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Fascismo, comunismo, anarchici, infiltrati, tensione, servizi: dopo le manifestazioni contro il green pass si è parlato di tutto tranne che del green pass

  • di Matteo Cassol Matteo Cassol

14 ottobre 2021

Fascismo, comunismo, anarchici, infiltrati, tensione, servizi: dopo le manifestazioni contro il green pass si è parlato di tutto tranne che del green pass
Non si è mai parlato così poco del green pass come dopo le manifestazioni contro il green pass. Le reciproche strumentalizzazioni politiche, il complottismo e le falle nell’ordine pubblico hanno monopolizzato il dibattito, facendo sparire le rivendicazioni dei manifestanti. Il centrosinistra ha approfittato delle improvvide gesta dei rappresentanti di Forza Nuova per urlare all’emergenza fascismo, attaccando Fratelli d’Italia e convocando un corteo antifascista guardacaso il giorno prima dei ballottaggi. Il centrodestra ha parlato di strategia della tensione e ha ribattuto che il problema semmai è il comunismo. I pro vax hanno fatto di ogni no green pass un fascio. Tutte le trasmissioni hanno fatto la moviola degli spostamenti del mitologico Castellino e Freccero ha parlato dei presunti collegamenti dell’altro esponente di Forza Nuova, Fiore, con i servizi segreti britannici. E poi la Lamorgese, gli agenti provocatori, gli estremisti rossi, gli attacchi alla Lega. E il lasciapassare?

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Conseguenze logistiche a parte (accorgersi che ci saranno a poche ore dall’entrata in vigore della misura è un ottimo modo per prevenirle: complimenti), non si è mai parlato così poco del green pass come dopo le manifestazioni contro il green pass.

Le reciproche strumentalizzazioni politiche, il complottismo e le falle nel sistema di tutela dell’ordine pubblico hanno monopolizzato il dibattito, facendo sparire dagli argomenti le rivendicazioni dei manifestanti. Missione compiuta da chi è nella stanza dei bottoni? O, come detto dalla vicequestore Nunzia Schilirò contraria al lasciapassare, sconfitta per tutti ma in particolare flop della protesta?

Il centrosinistra e i giornali allineati hanno approfittato delle improvvide gesta dei rappresentanti di Forza Nuova per urlare all’emergenza fascismo in Italia, corroborata dallo 0,0qualcosa ottenuto alle urne da Forza Nuova (che come altri partiti definiti neofascisti è autorizzata a partecipare alle elezioni e ad avere eventualmente rappresentanti nelle istituzioni ma per qualche oscura ragione non a fare qualunque altra cosa). Ghiotta l’occasione per attaccare Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni (sempre fascista nei cuori di molti nonostante nemmeno l’Msi fosse più fascista), e prontamente è stata convocata una manifestazione antifascista, casualmente il giorno prima del ballottaggio delle amministrative, quello del teorico silenzio elettorale.

Il centrodestra da un lato ha parlato di strategia della tensione (peraltro quella che mettevano in atto i fascisti negli anni Settanta), dall’altro ha ribattuto che il problema non è il fascismo ma semmai il comunismo, per esempio con Vittorio Sgarbi in ogni comizio (anche lui è candidato a Roma) e su ogni giornale che lo ha interpellato. Il comunismo sarebbe il problema e però i comunisti con Marco Rizzo concordano sulla strategia della tensione.

I fanatici del vaccino ne hanno approfittato per fare di ogni no green pass un no vax (come se poi essere no vax fosse un crimine, peraltro in assenza di obbligo vaccinale) e di ogni no vax un fascio. Altri hanno fatto notare che per esempio a Milano almeno metà degli arrestati erano anarchici.

Tutte le trasmissioni hanno fatto la moviola degli spostamenti del mitologico Giuliano Castellino di Forza Nuova, hanno mostrato il tempo passato dal suo annuncio dal palco (palco su cui non sarebbe potuto assolutamente stare viste le restrizioni nei suoi confronti) all’assalto alla Cgil completamente sguarnita di forze dell’ordine. Poi hanno mostrato le immagini di quel poliziotto infiltrato che prima sembra spingere la camionetta dei suoi colleghi e poi si mette a menare e ad arrestare un manifestante. Poi hanno mostrato la carica di alcuni agenti nei confronti di manifestanti fermi con le mani alzate

Carlo Freccero a Zona Bianca oltre a stigmatizzare quanto sopra ha in qualche modo (come direbbe lui) parlato dei presunti collegamenti di Fiore di Forza Nuova con i servizi segreti britannici.

Tutti o quasi hanno sottolineato l’inadeguatezza come ministro dell’interno della Lamorgese (che tra le altre cose ha sostanzialmente e incredibilmente detto che Castellino non è stato fermato per paura della reazione dei suoi “sodali”) e di chiunque fosse deputato a controllare la manifestazione (ma dopo questo e altri successi, la Lamorgese rimane al “suo” posto).

Da “ambienti di Palazzo Chigi” guardacaso hanno approfittato per annunciare una stretta sulle manifestazioni.

Il Giornale ha decretato che il vero problema semmai sono gli estremisti rossi, citando uno studio Ue (“L’Italia è il Paese più colpito dagli ultrà di sinistra”).

Libero ha messo in file cento assalti che la Lega avrebbe subito (“nel silenzio”) da parte degli antagonisti “squadristi” di centro sociali e dintorni.

Questo e altro, fino a non poterne più.

E il green pass? Come cos’è il green pass?

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