Anche se il titanio spazzolato della sua cassa non brilla, siamo abbastanza certi che saranno i vostri occhi a brillare quando lo vedrete. Parliamo del nuovo Laureato Chronograph Ti49 di Girard-Perregaux, un orologio che non solo celebra il 49esimo anniversario di un modello leggendario creato per il mercato italiano, ma lo fa con un progetto inedito. Prima però di parlare del nuovo modello, vi sveliamo una curiosità. Non capita di frequente di trovare un orologio svizzero con un nome italiano, soprattutto se, quel nome, è ispirato a un celebre film americano, “The Graduate” con Dustin Hoffman. Il nome, suggerito alla maison della Chaux-de-Fonds dal proprio distributore italiano dell’epoca, è stato quindi adottato nella versione italiana, “Laureato”. Di italiano, però, non c’è solo il nome, ma anche la mano di chi lo ha disegnato, Adolfo Natalini. Nonostante ricordi un Audemars Piguet Royal Oak, a causa della ghiera ottagonale, il Laureato puntava a creare solo un gioco di forme e di spigoli e non il casco dei palombari. O almeno, così narra la storia.
Era un orologio nato per incassare un movimento al quarzo, scelta decisamente poco popolare oggi ma che, nel 1975, era una scelta logica, dettata dalla corsa al quarzo a cui il mondo orologiero svizzero era stato costretto dai competitor giapponesi. Per ben 20 anni il Laureato ha continuato ad essere offerto esclusivamente con movimento al quarzo fino a quando, nel 1995, è stato finalmente dotato di un calibro automatico. La vera svolta è arrivata nel 2016 quando Girard-Perregaux ha presentato il novo modello che è ancora quello presente a listino. Finito il doveroso excursus sulla storia di questo modello, per parlare della novità, prima di tutto, parliamo di materiali. Se pensavate che il titanio fosse roba vecchia, il Ti49 vi farà ricredere. Tutto, dalla cassa al bracciale, è realizzato in titanio di grado 5, quel tipo che vedi e dici: "Ecco, questo è resistente". Ma non è solo una questione di durezza e leggerezza; è anche una scelta che dona all'orologio un'estetica sobria e affascinante, con quel suo look total-grey che riduce visivamente l'ingombro nonostante le sue dimensioni considerevoli di 42 mm.
E poi, c'è il quadrante. Uno splendido grigio monochrome che non solo ti fa venire in mente i primi orologi sportivi con bracciale integrato degli anni '70, ma aggiunge anche un tocco di nostalgia, ricordandoci quei tempi in cui ogni orologio sembrava uscito da un film con Dustin Hoffman. Il quadrante è completato da indici e logo a ore 12 trattati in PVD grigio, perfettamente in tono con il resto dell'orologio. Anche il disco della data si è messo in tiro, adottando un grigio che si fonde con il quadrante per un look monocromatico che è pura poesia (per gli amanti dei colori sobri). Non dimentichiamo poi il cuore che, chiaramente, come da quasi 30 anni a questa parte, è automatico: il calibro GP03300-0141. Un movimento modulare con cronografo che, nonostante la sua "veneranda" età, continua a essere uno dei cavalli di battaglia di GP, promettendo una riserva di carica di 42 ore. E il prezzo? Beh, preparatevi a sborsare 20.500 euro, un piccolo premium rispetto alla versione in acciaio. Ma, come si dice, la qualità -e lo stile- si pagano.