scorgono soltanto gli artisti chiamati ad esibirsi, qualche angolo allestito in modo suggestivo ma deserto e alcune persone sedute con o senza mascherina, ma che sembrerebbero comunque dei congiunti. Per non rischiare, erano stati persino installati dei cartelli che recitavano: “Let’s have fun responsability. Limit your photo and Instagram stories. And respect the Covid rules”. Che tradotto sarebbe: “Divertiti responsabilmente. Limita le foto e le storie di Instagram. E rispetta le misure anti-Covid”.
Limitare le storie, però, oramai è cosa molto difficile e infatti, già dalla serata stessa, hanno cominciato a circolare anche immagini “non ufficiali” diffuse senza il controllo degli organizzatori. Ieri ne hanno parlato anche Repubblica e Milano Today. Perché pare che gli avventori sembrano essersi dimenticati delle avvertenze. Sono così visibili numerosi ragazzi che discutono o ballano senza distanziamento e senza mascherine, sia nei pressi del bancone del bar, che di fronte ai dj-set o alle esibizioni musicali. E pare che l'evento sia proseguito oltre gli orari previsti per legge, come testimonia il video che abbiamo pubblicato. Fra gli ospiti spicca la presenza illustre di Belen, accompagnata dal fidanzato Antonino Spinalbese e, addirittura, proprio nelle storie Instagram della showgirl sono ben visibili alle loro spalle diverse persone riunite senza che rispettino le minime misure di contenimento del virus.
Belen non era l'unica vip. Influencer e personaggi noti sono arrivati anche da Roma. E ai social non è sfuggita nemmeno la presenza di Selvaggia Lucarelli. Anche lei, sui suoi profili, si è postata localizzandosi al The Sanctuary. E fin qui tutto bene (anche lei era in mascherina e insieme al figlio, anche lui mascherinato). La sua presenza però non è sfuggita soprattutto per un altro dettaglio. Perché uno degli organizzatori di The Sanctuary è proprio Fabio Lucarelli, suo fratello. Fabio Lucarelli è una delle teste di Associazione Formidabile Lambrate che, insieme ad alcuni partner istituzionali come Municipio tre, Comune di Milano, FS sistemi urbani, punta a creare una nuova socialità intorno alla ferrovia a nord est di Milano.
Questa socialità, però, fa a pugni, sia con gli appelli del sindaco Sala, sia con le norme anti Covid che da una certa ora in poi, come si evince dai video, al The Sanctuary sono saltate. Esattamente come è successo in Darsena a Milano, caos che ha attirato proprio le attenzioni e le ire di Selvaggia Lucarelli che, in concomitanza con quanto avveniva nel locale, si è scagliata sui social contro i giovani che erano assembrati sui Navigli.
In uno dei suoi post la Lucarelli - che pochi giorni prima aveva criticato il leader della Lega Matteo Salvini e il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, rei di aver proposto l'apertura dei ristoranti anche la sera - ha scritto: «Esattamente un anno fa, il 27 febbraio 2020, partiva la campagna “Milano non si ferma”. Dopo un anno e 100.000 morti in Italia di cui 30 000 in Lombardia, con una terza ondata ormai alle porte, Milano continua a non fermarsi. Stasera discoteca all’aperto sulla darsena e tutti senza mascherine. Avanti così. #milano #darsena #navigli”. Però al The Sanctuary la situazione non era tanto diversa, solo che in questo caso nessun vip, opinionista o giornalista ha denunciato la cosa. La difesa della Lucarelli è andata in scena ieri sera su Instagram, in una diretta con Davide Maggio: «Io non c'entro con quello che decide di fare mio fratello e gliel'ho detto che i comportamenti non erano appropriati» ha detto la giornalista de Il Fatto. Ma il punto, nei commenti è stato fatto notare, non è questo ma un altro: perché denunciare e attaccare gli assembramenti in Darsena e non quelli al The Sanctuary?
Una domanda rispetto alla quale sembra che lei stessa sia intenzionata ad esprimersi nelle prossime ore, stando a quanto pubblicato tra le sue Instagram Stories proprio questa mattina. Possibile che la giornalista di TPI non sapesse nulla della piega presa dal party di inaugurazione nelle ore successive alla sua visita? Era necessario che i video trapelati diventassero di pubblico dominio perché lei prendesse una posizione? Queste e altre sono le domande a cui speriamo che la Lucarelli possa dare risposta non appena la sua riserva sarà sciolta.
EDIT
Selvaggia Lucareli ci fa sapere di non essere stata al The Sanctuary nella giornata di sabato (cosa che, tuttavia, MOW non ha mai affermato). Le foto che lei stessa ha pubblicato tra le sue Instagram Stories si riferirebbero, infatti, al giorno prima dell'inaugurazione.