La Cassazione ha annullato la sentenza di condanna della corte d’Appello di Genova che prevedeva la confisca dello yacht di Briatore, nel frattempo tutte le accuse sono cadute, questo può voler dire che il Force Blue non era da confiscare. Situazione assurda quanto Briatore che in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera cita il drammaturgo Bertolt Brecht e la storia del mugnaio vessato dall’Imperatore: «Ho trovato il mio giudice di Berlino. Un giudice all’interno della Cassazione che valuta senza pregiudizi, è la seconda volta che lo fa. Poi rinvia in Appello e in Appello mi danno sempre torto».
Anche questa volta ci sarà il rinvio a giudizio per stabilire se la confisca è giusta, purtroppo lo yacht è già stato venduto all’asta nonostante le istanze dell’imprenditore: «Abbiamo presentato tre istanze affinché aspettassero la Cassazione e non facessero l’asta in pieno Covid, con gli acquirenti che neanche potevano andare a vederla. Qual era la fretta di darla via? È uno yacht, non un cargo di banane che vanno a male. L’Autumn Sailing, la società armatrice, ha pure versato i soldi che servivano per la manutenzione e per tenerla in porto, ma non li hanno voluti. Risultato: l’hanno svenduta a sette milioni».
Il super yacht quindi non rientrerà nelle disponibilità di Briatore che però in caso di vittoria potrebbe richiedere un risarcimento: «Chiunque dovesse vincere, è stato fatto un danno enorme o a me oppure allo Stato: il Force Blue valeva circa 20 milioni di euro». Non è però della perdita dello yacht di 60 metri che si rammarica il proprietario del Billlionaire, ma dei danni morali e di immagine subiti: «Da undici anni, tutti mi danno dell’evasore fiscale, pure in tv. Sono schedato nella World Check: non posso avere un mutuo, un prestito, niente. Se per lavorare non avessi avuto capitali miei, sarei fallito. Io sono fortunato, ma una persona con meno mezzi ne esce distrutta».
A questo proposito auspica una riforma della giustizia per velocizzare i tempi e non penalizzare gli imprenditori: «Gli imprenditori non investono in Italia perché sono terrorizzati dalla lentezza e dall’incertezza della nostra giustizia. È arrivato il momento di mettere mano a una riforma: non puoi tenere uno sulla graticola per anni».
Nel frattempo il Blue Force rimarrà all’attuale proprietario che se l’è aggiudicata durante l’asta, Bernie Ecclestone, amico di vecchia data di Briatore: «Siamo amici dai tempi in cui iniziavo in Formula Uno. Ogni volta che c’era un Gran Premio a Montecarlo, era mio ospite. Lo conosceva e sapeva che, a quel prezzo, era un affare. Sono felice che l’abbia lui»
In attesa del giudizio della Corte d’Appello sulla confisca della suo ex yacht l’imprenditore si dedica alla riapertura dei suoi Billionaire in tutto il mondo nonostante il momentaneo divieto per le discoteche e lancia una proposta per una riapertura più efficace: «Al momento sono tutti aperti senza discoteca. E il 24 luglio apre Porto Cervo con cena e show. Però, ho una proposta: se chiudi le discoteche, i giovani non vanno a letto alle dieci, ma fanno di tutto in spiaggia e nelle case, allora, perché non aprire le discoteche a chi è vaccinato o ha fatto il tampone? Io sono pronto a fare un hub vaccinale il pomeriggio. Così la discoteca diventa anche un incentivo al vaccino. L’anno scorso abbiamo pagato l’inesperienza, ma ora abbiamo i vaccini, un generale gentiluomo come Figliuolo, e gli errori non vanno ripetuti».