Nuovi guai per gli Agnelli, rappresentati da John Elkann che è il rampollo più in vista e che con le cariche ricoperte controlla tutto l'universo societario della famiglia torinese. La Procura di Roma ha condotto una inchiesta che ha portato al congelamento di 38 milioni di euro con l’accusa di truffa ai danni dell’Inps. Ai titolari del gruppo Gedi (che edita La Repubblica, L’Espresso, La Stampa e Il Secolo XIX, tre radio e una serie di testate locali) vengono contestate irregolarità nei prepensionamenti di numerosi dirigenti. Sarebbero circa una settantina i dipendenti coinvolti nelle presunte irregolarità riscontrate dagli investigatori. Come riporta il quotidiano La Verità, l'avvocato dell'azienda, l'ex ministro della Giustizia Paola Severino, si sarebbe adoperata in fretta e furia per far aprire alla famiglia piemontese un conto ad hoc su cui Gedi avrebbe già versato i fondi oggetto del sequestro. In questo modo sarebbe stata in grado di evitare di colpire i patrimoni personali degli indagati.
E così, anche il settore editoriale del gruppo, controllato dalla holding Exor, è finito nell’occhio del ciclone. L’accusa che ora dovrà essere dimostrata in tribunale è che ci sarebbero state irregolarità nell’incasso dei contributi per il prepensionamento di una trentina di dirigenti aziendali. La carta stampata, infatti, può godere di una normativa agevolata che, con i soldi pubblici, permette di prepensionare i giornalisti. L’avvocato del gruppo, il noto legale ed ex ministro Paola Severino, ha detto che la questione dovrebbe risolversi senza altre conseguenze, visto che le cifre contestate sono già state versate.