“Giuro che vorrei stare zitto ma non ce la faccio di fronte a queste cose, a questi deficienti!”. Esordisce così nelle sue stories il rapper Gemitaiz, che dopo aver taggato il locale milanese The Sanctuary scrive senza mezzi termini di augurargli di “chiudere per sempre”, in quanto rappresentanti degli “stupidi che sputano in faccia ai prudenti”.
Il riferimento è proprio al neonato locale di Milano (in zona Lambrate) The Sanctuary, al centro dell’attenzione mediatica nelle ultime ore sulla scia di numerosi video e storie che testimoniano nessuna distanza sociale e poche mascherine tra i presenti. Una situazione inaccettabile e irrispettosa per Gemitaiz, che sottolinea la follia di comportamenti del genere con una pandemia in corso, e legge una vicenda simile come “uno sputo in faccia al resto d’Italia”, per poi attaccare duramente chi ha organizzato l'evento e i loro atteggiamenti:
“Fate ancora questi locali dove mettete quattro foto al muro, tre dipinti e fate finta che vi interessa l’arte... siete quattro fricchettoni di merda coi soldi di papà che vi pippate la c*****a… dovete scoppiare tutti! Qui in Italia nessuna ha mai le palle di dire un c***o, nessuno che si espone, nessuno che dice mai niente; neanche se abbiamo i locali di mongoloidi che con la pandemia fanno le feste. Pensate che non ci voglia andare anche io a ballare? Pensate che non voglia andare sul palco a cantare? Sapete quanti soldi mi sono saltati? Mortacci vostra! Ci voglio venire al The Sanctuary… a bruciarlo! Adesso questi qua stanno scrivendo a delle persone che conosco che è un’esagerazione quello che io sto dicendo… magari dovrei levare la storia… magari scoppiate!”.
E alla fine di queste storie Gemitaiz fa pure riferimenti alla droga, che non sono passate inosservate e su cui molti - sui osciale. non solo - stanno facendo domande....