Il modello indossato dopo la finale australiana da Sinner è uno di quelli a cui è più legato, un Submariner date 116610 LN da 41 millimetri con cassa in acciaio, ghiera nera in ceramica e movimento 3235 a carica automatica, con datario.

Uscito dal listino nel 2020 e sostituito dal più recente 126610LN, che ad oggi ha un prezzo da concessionario di 10.750 euro, lo si può trovare di seconda mano a una cifra che si aggira sui 10.000 euro che, certo, non sono certo pochi spiccioli, ma che non sono nemmeno appannaggio di pochi.

A proposito di pezzi per pochi, gli orologi che è solito indossare il secondo classificato agli Australian Open, Daniil Medvedev, sono qualcosa di incredibile. Parliamo infatti dei Bovet, alcuni dei segnatempo più particolari e complessi sul mercato.

Un pezzo che spesso gli si è visto al polso è l’OttantaSei, un orologio da soli 21 grammi realizzato in collaborazione con Pininfarina e che è protetto da ben tre brevetti internazionali. Una specie di miracolo della tecnica da 44 millimetri che, grazie a soluzioni di microingegneria, incorpora un movimento dotato di tourbillon che, grazie a uno specifico barilotto, garantisce ben dieci giorni di carica.

Realizzato, come dice il nome stesso, in 86 esemplari, ha un prezzo che supera con disinvoltura i 200.000 euro.

Ad aver tolto il sorriso qualche mese fa a Sinner, prima della soddisfazione in Australia, era stato Novak Djokovic, anch’esso grande appassionato di segnatempo. Sponsorizzato ormai da tempo da Hublot, il campione serbo è stato spesso visto con al polso un Big Bang Unico Yellow Magic.

Prodotto in soli 250 esemplari e lanciato nel 2021, l’Hublot in questione ha una cassa in ceramica gialla da 42 millimetri. Abbinato a un cinturino in tinta, in caucciù, l’orologio di Djokovic ha un quadrante scheletrato, con numeri arabi sempre gialli, che permette di vedere il movimento Unico HUB1280. Il prezzo dell’usato, quando si trova, si aggira sui 25.000 euro, un nonnulla se paragonato al premio che il numero uno al mondo ha incassato a settembre dello scorso anno quando ha vinto gli US Open, che si attestava a 3 milioni di dollari.

Giovanissimo, talentuosissimo e con un gran gusto in fatto di orologi, Carlos Alcaraz, attualmente numero due al mondo dopo aver toccato brevemente la vetta lo scorso anno, è spesso visto con un Rolex Daytona al polso, il re dei cronografi.

Mentre festeggia a Wimbledon lo scorso anno, quando alza la coppa, ecco che fa capolino da sotto alla manica uno splendido 116518LN, ovvero un Daytona con cassa in oro giallo abbinato al quadrante in meteorite, uno degli abbinamenti più ricercati di questi ultimi anni. A rendere sportivo il Daytona di Alcaraz, facendolo adattare perfettamente a un ambiente sportivo, ci pensa il cinturino Oysterflex in caucciù, che stempera un po’ un look altrimenti impegnativo.

Uscito da poco di produzione, un esemplare come quello indossato dal numero due al mondo viaggia su cifre che si aggirano attorno ai 70.000 euro magli esemplari prodotti sono davvero pochi e difficili da trovare.

Insomma, con Medvedev che salterà l’Atp 500 di Rotterdam, Sinner ha la grande opportunità per spodestarlo dal terzo gradino del podio in caso di vittoria. In quel caso servirebbe qualcosa di ben più importante rispetto a un “semplice” Rolex Submariner.